Paura d'Amore

di Dragonfly92
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Andava tutto bene 


Giugno era iniziato da qualche giorno e con esso anche i corsi estivi per i piccoli maghi cresciuti nelle famiglie babbane .
Albus aveva insistito affinché anche tu ne prendessi parte.
Per farlo però, avresti avuto bisogno di un tutore, data la reticenza della tua famiglia verso questo mondo.
Reticenza, probabilmente non era la parola giusta, ma io, non lo sapevo.

Così, negai la mia disponibilità e ignorando lo sguardo smeraldo carico di rimprovero che ogni notte sognavo, e quello azzurro che invece mi tormentava quando ero desto, proseguii le mie giornate piacevolmente non degne di nota.

Già, mi beavo nella mia solitudine, compiaciuto del mio aspetto austero che faceva desistere chiunque dall'avvicinarmi.
Mi beavo degli occhi intimoriti e rispettosi dei piccoli quasi studenti, che eseguivano ogni compito assegnato senza emettere suono.
E mi beavo anche degli sguardi di rimprovero che Minerva mi lanciava, ogni qualvolta mi vedeva interagire con loro.

Ma d'altronde, avevano insistito loro affinché accettassi l'incarico.

Non che avessi molta scelta; Dalla caduta del Signore Oscuro, in effetti, l'insegnamento era diventato parte integrante della mia vita.
E non lo avrei ammesso nemmeno sotto Cruciatus, ma Silente e la sua cattedra mi avevano salvato.
Gliene ero, (e lo sono tutt'ora), grato, ma ritengo opportuno tenere per me queste osservazioni, onde evitare i suoi patetici, insulsi, sguardi affettuosi.

Fu per questo motivo che, seppur non risparmiandolo della mia ira, accettai anche quello. 
Ammetto, che insegnare a mocciosi totalmente ignoranti dal punto di vista magico, si rivelò essere un compito accettabile.

Posso quindi dichiarare che Oltre Ogni Previsione... Andava tutto bene.

Finché un giorno quel vecchio pazzo mi ha convocato nel suo studio.
E dal momento in cui ha iniziato a blaterare senza offrirmi quelle disgustose gelatina alla frutta, ho capito che qualcosa non andava.

Si stava perdendo in giri di parole da far invidia a Merlino, quando l' ho gentilmente interrotto per chiedergli di andare al punto.

E lui cosa ha fatto?!

Ha aperto la porta.

E sei entrato tu.




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