Note
della triste autrice :
Epilogo,
la parola più brutta di tutto il vocabolario.
Siamo
giunti alla fine ragazzi e a te che sei rimasto con me fino alla fine
ti ringrazio veramente.
Le
note oggi sono qui su perché voglio che tutti sappiate quando
mi abbiano reso felici le vostre recensioni o anche solo l'inserire
la storia tra le “seguite”, siete stati la linfa vitale
di questa fanfiction.
Serio,
vi amo.
Ah,
a fine capitolo c'è una scena che ho scritto recentemente, in
verità la storia doveva finire prima quel “Due anni
dopo”.
Enjoy,
Sel
Capitolo
Quindici – Epilogo
« La vittima:
una ragazza di diciassette anni, alta 1,54 cm, capelli castani, occhi
tendenti all'ambra, nome di battesimo Ma–Ma... Stiles, cognome
Stilinski. Ora del decesso verso le 22,40 della sera precedente.
Deceduta a causa di un'arma appuntita riconducibile a una spada –
o simili – che l'hanno attraversata da parte a parte. Dalle
analisi risulta essere incinta, al terzo mese. » il medico
legale lesse in modo neutrale i suoi dati e guardò lo sceriffo
passarsi le mani tra i capelli tenendo la testa bassa per nascondere
le lacrime. Davanti a loro si trovavano anche tre adolescenti ed un
uomo, i primi chiamati a testimoniare in quanto presenti nel momento
dell'aggressione.
L'agente Parrish
estrasse il suo block notes e come da procedura iniziò a fare
le domande « Chi era con Stiles nel momento dell'aggressione? »
chiese scrivendo e nessuno dei ragazzi rispose costringendolo a
scambiarsi un'occhiata dubbiosa con il medico legale che ancora
presenziava nella stanza.
Lentamente Scott
alzò la mano ancora sporca di sangue della sua migliore amica
e il medico fece uscire tutti gli altri dalla stanza.
« Cosa ti
ricordi? »
« Eravamo
andati a Oak Creek perché Stiles voleva soddisfare una sua
curiosità. »
« E poi? »
« Sono... sono
arrivati due persone, erano mascherate io–noi non li abbiamo
visti. Ho visto... »
« Cos'hai
visto Scott? »
« Qualcosa ha
luccicato, penso fosse un coltello, volevano rubarci la macchina e
Stiles, lei... »
« Stiles non
avrebbe mai rinunciato alla sua Jeep, lo sappiamo. Ti ricordi
qualcos'altro? »
« No. È
successo tutto troppo in fretta. »
« Perché
hai chimato il signor Argent? »
« Era l'unico
adulto che sapevo essere nelle vicinanze e che ci avrebbe aiutato. »
« Okay, Scott.
Sapevi della gravidanza? »
« Non sapevo
nulla, non mi ha detto nulla... »
« Basta, va
bene così. »
Isaac si guardò
le mai sporche di sangue e non riusciva a rispondere a nessuna delle
domande di Parrish, continuava a sentire quell'insopportabile dolore
alla bocca dello stomaco.
« In fretta,
troppo in fretta. » borbottava senza alzare lo sguardo e sia lo
sceriffo che il vicesceriffo convennero che fosse meglio chiamare il
suo tutore legale e farlo andare a casa. Era troppo sotto shock.
« Devo
chiamare Derek. » sussurrò lo sceriffo prendendo il
cellulare, era il tutore legale di Isaac e il Compagno di sua figlia,
ma prima che potesse far partire la chiamata lo vide entrare quasi
correndo all'interno della centrale per venire subito bloccato da
alcuni agenti. Prima che l'uomo potesse muoversi e andare a fermare i
suoi uomini intervenne Scott.
Derek entrò
nell'ufficio spalancando la porta e si guardò furiosamente
intorno. Il signor Stilinski invitò gentilmente Parrish ad
uscire e con molta calma fece sedere Derek accanto a Isaac.
« Volete dirmi
cosa diavolo sta succedendo? Perché il mio Marchio è
diventato nero, dove si trova Stiles? » domandò il
licantropo facendo singhiozzare il giovane alla sua destra. Inarcò
un sopracciglio nel vedere gli occhi lucidi dello sceriffo e
lentamente comprese. Il Marchio nero, il dolore lancinante allo
stomaco, il forte odore di tristezza provenire da tutti.
« No, non è
possibile. » bisbigliò Derek toccandosi il Marchio con
mano tremante « Non può essere, lei... » il mondo
gli stava crollando addosso, non riusciva più a sentire nulla
e le mani gli tremavano in maniera evidente.
Lo sceriffo si
abbassò alla sua altezza e lo guardò negli occhi, Derek
non riusciva a vedere realmente era come se stesse rivedendo la sua
casa bruciare. Sentiva caldo, troppo caldo e il cuore batteva troppo
velocemente.
« Aspettava un
bambino, Derek, mi dispiace. » la rivelazione dello sceriffo
causò una reazione al giovane che si alzò di scatto
facendo spaventare i presenti nella stanza
« Lei... lei
non mi ha detto nulla. » disse il licantropo non credendo alle
sue orecchie. Stiles, la sua Compagna, gli aveva nasconsto una
notizia del genere. Le avrebbe dato il mondo, a lei e al loro
bambino, avrebbe sistemato la vecchia villa e magari trovato un
lavoro stabile per diventare una famiglia normale.
« Chi ne era a
conoscenza? » domandò con rabbia, qualcuno doveva
saperlo, Stiles non sarebbe mai riuscita a portarsi dentro un tale
segreto senza il sostegno di qualcuno. Lo sceriffo gli posò
una mano sulla spalla « Non lo sappiamo. » rispose in
tono neutro, non gli importava sapere una cosa del genere, se Stiles
aveva voluto mantenere il segreto rispettava la sua scelta.
Isaac afferrò
violentamente la mano di Derek, gli artigli in bella mostra e il
respiro irregolare, l'Hale ricambiò la stretta e lo incitò
a calmarsi dicendogli che dovevano tornare a casa e che non potevano
uscire se non si fosse calmato. La stanza si riempì
nuovamente, Lydia aveva un aspetto orribile e Derek sentì un
forte odore di colpevolezza provenire da lei.
« Mi dispiace
tanto. » sussurrò guardando le punte delle scarpe e il
licantropo comprese, era lei quella che sapeva tutto, che aveva
mantenuto il segreto. Non riuscì a provare rabbia nei suoi
confronti, era distrutta quasi quanto lui. Il signor Argent era teso
quanto una corda di violino, poteva sembrare insensibie ma pensava
che non fosse il caso di piangersi addosso quando avevano un
Nogitsune da uccidere, soprattutto adesso che potevano usare tutte le
loro armi senza temere di ferire il vero proprietario del corpo di
cui aveva preso le sembianze.
« Stiles non
sarà morta invano. » disse Scott comprendendo i pensieri
di Chris « Lei e il suo bambino non saranno morti invano. ».
Derek piantò
la freccia dalla punta d'argento dritta nel cuore dell'Oni vedendolo
illuminarsi di giallo e poi scomparire, lo stesso stavano facendo
Ethan ed Aiden mentre Scott, Allison e Isaac combattevano contro il
Nogitsune pochi metri più in là. L'aria era talmente
fredda da aver reso il pavimento scivoloso, l'equilibrio poco stabile
di Scott e Allison rallentava la missione di uccidere lo Spirito
Volpe.
Isaac era
completamente senza controllo, la rabbia che provava aveva fatto sì
che il lupo prendesse il totale controllo del corpo, mentre la parte
umana era stata rilegata in un piccolo spazio. Colpiva senza sosta
verso la Nogitsune, ma era troppo veloce, troppo furba.
« Poveri,
poveri ragazzi del branco McCall. » li derise la Volpe salendo
sopra l'insegna della Beacon Hills High School « Siete rimasti
senza la Pack Mom? La povera Stiles. » continuò
evitando agilmente il colpo di Scott che con rabbia aveva provato a
tagliargli la gola con gli artigli « Povera, era anche incinta,
un piccolo Hale, giusto? » continuò facendo scattare
anche in Derek una irrefrenabile voglia di lasciare completamente
andare il lupo eliminando la sua parte umana « Meglio così,
nessuno si dovrà mai più subire le sue chiacchiere.
Certo che parlava molto, eh? ».
Quello era stato
semplicemente troppo, per quanto tutti si fossero almeno una volta
nella vita lamentati della quantità di parole emesse da Stiles
nessuno aveva mai desiderato non sentire più la sua voce.
Cavolo, Scott avrebbe fatto di tutto pur di poter guardare finalmente
insieme a lei Star Wars.
Un grande lupo nero
comparve sul campo e il Nogitsune aprì sopreso la bocca «
Derek. È un piacere vederti in questa forma. » disse
sorridendo, tutti fermi a guardare quello che era diventato Derek,
gli Oni ormai tutti neutralizzati. Il grosso lupo nero ringhiò
dal profondo della gola fecendo tremare la cassa toracica di Allison
che si trovava molto vicino a lui.
Lydia, da lontano
vide tutta la scena e non trovò digusto quando finalmente
Derek riuscì ad acciuffarlo, affondando gli artigli nella
carne, le zanne nella gola fino a quando la testa non si staccò
completamente dal resto del corpo. Quella non era Stiles, non
importava che sembianza aveva, quello che stava vedendo era giusto.
Il lupo la fece completamente a pezzi anche se non ne era necessario
in quanto alla fine, la sua ira ormai consumata, non rimese nemmeno
un pezzo di carne. Scomparve tutto illuminandosi di giallo e
trasfromandosi in una lucciola che Allison prontamente la catturò
rinchiudendola nella scatola che per tempo aveva contenuto gli
artigli di Thalia Hale.
Era giusto, avevano
fatto la cosa giusta ed era tutto finito, finalmente.
Trovarono gli
oggetti solamente una settimana dopo. Derek, insieme allo sceriffo,
si erano finalmente fatti forza per entrare nella stanza della
ragazza che era rimasta chiusa dal giorno della sua morte.
Tutto il branco era
lì per sostenerli in un momento tanto delicato e tutti i
licantropi, appena uno spiraglio di porta fu aperto, vennero
investiti completamente dall'odore della loro Pack Mom che ormai non
c'era più.
La scrivania era
ricoperta di oggetti, così come il letto, e su ognuno di essi
c'era un foglio strappato da un quaderno. Lo sceriffo si avvicinò
e vide il cartellino con su scritto “Papà” sopra
ad una camicia a quadri blu e nera. Prese il biglietto tra le mani e
lo girò, trovandovi un messaggio da parte della figlia.
Camicia da uomo,
così comoda e larga. L'abbiamo comprata insieme, ricordi?
Ora voglio che tu
la indossi ogniqualvolta tu ne abbia voglia, così mi avrai
sempre con te.
Scott trovò
il suo biglietto, posizionato sopra ad un libro rilegato che non
aveva mai visto.
Senza di me
sarete tutti persi. Ecco qui una copia del Bestiario e diversi modi
per eliminare qualsiasi essere pericoloso alla nostra città.
Vedi di usarlo
con saggezza e non provare nemmeno a farti ammazzare che altrimenti
ci penso io a te.
Lydia sorrise
debolmente vedendo la montagna di bigiotteria sull'angolo della
scrivania, sopra il suo nome.
Questi dovevano
durare per minimo altri venti compleanni. Indossane uno ogni anno o
anche tutti insieme, come preferisci.
Spero che ti
piacciano e che non li butterai nella spazzatura!
Isaac si guardò
intorno fino a scorgere il suo nome. Era una cornice, era una foto di
loro due mentre guardavano un film sdraiati insieme sul divano di
casa Stilinski. La guardò stupito, non ricordava di esser mai
stato fotografato durante la sua permanenza nella casa.
Sei il mio Beta
preferito, ma non dirlo a nessuno o diventeranno gelosi!
Sono contenta di
averti conosciuto, sei stato il cucciolo perfetto per una Pack Mom
imperfetta.
Riguardati e non
lasciare Scott fare nulla che io farei.
Allison rimase
sorpresa nel trovare qualcosa per lei, pensava che Stiles la odiasse
per come aveva trattato Scott. Invece eccolo lì, il suo
regalo: il suo arco.
Non sarà
come il tuo, ma era l'unica cosa che potevo darti. Trattalo con cura
e non lasciarlo a prendere la polvere!
Derek rimase fermo
cercando di capire cosa stesse succedendo. Stiles aveva progettato di
morire? Come poteva aver preparato tutto quello senza averne la
certezza, sarebbe stato stupido.
Lo sceriffo gli posò
una mano sulla spalla, guidandolo verso la scrivania, lì c'era
il pensiero di Stiles per lui. La sua Comapagna, che lui doveva
proteggere e che ora non c'era più.
Sei stato il più
difficile, un vero e proprio sourwolf. Sono contenta di essermi
Legata a te, sei il Compagno perfetto anche se non te l'ho mai detto
(anche perché non ne ho avuto l'occasione).
Mi aspetto molte
cose da te, Derek Hale, quindi leggi molto bene questo foglio e se
necessario appenditelo sopra il letto:
devi prenderti
cura del Branco, non fare il depresso, mi hai capita?
Vedi di non far
mangiare troppa carne a mio padre e proteggilo se puoi, non ci tengo
a fargli avere un altro infarto e tantomeno a raggiungermi.
Scott deve essere
controllato giornalmente, Alpha o meno, è stupido quasi quanto
me. Non può farcela da solo, io sono sempre stata lì
con lui e da ora non potrò quindi mi serve un sostituto e tu
sei perfetto. Certo, assecandolo qualche volta, non fare troppo il
cattivo.
Tieni Lydia
lontana dai cattivi ragazzi e se mai dovesse tornare Jackson dagli un
pungo in faccia da parte mia.
Isaac, il mio
tenero Isaac, trattamelo con i guanti. Sentirà sicuramente un
forte bisogno di esserti accanto in questi giorni, gli effetti
collaterali di aver perso la Pack Mom, non azzardarti a ringhiargli
contro, mai una volta nella tua vita da adesso.
Allison per
quanto non sia nella mia top10 degli amici ha bisogno di rimanere nel
Branco, una cacciatrice è sempre utile, poi ora che sta con
Isaac...
E tu, oh mio
Derek, dovrai vivere ogni giorno come se io fossi lì.
Grugnisci, sbuffa, metti il muso, sorridi, mangia, fai tutto quello
che avresti fatto con me al tuo fianco.
Potrà
sembrare strano e sarà decisamente imbarazzante se tutto
questo che ho scritto non servisse a nulla, ma ho questo strano
presentimento, questa notte succederà qualcosa di grosso e non
posso ignorare il mio sesto senso.
Ti amo.
Derek lasciò
cadere il foglio, le mani che gli tremavano, vide il suo regalo: la
felpa rossa che aveva indossato durante il loro primo bacio l'estate
prima. Sopra c'erano più oggetti, tutti artefatti delle loro
avventure e infine qualcosa avvolto in un altro biglietto.
Uhm... SORPRESA!
Mi odierai per
sempre, lo so, ma non potevo lasciare i miei amici andare senza di me
nonostante i miei presentimenti.
Aspettiamo un
bambino, è al 100% tuo, non preoccuparti.
Be' se sono morta
di conseguenza lo è anche lui/lei e mi dispiace veramente
tanto, scoprire che saresti potuto diventare padre solo dopo la mia
morte...
Odiami,
insultami, fai quello che vuoi, ma ogni cosa che ho fatto è
stata con amore e se ho deciso di non dirti nulla è perché
mi avresti impedito di combattere insieme al Branco.
Mi dispiace,
veramente.
Tra le mani si
ritrovò il test di gravidanza che Lydia guardò
ricordandosi del giorno in farmacia, sembrava essere passato così
tanto tempo, eppure non erano state nemmeno due settimane. Derek
fissò le due liniette rosa chiedendosi come si era sentita
Stiles a tale scoperta, lui era un uomo ormai già fatto, era
pronto a farsi una famiglia, mentre lei era solo una diciassettenne
che doveva ancora finire la scuola e con un bambino in grembo.
Inspirò per
poi lasciar tutta l'aria lasciare i suoi polmoni, era completamente
soprafatto dalle emozioni. Non la odiava, lo capiva, era più o
meno come si sentiva lui nei confronti del Branco quando era l'Alpha,
avrebbe dato la vita per proteggerli.
« Dovremmo
andare a consegnare tutta questa roba. » borbottò Scott
guardando i guantoni da lacrosse che Stiles aveva lasciato al coach,
la sua maglietta del lacrosse per Cora e molte altre cose per
chiunque fosse stato importante nella vita della ragazza.
« Lasciamoli
un attimo soli. » disse Lydia guardando Derek e lo sceriffo
guardare spaesati tutti gli oggetti di Stiles. Avevano bisogno di
tempo.
Ne avevano bisogno
tutti.
Due
anni dopo
« Mi piace. »
disse Lydia guardando la foto nella bacheca nel corridoio principale
della Beacon Hills High School. Tutte le coppe erano scomparse, le
foto delle squadre atletiche pure.
Era diventato un
memoriale, per tutte le vittime che avevano frequentato la scuola,
l'idea era stata di Scott perché era difficile camminare in
quel posto senza riuscire a vedere da nessuna parte Stiles, la sua
migliore amica.
Aveva dovuto
combattere a lungo con il coach per farlo, proponendo anche di pagare
lo spazio pur di averlo, aveva promesso di vendere la moto se
necessario e tutto quello che aveva di valore per rendere memoria
alla sua migliore amica.
« È la
sua foto migliore. » concordò Kira stringendo la mano di
Scott senza farsi vedere dagli altri. Dopo che tutto si era sitemato
erano riusciti a conoscersi meglio, Kira l'aveva aiutato molto per
affrontare la scomparsa della Stilinski.
Derek purtroppo non
era riuscito ancora a riprendere la sua vita tra le mani, nonostante
tutti stessero cercando di aiutarlo, ma insieme allo sceriffo erano
quasi diventati due casi irrecuperabili. Scott ed Isaac più
volte avevano provato a far rinsavire almeno Derek, il dolore del
signor Stilinski troppo profondo per fare qualcosa. Perdere sia la
moglie che la figlia lo aveva distrutto per sempre, nonostante gli
incoraggiamenti di Melissa era più di una volta ricaduto
nell'alcolismo e solo in quei momenti Derek tornava in sé e
aiutava il padre di Stiles ad uscirne, sapeva che la ragazza non
avrebbe voluto quello da lui.
« Ti odierebbe
se sapesse che questa foto è qui e tutti possono vederla. »
borbottò Isaac senza staccare gli occhi dal viso di Stiles.
Era una foto scattata l'estate precedente a tutto quel casino del
branco d'Alpha. Era vestita elegantamente, un lungo abito turchese, i
capelli sciolti, una collana piena di brillanti e il viso truccato.
L'aveva scattata Scott stesso ridendo a crepapelle nel vederla in
quello stato, giurando di non farla vedere a nessuno, infondo non era
colpa sua se doveva partecipare ad una serata elegante a Los Angeles
con il padre per una festa in onore alle forze armate di tutte le
cittadine della California.
Vicino si trovavano
anche quelle di Erica e Boyd e molte altre, anche una di Paige che i
genitori avevano fatto avere a Scott dopo che avevano sentito del
memoriale trovandolo un bel gesto per non dimenticare tutte le
giovane vite che non erano riuscite a finire quella scuola,
lasciandosi dietro parenti e amici.
« Ragazzi,
penso che dovremmo andare. » sussurrò dolcemente Lydia
iniziando a muoversi verso la biblioteca. Tutti la seguirono in
religioso silenzio. Era notte fonda e tutti gli studenti del'ultimo
anno si erano recati lì per adempiere al rito.
Presero i libri
mettendoli sul tavolo e un ragazzo passò alla rossa un
pennarello nero con cui in maniera elegante incise le sue iniziali
sul ripiano. Lo passò a Kira che sembrava piuttosto nervosa,
la paura di star facendo qualcosa di altamente sbagliato, e poi toccò
ad Allison e Isaac.
Scott prese il
pennarello tra le mani e senza nessuna esitazione scrisse la sue
iniziali, ma prima che potesse consegnare l'oggetto al ragazzo dietro
di lui prese un profondo respiro e proprio sotto alle sue scrisse
“M.S.”
Il gruppo guardò
le loro iniziali incise, un sorrise triste a macchiare il viso dei
ragazzi.
« Sarebbe
dovuta essere qui con noi. » disse Isaac guardando Scott con
gli occhi lucidi.
« Lei è
ancora con noi. » rispose Lydia perché lei lo sapeva,
dovunque fosse ora Stiles – se esistesse veramente un'altra
vita dopo la morte – lei era lì con loro pronta a
proteggerli.
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