Una soleggiata mattina Eraclito incontrò un brigante nei boschi attorno ad Efeso.
-O la borsa o la vita!-
-“Pólemos è padre di tutte le cose”, però non nel senso volgare in cui tu lo intendi, o stolto!- sentenziò Eraclito guardando severo il masnadiere, e se ne andò.
-Cosa? Ehi, non te ne andare, ti sto derubando!- gridò il brigante rincorrendolo stupefatto.
Eraclito si fermò e disse con voce grave:- Il denaro che oggi mi rubi domani sarebbe di un altro e poi, dopo un lungo divenire, potrebbe perfino ritornare a me e tuttavia sarebbe allora diverso: “non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va.”-
-Io… sono proprio confuso… insomma, se poi i soldi ti tornano potresti anche darmeli, no?- mormorò il brigante un po’ speranzoso.
-“Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo.”- declamò il filosofo ispirato, mentre il sole veniva coperto da nere nubi.
-Eeeh... Ma perché devi essere così criptico?- domandò il masnadiere esasperato.
-Perché io sono Eraclito, l’Oscuro!- affermò il filosofo solenne con voce possente nello stesso istante in cui le nuvole oscuravano del tutto il cielo e un lampo cadeva su un albero poco lontano da loro. Questa visione e il successivo rombo di tuono misto alla risata cavernosa del filosofo atterrirono il brigante che fuggì a gambe levate, mentre il tronco dell’albero veniva divorato dal fuoco.
Pòlemos significa guerra in greco antico. Le parti fra le virgolette sono citazioni dei frammenti dei testi di Eraclito. |