Il vento flagellava i quattro canti
del rifugio.
Scavato nella roccia, il rifugio non
era che un po’ di
paglia e fango in balia della furia degli elementi.
Al suo interno c’erano un
giovane che fissava assorto la
situazione, mentre l’altro inquilino, un vecchio che aveva
visto giorni migliori,
rimestava nel pentolino una minestra che il piccolo fuoco stentava a
riscaldare.
“Non ti preoccupare,
giovanotto, la Forza ci proteggerà”
Il giovane sobbalzò
sorpreso, ma poi si riprese e chiese:”
Maestro cos’è la Forza?”
Il maestro si alzò, li si
avvicinò e poi indicò l’incrociatore
spaziale, che era lì già prima del loro arrivo.
“Tu credi di poter
sollevare quell’incrociatore schiantato?”
“Forse” rispose
il giovane.
“Allora non sai
cos’è la Forza!” Ribatté
lapidario il
vecchio
“Perché dite
così maestro?” Chiese il giovane, leggermente
seccato
“Forza è
volontà e credo” Riprese il vecchio, con un tono
trasognante.
“Volontà e
credo?” Chiese l’altro con un tono fra il curioso
e il fastidiato.
“Credere di poterlo
spostare e avere la volontà di
spostarlo.”
“Ci
proverò.” Disse il giovane.
“No…non
c’è provare. C’è fare o non
fare. E fare la volontà
della forza. Credere in essa.” Il vecchio sembrava ormai
essere assorto in un
momento tutto suo, tanto le sue parole suonavano fluttuanti.
“Allora era volere della
Forza che tutti gli Jedi perissero
nella Grande Purga?” Chiese sprezzante al suo mentore.
“Forse. Io credo di
sì, perché io credo nella volontà
della
Forza.” E detto ciò, il vecchio ritornò
a rimestare nel pentolino.
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“Nulla
io temo poiché
tutto è come la Forza vuole.” Disse il Jedi
rialzandosi e brandendo la sua
spada laser.
“Sei solo, ferito e in
presenza di un guerriero sith.” Disse
il guerriero di nero vestito. “come pensi di
battermi?”
“Non lo so, ma la Forza
è con me! “ribatté il Jedi,
sollevando il suo lampo verde in posizione di guardia.
Il sith sorrise maligno e
ringhiò: “La Forza è potenza. La Forza
è brutalità.”
“Tu confondi la Forza con
la forza bruta. Sei solo un
animale in balia del lato oscuro della Forza.”
Ribatté il Jedi e, mulinando la
spada laser, con una finta, trafisse il sith.
E mentre il sith stramazzava al
suolo, disse:” Perché?”
“Perché la Forza
è saggezza, non avventatezza. Essa va usata
solo per difesa, mai per attaccare.”
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“Concentrati sul momento,
ma pensa anche alle conseguenze.”
Disse al suo giovane padawan, mentre fissavano il tramonto di Coruscant
allontanarsi.
“Come posso scegliere fra
la Forza vivente e la Forza
unificante?”
“Non puoi.”
Rispose laconico il maestro:” Come non puoi
impedire ai soli di tramontare.”
“Non capisco!”
Intervenne il piccolo padawan, fissando il
suo maestro.
“Gli Jedi vivono per la
Forza unificante, mentre i Sith per
la Forza vivente. Entrambi sbagliano.” Poi il maestro
continuò.” Noi non siamo
la Forza, ma un suo canale, un tramite. E su questo hanno ragione i
Sith. Dobbiamo
lasciarci attraversare dalla Forza, prenderne il suo potere.”
Il Padawan lo fissava incuriosito.
“Ma non dobbiamo cercare di
dominarla o essa ci distruggerà.
Dobbiamo invece usare la Forza per tenere unito l’universo,
per riportare l’equilibrio
nella Forza stessa. L’energia che riceviamo deve ritornare
nell’universo.”
Il Padawan sorrise:” Ho
capito. La Forza è ieri e domani, ma
non oggi.”
Il maestro si volse verso il suo
allievo e sorrise:” è così
la Forza è sempre sfuggente e seducente, ma bisogna cercare
l’equilibrio. La
Forza è equilibrio e altruismo. È questo che i
Sith non capiscono, ma neanche i
Jedi; sembra che i Jedi temano il vero potere della Forza. Questa loro
paura li
porterà all’estinzione.”
Improvvisamente nella cabina
entrò una donna. “Stiamo per
agganciarci al ring. Una volta sbrigata la procedura di aggancio ci
lanceremo
nell’iperspazio.”
“Grazie” Rispose l’uomo e poi si rivolse
al piccolo padawan, accarezzandogli la
testa:” Ora va nella tua cabina, piccolo mio, il viaggio
è lungo.”
Il bimbo sorrise:” Al mio
risveglio ti troverò, padre?”
“Certo.” Sorrise
il Jedi.
E appena se fu andato la donna gli
sedette vicino al posto
del copilota.
“Non rimpiangi la tua
scelta?” Chiese lei
“ No, come tu non rimpiangi
la tua.” E dettò ciò
l’attirò a sé
e la bacio, scompigliandole i capelli.
“Voi siete la mia Forza, il
mio equilibrio.”
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