Era ormai trascorso un po' di tempo, e il rapimento, era ormai, solo un lontano ricordo; per ragioni di tempo, dall'ospedale ancora non avevano chiamato per ritirare le analisi. Fortunatamente, io ero tornata a scuola, avevo ripreso il lavoro e tutto era tornato normale, o almeno, era quello che pensavo.
Un pomeriggio, ero, come sempre, al Maid Café a servire ai tavoli, quando mi venne un giramento di testa e stavo per cadere; quindi mi appoggiai al muro
-Va tutto bene Gio-chan?- mi chiese Yura avvicinandosi a me
-S-Si, sto bene. E' solo stanchezza, non preoccuparti....-sorrisi e poi corsi in bagno, dove rigettai tutto quello che avevo mangiato.
Le ragazze si preoccuparono
-Cosa le succede? Sarà il caso di chiamare Sesshomaru, per farla portare in ospedale?- chiese Kanna
-No! Non lui...Non lo deve sapere!- disse uscendo dal bagno
-Gio-chan, che cosa ti prende?- mi chiesero tutte; io allora feci un sospiro
-Non ne sono certa ma...Ho paura di...essere incinta...- sussurrai abbassando lo sguardo e tutto mi guardarono
-Devi dirglielo; Sesshomaru non è stupido, se ne accorgerà subito dai tuoi modi di fare, e poi lui è un demone, ricordi? Ha un fiuto molto sviluppato- mi disse Kagura
-Va bene, pero', prima di dirglielo, voglio esserne certa. Voglio fare un test di gravidanza- dissi e loro annuirono.
Così, dopo il lavoro, andai in farmacia a comprare un test di gravidanza e lo feci; e risultò che era positivo: ero incinta!
Sospirai e caddi sul letto mettendomi le mani fra i capelli; come lo avrei detto a Sesshomaru? Dovevo trovare il coraggio; infondo lui mi aveva detto che mi sarebbe rimasto accanto, qualunque cosa sarebbe successo.
Quindi, presi il cellulare e lo chiamai
-Pronto!? Come mai mi chiami a quest'ora? Non che la cosa mi dispiaccia ma, credevo fossi stanca che, dopo il lavoro saresti andata a letto- disse il demone
-Ho bisogno di parlarti; devo dirti una cosa e devo dirtela subito- gli dissi
-Che cosa? - chiese lui
-Sono incinta- risposi, senza giochi di parole; dall'altra parte sentii un silenzio prolungato e poi un sospiro
-Se...Se non lo avessi già fatto, lo ucciderei all'istante...-disse stringendo i pugni:-Aspettami, vengo lì da te- disse Sesshomaru
-Ma è tardi, ci vedremo domani a scuola- cercai di fermarlo, perchè non me la sentivo di affrontarlo; ma in quel momento, mi accorsi che aveva già attaccato.
PV SESSHOMARU
Presi immediatamente la macchina e mi diressi a casa di Gio; il mio stato d'animo, in quel momeno, era un misto di rabbia, frustrazione e tristezza; come le avevo già detto a telefono, se non lo avessi già ucciso, sarei corso da lui e lo avrei rifatto un centinaio, forse un migliaio di volte. Fatto sta che, in quel momento, l'unica cosa da fare, era andare da lei e rassicurarla, perchè ne aveva bisogno.
Quando arrivai davanti casa sua, mi soffermai sull'uscio e guardai sotto la porta; c'erano le analisi che arrivavano dall'ospedale; le presi e poi bussai; poco dopo, Gio venne ad aprirmi e mi abbracciò in lacrime
-Mi dispiace! Mi dispiace! Mi dispiace!- urlava in preda al panico; io la guardai
-Di cosa ti dispiace? Non hai chiesto tu di essere violentata..-sospirai e le mostrai le analisi:- Non le avevi viste quando sei tornata a casa...- sussurrai e lei scosse la testa.
Ci sedemmo entrambi sul divano e scartammo la busta, poi iniziai a leggere, mentre lei si teneva la pancia e singhiozzava; io lessi con attenzione le analisi, dove c'era scritto che stava bene, i suoi valori erano nella norma e che era incinta; sospirai
-Sei incinta...- lei abbassò lo sguardo e ricominciò a piangere; lo capii dal chiaro odore di lacrime che sentivo:-Sei incinta da tre mesi; sai che significa?- lei scosse la testa:- Che il bambino...non è stato concepito quando sei stata violentata, ma prima...-la guardai con occhi così intensi, da far paura a me stesso.
Lei spalancò i suoi e arrossì violentemente guardandomi
-Q-Quindi è....-disse Gio balbettando ed io annuii
-E' nostro figlio, mio e tuo...-dissi sorridendo; lei mi si gettò tra le braccia e si stese praticamente su di me:-Ehi, vacci piano, potresti fare del male al bambino; nascerà pur sempre un mezzo demone- spiegai
-Un...mezzo demone?- chiese e mise la mano sul ventre abbassando il viso e sorridendo, rossa
-Si, sarà come Inuyasha, suppongo, con le orecchie da cane e gli occhi ambrati- spiegai
-Mh...Sarò...in grado di sopportare questo peso? Infondo...sono pur sempre un'umana ed ho appena 17 anni. mi disse, un po' dubbiosa
-Ma certo che ce la farai; sei la ragazza più forte che conosca- sussurrai, prendendoole il viso fra le mani e baciandola dolcemente.
In quel momento, sentii la porta aprirsi e poco dopo fecero il loro ingresso i genitori di Gio
-Sesshomaru?- Che cosa ci fai qui?- chiese il signor Mori
-Buonasera. Beh...E' una lunga storia..Comunque abbiamo una splendida notizia da darvi- dissi
-E cosa sarebbe?- chiese la signora Mori
-Mamma, papà...Aspetto un bambino.....Eh...E' di Sesshomaru....-sorrise e si mise una mano sul ventre, accarezzandolo amorevolmente.
I suoi genitori spalancarono gli occhi e poi sorrisero felici
-A questo proposito, dovremmo dirvi qualcosa anche noi...- disse suo padre; il signor e la signora Mori si guardarono in viso sorridendo e poi lei si accarezzo il ventre
-Anche io sono incinta...-sorrisero entrambi
-Mamma....Sul serio? Un fratellino?- la mia Gio sorrise ed anche i suoi genitori.
Poi la strinsi tra le mie braccia e la baciai; il suo corpo minuto sembrava così indifeso; ma in realtà io sapevo che lei era forte. |