Le bizzarre avventure dell'Angel team: The Kane chronicles( no scambi)

di fenris
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                                                                                                                         Prologo

Regno di Moon White, accademia stellare, anno 2998

Il professor Fenix digitò alla lavagna elettronica gli argomenti del compito del giorno dopo e poi si rivolse alla classe, i cui componenti oscillavano per lo più tra l'annoiato e la disperazione più profonda:” Bene, questi sono i temi che dovrete affrontare domani. Potete stare tranquilli- una ragazza sbattè la testa sul banco- sono cose che avete già fatto molte volte- uno studente cominciò a scriversi sul braccio copiando dal libro-, anzi moltissime in certi casi. Buon lavoro a tutti, consolatevi sapendo che dopo potrete godervi il carnevale in pace.”. Gli studenti uscirono dalla classe lamentandosi e lanciando insulti sottovoce al professore, ma una ragazza rimase indietro. Era piuttosto bassa, con un viso un po' infantile, teneva i capelli in un cascetto color blu, aveva un'espressione a dir poco disperata e cadde a testa sul banco sussurrando con voce lugubre:” Aiuuutooooo.”. Sentendo quei lamenti un'altra ragazza si affacciò alla porta della classe per vedere di chi si trattasse, e vedendo la scena si sbattè la mano in faccia:” Sayaka, sono letteralmente secoli che svolgiamo compiti sugli stessi argomenti e tu fai ancora queste scene?”, a parlare era stata una ragazza alta, con gli occhi blu scuro, i capelli neri lunghi fino alle spalle con due righe ai lati del viso e dei dango sulla testa, si trattava di Denise Thornè, amica di lunghissima data della disperata Sayaka Turrin, che alzò appena la testa per rispondere:” Ma io ho la memoria corta, queste cose me le dimentico ogni- dannata- volta! Non tutti sono secchioni come te e Angelica... e poi oggi dovevamo andare a preparare i costumi! E se non te ne sei dimenticata nel resto della settimana dobbiamo preparare la roba per tutte le bancarelle. ”.

“ Beh, che problema c'è? Rimandiamo a domani i costumi e oggi ti aiutiamo a ripassare.”, a parlare era stata una ragazza dalla pelle scura, capelli biondi raccolti in due codine cadenti sulle spalle, occhi castani e vestita con la divisa dei cadetti dell'accademia stellare, un vestito bianco con le maniche lunghe, una gonna lunga fino al ginocchio e strisce dorate a indicare il grado. La nuova arrivata era Iside Montenegro, amica di Denise e Sayaka famosa per i suoi consigli, sempre ponderati e utili. La ragazza mise le mani sul banco della compagna dai capelli blu e propose il suo piano:” Dunque, stasera a costo di far notte ti aiutiamo a ripassare, domattina facciamo il compito, poi corriamo a casa e facciamo i costumi e infine corriamo in cucina a preparare tutto quanto. Alla fine saremo sfinite, ma ne varrà la pena. Ci state?”. Gli altri due cadetti si guardarono negli occhi, poi si rivolsero all'altra e annuirono, quindi lei sorrise:” Bene, stasera a casa mia. Avvertite pure Angelica, Athena e Lavinia.”. Quella stessa sera Iside guardò con orgoglio il proprio lavoro, certa di aver preparato una perfetta serata di studio, aveva preso tutti le schifezze possibili e immaginabili, riempito di caffè la cucina e messo sotto chiave qualsiasi possibile fonte di cazzeggio ( videogiochi, film, libri, giochi di ruolo ecc.), probabilmente la mattina dopo avrebbero avuto nausea e mal di testa, ma con un po' di fortuna avrebbero fatto quel dannatissimo compito senza problemi.

Venne interrotta dai suoi pensieri dal suono del campanello e andò ad aprire la porta, trovandosi davanti Sayaka e Denise cariche di libri:” Pronte?”, le due annuirono e andarono a posare la roba, mentre il campanello suonò di nuovo. Iside aprì di nuovo e questa volta trovò altre due ragazze, una dai capelli lunghi e viola con gli occhi dello stesso colore, accompagnata da un'altra con occhi e capelli verde scuro, raccolti in una coda con un fiocco rosso e sembrava aver l'aria di voler strangolare qualcuno. Iside guardà la ragazza dai capelli verdi con sguardo perplesso:” Athena, ma stai bene?”, questa per tutta risposta strappò un foglio dalle mani della ragazza che l'accompagnava e lo mise con un po' troppa forza nelle mani della bionda:” Col cavolo che sto bene! Guarda un po' qui!”. Il foglio era un elenco di persone, i cui nomi erano stati cancellati quasi tutti con eccezione di quello di Iside, delle sue amiche e di Lavinia, la ragazza con i capelli viola che ora si era messa una mano sulla fronte:” Sono i volontari che dovrebbero preparare la roba per tutte le bancarelle, ma quando gli altri hanno scoperto che anche Angelica lavorerà con noi hanno dato quasi tutti forfait. Ci sono anche quei bastardi che qualche settimana fa hanno provato a picchiarmi.”.

La padrona di casa trattenne a malapena un ringhio, ricordava bene quel gruppetto, avevano intrappolato Lavinia e altre ragazze in un vicolo, se non fossero arrivate lei e Angelica a salvarle chissà cosa sarebbe successo. Cinque minuti dopo anche Denise e Sayaka stavano andando in escandescenze e Athena battè i pugni sul tavolo:” Razza di deficienti. Ho cambiato i pannolini a metà di loro.”, Denise cercò di calmarla:” E io li ho cambiati all'altra metà, ma non siamo qui per discutere dell'ingraditudine degli stronzi a cui abbiamo fatto da babysitter. È uno dei problemi di essere immortali.”, Sayaka per tutta risposta sbattè i pugni:” Vero, quindi prima facciamo questo cavolo di ripasso, poi andiamo a pestare come si deve quelli....e dopo li costringiamo a pagarci il gelato fino al prossimo Carnevale.”. Si beccò un'occhiataccia da tutte le presenti, l'ossessione di Sayaka per il gelato era leggendaria in tutta la luna e c'era un suo altarino in praticamente tutte le gelaterie del regno di Moon white, Lavinia stava preparando una rispostaccia, ma venne fermata dal rumore della porta che si apriva:” Al gelato ci pensiamo dopo, ragazze. La regina Siren ci vuole al palazzo per una missione, serata rimandata.”. A parlare era stata una ragazza con gli occhi castani e i capelli dello stesso colore raccolti in due codine corte, si chiamava Angelica Mary Earth, leader del gruppetto di amiche nonché principessa della terra e in quel momento non aveva l'aria granchè contenta...conseguenza di essere additata come un mostro per vent'anni solo perchè la madre aveva avuto la brillante idea di dichiarare guerra al regno della luna.

Sayak sbuffò seccata:” MA PROPRIO ADESSO?! Cos'è, i mostri e il professor Fenix si sono messi d'accordo?”, la principessa sospirò:” Non sono mostri, la regina mi ha detto solo che è un incarico che possiamo svolgere solo noi. Scusa, Lavinia, dobbiamo lasciarti sola.”, la ragazza dai capelli viola le mise una mano sulle spalle:” Tranquille, non è colpa vostra. Prendete a calci in culo i cattivi anche per me, cure warriors.”. Angelica ringraziò Lavinia e uscì assieme alle altre, mentre Athena borbottò sottovoce:” Odio il mio lavoro.” e uscirono in strada, guardandosi intorno e vedendo che non c'era nessuno, quindi fecero ciò che facevano sempre in caso d'emergenza e urlarono tutte a squarciagola:

Iside:” CURE WARRIOR! POTESTAS SOL LUCIDA, VENIO AT ME!”

Athena:” CURE WARRIOR! POTESTAS CYCLONE RUBER, VENIO AT ME!

Sayaka:” CURE WARRIOR! POTESTAS MARE NOSTRUM, VENIO AT ME!”

Denise:” CURE WARRIOR! POTESTAS TITANAS, VENIO AT ME!”

Angelica:” CURE WARRIOR! POTESTAS TEMPUS, VENIO AT ME!”

Le cinque vennero avvolte ognuna da una luce di colore diverso ( giallo per Iside, verde per Athena, azzurro per Sayaka, bianco per Denise e rosso per Angelica) e quando queste si dissiparono avevano dei vestiti molto diversi e anche il loro aspetto era cambiato in parte. Iside ora indossava un vestito giallo con righe arancio sul corpetto, portava stivali gialli e i suoi capelli si erano allungati e avevano le punte di colore rossa e gli occhi erano diventati gialli; Athena aveva un vestito verde smeradìldo con ricami blu elettrico; Sayaka vestiva un abito azzurro con sfumature viola senza maniche e i suoi capelli erano raccolti in due codine anteriori azzurre; Denise indossava una tenuta nera con calze lunghe dello stesso colore, mentre la sua chioma era diventata bianca sfumata sul nero alla fine, dove era raccolta in un anello di ghiaccio e anche i suoi occhi erano diventati color neve; infine Angelica aveva un abito rosso con un corpetto attillato, stivali dello stesso colore, un collarino con uno spicchio di luna gialla e anche i suoi capelli erano diventati rossi.

Le cinque amiche si erano trasformate nelle cure warrior, figlie delle vecchie warrior planet e attuali protettrici del regno di Moon white agli ordini della regina Siren. Pochi minuti dopo avevano raggiunto volando la sala del trono e aspettavano gli ordini della loro sovrana, che in quel momento aveva uno sguardo che nessuna di loro aveva mai visto. La regina era una donna molto bella, dai capelli biondi raccolti una treccia e magnetici occhi azzurri, velati in quel momento da una profonda tristezza:” Ragazze mie, il compito che sto per assegnarvi sembrerà una cosa da niente, ma è assolutamente necessario che ve ne occupiate. Circa mezz'ora fa nel parco al centro della città è apparso uno strano portale, trovatelo e chiudetelo, sono stata chiara?”. Angelica alzò lo sguardo perplessa:” Tutto qui? A questo punto posso andare solo io e tornare in cinque minuti, d'altronde è il mio compito come guardiana delle dimensioni.”, la regina la guardò con sguardo di rimprovero:” No, dovete andare tutte, non sai cosa potrebbe uscire fuori da quel varco, nel peggiore dei casi è un piano di Aurora.”. La cure warrior si arrestò, il nome di sua madre, regina della Terra e warrior planet di Marte, era diventato una croce per lei da vent'anni, quando aveva deciso di dichiarare guerra al regno di Siren ( che era tra le altre cose sua cugina) e suo padre aveva deciso di restare sul loro pianeta per combatterla...meglio procedere con cautela quindi. Le cinque ragazze si congedarono dalla sovrana, commentando che se tutto fosse andato bene avrebbero potuto tornare subito e preparare tutto il necessario per la sfilata di Carnevale, che Siren aveva organizzato proprio in onore dell'appena formato gruppo di combattenti, anche se la cosa era risaputa solo da una ristretta cerchia di fedelissimi.

Ciònonostante la regina del regno lunare in quel momento era tutt'altro che in vena di festeggiamenti e crollò sul trono disperata:” Cosa ho fatto?”, una voce femminile le rispose con tono stanco:” Quello che andava fatto, piccola mia. In caso contrario le conseguenze sarebbero state ben peggiori.”. A parlare era stata una donna mulatta sulla trentina dai capelli verdi e gli occhi castani in pigiama e con una tazza di caffè in mano, si trattava della duchessa Silvia Moonlight, zia di Siren e nonna di Angelica, nonché predecessora e maestra di quest'ultima nel ruolo di guardiana delle dimensioni:” Sai già che ce la faranno, Angelica stessa ce l'ha detto molti anni fa.”. L'altra donna scosse la testa:” Lo so, ma non sarà per niente facile e ho il sospetto che quella volta ci abbia nascosto parecchi dettagli. E poi ti ricordi di cos'è capace quell'imbroglione laccato, no? Anche noi abbiamo dovuto sputare sangue per consegnarlo a chi di dovere ed è riuscito a scappare altre cinque volte. Non sarà affatto facile per loro.”. Silvia mise una mano sulla spalla della nipote:” Tranquilla, posso anticiparti che questa sarà l'ultima volta che scapperà, anche se non saranno le ragazze a catturarlo. In ogni caso, se quel ruffiano doppiogiochista di Setne osa fare qualcosa alla mia nipotina...”, strinse la presa sulla tazza di caffè ( regalo di nozze sopravvissuto a più di diecimila anni di liti familiari, festeggiamenti e quant'altro) e la spaccò in mille pezzi:” Niente e nessuno, dei in primis, mi impedirà di ripescarlo dal baratro in cui Carter e Sadie lo getteranno e trasformarlo nel mio sacco da boxe personale.”. Mentre la duchessa meditava i modi in cui avrebbe ridotto l'oggetto del suo odio le cinque guerriere erano arrivati al parco e avevano trovato il varco, un vortice di sabbia rotante che sembrava essere stato scavato in un obelisco posto al centro esatto del parco di Crystal city.

Denise guardò il portale con un misto di fascino e paura:” Angelica, hai mai visto niente del genere?”, la guerriera rossa aveva lo stesso sguardo della compagna, ma si riscosse in fretta e pose le mani su quella cosa:” No, ma è meglio sbarazzarsene subito e tornare il prima possibile. “, i suoi arti si illuminarono di luce rossa e si preparò a sigillare il portale, ma venne interrotta da Athena:” Cosa diavolo sono queste cose?!”. Angelica posò lo sguardo a terra e vide a cosa si riferiva l'amica, trenta strani simboli erano apparsi a terra ed emanavano una luce sempre più forte, la leader del gruppo fece apparire un mantello bianco sulla schiena e cercò di avvertire le altre:” Volate via, SUBITO!”. Purtroppo l'avvertimento arrivò troppo tardi, un'esplosione abbagliante investì la zona nel raggio di cento metri e pochi secondi dopo le cure warrior, ritornate normali, giacevano sanguinanti tra le macerie, l'unica cosa rimasta in piedi era l'obelisco con quell'orrendo vortice di sabbia. Angelica, l'unica cosciente, cercò di mettersi in piedi, ma le gambe la tradirono e ricadde a terra dolorante, d'istinto guardò l'obbiettivo che le era stata assegnata e in quel momento sentì una risata lugubre e crudele provenire da lì:” Mie care ragazze, sapendo quanto sono mostruose le vostre mamme pensavo ci sarebbe voluto qualcosa di più di poche decine di incantesimi esplosivi per mettervi fuori gioco. In quasi novecento anni non avete mai messo su un po' di muscoli?”.

Dal portale uscì qualcuno, un uomo alto circa un metro e quaranta dai capelli unti, gli occhi neri e calcolatori e vestito come un boss mafioso, con geroglifici cuciti tra i vestiti e guardava tutte le ragazze con uno sguardo bramoso. Si abbassò per guardare la combattente negli occhi:” Piccola Angelica, tu e le tue amiche tra poco mi aiuterete in qualcosa di molto, molto importante. E tra l'altro se tutto va bene rivedrai pure tua madre.”, lei sbarrò gli occhi e digrignò i denti:” Che diavolo c'entra lei? Sei uno dei suoi luogotenenti?”. L'uomo rise:” Luogotenente? Oh, no, se tutto va bene a breve sarò suo socio alla pari. Comunque lei mi ha consigliato di assicurarmi che tu non scappassi, quindi...”. Alzò le mani e cominciò a salmodiare una specie di formula e Angelica urlò di dolore mentre veniva avvolta da scariche elettriche color cremisi e dal suo corpo cominciò a uscire qualcosa, ventidue carte uscirono a raffica da lei e si disposero in aria. L'intruso guardò soddisfatto le carte, e con un gesto le attirò tutte nelle sue mani. Se ne mise una in tasca e fece lo stesso con le ragazze svenute, a parte Iside che ne ricevette quattro e si mise il resto in un'altra tasca, dopodiche ghignò soddisfatto:” Oh, questo sarà la miglior partita a carte che abbia mai fatto, sono certo che anche i fratelli Kane si divertiranno parecchio.”, detto questo con un altro gesto della mano fece levitare le sue prigioniere e le fece entrare una a una nel varco e infine le seguì.

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Egitto, città di Giza Carter e Ziah guardarono impressionati e anche leggermente spaventati lo scontro che stava avvenendo davanti ai loro occhi. Amos aveva saputo che un gruppo di maghi ribelli che non aveva accettato il perdono dopo la sconfitta di Apophis si nascondeva nei pressi di Giza sotto le mentite spogli di un accampamento di beduini e aveva mandato loro due e Sadie a occuparsene, ma tanto valeva che avesse mandato solo lei. La più giovane dei Kane infatti aveva sconfitto quei quindici maghi presenti praticamente da sola e ora stava prendendo a schiaffi il loro capo, ultimo rimasto cosciente:” Per l'ultima volta! Cosa state nascondendo qui?!”, per tutta risposta il mago le sputò addosso e Sadie gli diede un calcio nelle parti basse, poi si mise a frugare nelle sue tasche. Ziah bisbigliò nell'orecchio a Carter:” Scusa, cosa hai detto che ha?”, il ragazzo sospirò:” Lei e Walt hanno litigato, tra l'altro per una cazzata che non si ricordano neanche. Ah, e penso che sia anche in quel periodo del mese.”, l'ultima battuta purtroppo non fu molto gradita e il futuro faraone si ritrovò il piede pestato dalla sua dolce metà, che andò stizzita da Sadie borbottando insulti al genere maschile. Sadie intanto aveva trovato una chiave, che mostrò all'amica:” Secondo te cosa apre?”, la mora si rigirò l'oggetto tra le mani:” Non so, Amos era convinto che qui stessero nascondendo qualcosa ….o qualcuno. E pensava che dietro ci fosse...”, le due ragazze conclusero insieme con un ringhio:” Setne.”.

Il pensiero di quello che era accaduto mesi fa bruciava ancora a tutti quanti, Setne aveva ingannato tutti loro convincendoli di avere la chiave della sconfitta di Apophis ( cosa che a conti fatti era vera) e col loro aiuto era riuscito a scampare ancora una volta alla pena di Osiride, dopodichè aveva tentato di abbandonare Carter e Ziah nella terra dei demoni, ma Sadie era riuscito a fermarlo, ciònonostante egli era riuscito a scappare sotto il loro naso e per di più con il libro di Thoth. Carter aveva giurato a suo padre che l'avrebbe riportato in giudizio, ma quel dannato fantasma era sparito per mesi, limitandosi a fornire di tanto in tanto qualche aiuto ai maghi ribelli che non erano rientrati sotto la protezione di Amos, il tutto per spingerli ad attaccare e fallire. Però i maghi che avevano sconfitto ora non avevano niente delle diavolerie che Setne aveva fornito agli altri, come shabti armati fino ai denti o maledizioni nuove di zecca prese direttamente dal libro di Thoth. Carter, che si era ripreso dal dolore al piede, guardò la chiave sospettoso:” Se questa è una chiave qui da qualche parte dovrà pur esserci la cosa che apre. Dobbiamo cercarla.”, la sorella prese l'oggetto tra le mani e mormorò qualcosa, quindi dalla chiave partì un raggio di luce che si diresse verso terra in un punto non troppo lontano da loro. I tre ragazzi si misero a scavare e dopo un paio di minuti trovarono una porticina in ferro con una serratura e l'aprirono senza indugio, trovando una sorta di tunnel scavato nella terra, Ziah creò una palla di fuoco e il trio si calò dentro, ritrovandosi in una stanza sotterranea le cui pareti erano decorate con simboli del caos e quelli che sembravano ritratti di un Setne molto, ma molto abbellito.

Ziah osservò l'altra parte della stanza” C'è qualcuno qui.”, Carter si guardò intorno e vide che in fondo alla camera c'era una sedia, occupata da qualcuno e avvicinandosi vide che si trattava di una ragazza vestita con una strana divisa lacerata e ricoperta di sangue, per di più aveva diversi lividi sul volto ed era svenuta. Il mago si sentì montare dalla rabbia, la prossima volta che avrebbe rivisto Setne l'avrebbe trasformato in un ratto e l'avrebbe buttato in un rettilario, com'era possibile ridurre così una persona? Senza perdere tempo spezzò con la spada le catene che bloccavano la ragazza e la prese in spalla, dopodichè si rivolse a Ziah e Sadie:” Portiamola al primo nomo. Zio Amos dev'essere informato e lei dovrà dirci cosa le è successo.”.

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Iside si risvegliò da un sonno senza sogni con un terribile mal di testa, aprì gli occhi lentamente e si accorse di trovarsi in una nuova stanza e si chiese perchè avessero deciso di spostarla dopo giorni di tortura in quel posto orrendo. Guardandosi attorno vide che alle pareti erano incisi diversi geroglifici e c'erano diversi scompartimenti pieni di bottigliette, attrezzi da medico,altro ancora e lei era su un lettino con una coperta addosso, sembrava un'infermeria ai tempi dell'antico Egitto. Si tolse la coperta di dosso e vide che qualcuno le aveva cambiato la divisa dell'accademia stellare con una tunica bianca e le sue ferite erano sparite, ma si disse che con tutta probabilità i suoi carcerieri volevano solo assicurarsi che non morisse nel bel mezzo della tortura. Però almeno non era legata, forse poteva trasformarsi a scappare e stava per farlo quando una porta si aprì e ne uscì un uomo. Era altro, nero, aveva i capelli neri intrecciati con gemme rosse e indossava un completo italiano dello stesso colore con sopra un mantello di leopardo e portava occhiali da sole con lenti anch'esse rosse. Si sedette su uno sgabello e guardò la ragazza dritto negli occhi:” Ben svegliata. Come ti senti?”, la voce dell'uomo era calma e profonda, era totalmente diversa da quella dei carcerieri e quindi Iside decise di fidarsi almeno per il momento:” Bene, ma posso sapere se e quando mi libererete e soprattutto perchè mi avete curato? “, l'uomo non battè ciglio alla domanda, probabilmente si aspettava diffidenza:” Innanzitutto che tu ti riprenda totalmente, poi devi rispondere ad alcune delle nostre domande. Tanto per cominciare, chi sei e perchè quei maghi ti tenevano prigioniera?”.

La cure warrior deglutì, la parola maghi non le diceva niente di buono, ma decise di dire almeno una piccola parte della verità:” Per rispondere alla prima domanda mi chiamo Iside Montenegro e per la seconda... non lo so, sono stata catturata giorni fa insieme ad altre quattro ragazze e ci hanno separate. I miei carcerieri hanno passato gli ultimi giorni picchiandomi, dicendo che dovevano prepararmi all'arrivo del loro capo, sembra che lui stesse facendo lo stesso con le mie compagne. È stato lei a tirarmi fuori da lì?”. Quando fece la domanda il suo tono si fece più sospettoso e l'interlocutore misterioso se ne accorse:” No, a liberarti sono stati i miei nipoti e la mia assistene. A dire il vero penso che siano dietro la porta cercando di origliare. Carter, Sadie, Ziah, lo so che siete lì!”, dalla porta entrarono tre ragazzi dall'aria piuttosto seccata, il primo era un afroamericano di circa quindici anni con i capelli ricci, la seconda una ragazza con i capelli biondi e una ciocca verde e gli occhi azzurri vestita come una teppista di strada ( con tanto di anfibi) e l'ultima una ragazza araba con i capelli neri e gli occhi dorati. I tre si presentarono e Iside fu piuttosto sorpresa di sapere che la ragazzina bianca e il ragazzo erano fratelli, ma chi era lei per giudicare? Comunque anche i suoi presunti salvatori avevano delle domande da farle e Sadie fu la prima a chiedere:” Da dove vieni?, la cure warrior sospirò:” Dal regno di Moon white. Questo invece che posto è?”, a quel punto tutti i presenti si guardarono perplessi e Carter chiese allo zio:” Moon white? Zio Amos, tu ne hai mai sentito parlare?”.

L'uomo strinse il pugno:” Una volta, molti anni fa, quando io e tuo padre eravamo ancora apprendisti una persona che disse di provenire da quel regno venne a parlare con Iskandar. E so che fu proprio a essa che Julius e Ruby si rivolsero per chiedere consiglio sul loro progetto e ricevettero la sua approvazione. Di una cosa sono sicuro, la tua venuta non significa niente di buono.”. Iside si accorse che gli sguardi nella stanza erano diventati più freddi, qualunque cosa abbiano fatto questi Julius e Ruby non doveva essere stato niente di buono e ne ebbe la conferma quando Sadie le puntò addosso un bastone bianco tirato fuori da chissà dove:” Bene, ora voglio saperlo. Cosa hai a che fare con Setne e perchè?”. Questa volta fu la guerriera di Moon white a stringere i pugni:” Per caso questo Setne è un omuncolo basso, con i capelli affogati nella brillantina e vestito come un deficiente.”, Sadie abbassò l'arma:” Se non è lui è suo fratello gemello, come lo conosci quindi?”. Iside digrignò i denti:” Oh, è solo il maledetto che ha ricoperto il parco della mia città con trappole esplosive e ha fatto in modo che io e le mie amiche ci finissimo sopra. Sono riuscito a vederlo per qualche secondo prima di svenire.”. L'altra ragazza cominciò a imprecare come uno scaricatore di porto e Iside si ripromise di segnarsi gli insulti, gli avrebbe ripetuti tutti a quel maledetto dopo averlo trovato, ma Carter zittì a fatica la sorella:” Beh, come si suol dire il nemico del mio nemico è mio amico, ma questo non significa che possiamo fidarci di te al cento per cento. Hai qualche prova che ti permetta di guadagnare la nostra fiducia?”, fu una voce femminile proveniente dalla porta a rispondergli:” Quella ce l'ho io.”.

La guerriera guardò chi aveva parlato e per poco non rischiò l'infarto ( cosa ridicola perchè gli immortali non possono avere un infarto), di fronte al gruppo c'era una donna vestita da infermiera con infradito ai piedi, capelli corti raccolti in un cascetto nero e un pancione piuttosto prominente, tutto abbastanza normale tutto sommato....se non fosse stato che la nuova arrivata aveva letteralmente la faccia di un ippopotamo! Ciònonostante Carter e Sadie sembrarono non farci minimante caso e corsero ad abbracciarla e anche Ziah e Amos la salutarono con tutta tranquillità:” è un piacere rivederti, Tawaret, qual buon vento?, l'infermiera per tutta risposta fece apparire dal nulla un rotolo di papiro:” Vento di tempesta, Amos, questo messaggio proviene da Ra in persona. È stato chiaro, vogliono che aiutate questa ragazza a ritrovare le sue compagne e il consiglio degli dei al gran completo è d'accordo.”. Carter prese la pergamena e la lesse da capo a fondo insieme a Ziah e Sadie, che poi si voltò verso Iside:” Beh, sembra che qualcuno importante voglia che ti aiutiamo. Ma che sia ben chiaro, ti aiuteremo a ritrovare le tue amiche e tu ci aiuterai a trovare Setne, però non significa che ci fidiamo di te.”, Iside incrociò le braccia:” Bhe, immagino che questo significa che ci useremo a vicenda.”. I tre ragazzi annuirono e Amos tirò fuori qualcosa dalla tasca:” Ah, quasi dimenticavo, avevi queste in tasca, cosa significano?”. L'uomo tirò fuori delle carte plastificate e le passò alla ragazza, che le guardò sospettosa, erano dei tarocchi, per la precisione il Mago, l'Imperatore, l'Imperatrice e il Matto. Scosse la testa:” Non le ho mai viste, ma penso siano importanti. Ultimissima domanda, poi potrete farmi quello che volete, che intendete con maghi e cos'è questo posto?”.

La cure warrior passò i successivi dieci minuti ascoltando la storia della Casa della vita, di com'era sopravvissuta alla caduta dell'Egitto e combattuto gli dei per più di due millenni, per poi essere costretti a riaccettare il loro aiuto l'anno scorso, quando Apophis, il serpente del caos, era riemerso dalla sua prigione e aveva provato a distruggere il mondo, per poi essere fermato a un passo dalla vittoria proprio da Carter e Sadie. Sul serio, a confronto quello che stavano affrontando lei e le altre sembrava una vacanza estiva un po' troppo movimentata e per di più questo confermava un altro dei suoi sospettì, era sì sulla Terra, ma nel passato e per di più in un'altra dimensione, ma fu abbastanza furba da tenersi il pensiero per sé almeno fino a quando non si fosse fatta un'idea più precisa su quelle persone. Dopo il racconto di Amos Tawaret fece apparire un altro foglio di papiro e lo passò a Sadie:” Questi sono i posti dove pensiamo si trovino le altre ragazze prigioniere, probabilmente non sono lì, ma è un buon punto di partenza per cercarle. Buona fortuna, ragazzi.”. Detto questo fece per andarsene, ma prima Sadie l'abbracciò di nuovo:” Ciao, Tawaret, salutami Bes e dagli un bacio da parte mia.”, la dea della maternità a quel punto si mise a piangere e strinse più forte Sadie:” Bes... è scomparso, aveva trovato una pista su Setne, ma da allora nessuno l'ha più rivisto. So che avete già fatto troppo per me, ma ve ne prego, trovatelo se potete.”, Sadie sbiancò e strinse i pugni:” Lo farò, troverò Bes e farò in modo che quel balordo laccato paghi per qualunque cosa gli abbia fatto. Lo giuro sul trono di Ra.”.

Sentendo queste parole, la dea si asciugò le lacrime e diede un bacio sulla guancia alla ragazzina, poi sparì nel nulla. A quel punto Amos si alzò e tirò fuori dal nulla un bastone intarsiato di geroglifici e parlò con voce autoritaria a tutti i presenti:” Bene, sembra che abbiamo un viaggio da organizzare. Preparatevi tutti, e in fretta.”.

Salve, questa è la mia prima fan fiction cross over vera e propria e anche la prima storia del sito su Moon Infinity, saga di libri scritta dall'autore italiano Silvio Lena che cominciò a crearla come storia della buonanotte per la figlia. Nonostante il primo libro abbia qualche piccolo difetto, l'ho trovato un'ottima lettura e sono soddisfatto di essermi fidato dell'autore (anche perchè probabilmente è il primo vero esempio di light novel italiana con delle ragazze protagoniste ). Spero che seguirete in molti questa storia e che recensirete, purchè lo facciate con rispetto.

P.s. se dovete lasciare commenti solo per dire che le ragazze sono delle mary sue (e ammetto che potrebbero sembrarlo) o che è una copia di Sailor Moon evitate pure di leggere.




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