introduzine-incontro casuale!
Eccomi di nuovo
qui.....spero che questa mia nuova storia vi piaccia! Fatemi
sapere....Buona lettura...ci vediamo a fine pagina...
Stavo entrando nella mensa, dirigendomi al mio solito
tavolo, quando fu allora che la vidi, li seduta intenta a leggere un libro con
i capelli castano ramati che le accarezzavano il volto,pallido e dolce, e le
scendevano fino alla schiena definendosi in morbidi boccoli, una figura esile
di una bellezza eterea. Ma chi era? Chi poteva essere? Restai folgorato dai
suoi occhi quando guardandosi intorno si imbatterono nei miei, profondi occhi
color cioccolato. Delle scariche elettriche percorsero tutto il mio corpo, lei distolse lo sguardo ma io rimasi
per qualche minuto interdetto da quella creatura che non potevo far a meno di
scrutare e fissare, quando la voce dei miei amici mi riportarono alla realtà
“Lele , che fai? Non ti siedi per pranzare?” Il mio amico Marco
si girò verso il nostro tavolo e
disse “ah adesso capisco! Ma chi è? È
stupenda!”
Appena captai un piccolo interesse nella voce di Marco lo apostrofai “Non provarci nemmeno lei
è mia!” Sentivo già possessione per quella ragazza. Non la conoscevo, non
sapevo se lei aveva provato le stesse sensazioni guardandomi ma già la sentivo
mia e non avrei permesso a nessun ‘altro di intromettersi.
“Mia” disse marco
“non esagerare. Non la conosci neanche e già è tua e se non gli
piacessi?
Non dovresti lasciare a lei il diritto di scelta?”
Si aveva ragione non sono nessuno per comportarmi così, e
inoltre non sono il genere di ragazzo che prende in giro le ragazze, ma il suo
viso, la sua bellezza mi hanno talmente sconvolto che se fosse stato per me le
sarei saltato subito addosso…No, no io non sono così, Lele smettila.
“Si hai ragione, lascerò a lei la scelta ma tu stalle alla
larga”
“Povero il nostro Lele. Colpo di fulmine.” Mi canzonò
Matteo. Adesso lo uccido…
“Vale anche per te” sottolineai.
“Ok ,basta che mangiamo perché ho veramente fame.”
Senza neanche pensarci mi diressi al nostro tavolo, anche se
c’era lei la volevo conoscere e scoprire più cose possibili. Ma ad un tratto si
alzò e si diresse verso qualche aula dell’università. Volevo seguirla con tutto
me stesso ,il suo corpo era una calamita per me.
“Lele se non ti muovi addento il tuo braccio”
“ Va bene Matteo ho capito” . Per questa volta è meglio che
mi sieda a tavola non volevo sembrare un pazzo che la rincorre, forse è meglio
che la incontri casualmente. Magari facendo la posta fuori dall’uni. Si , si
proprio casualmente. Risi di me stesso.
Angolo scrittrice:
Allora ? Si, avete capito non siamo in america....Vedrete!Spero di avervi incuriosito.... continuate a leggere....commentate....
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