Rivetra Week

di Luna d Inverno
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La notte era calata da ore ormai, il flebile spiraglio di luce che penetrava dalle persiane socchiuse s'infrangeva sul pennino argentato posato sulla montagna di scartoffie che coprivano quasi interamente la massiccia scrivania in mogano, proiettandosi sul soffitto ricreando il cielo stellato presente all'esterno.

Petra seguiva con attenzione ogni minimo spostamento tremolante di quelle stelle improvvisate, tenendo la mente impegnata nel tentativo di non essere risucchiata nel vortice d'orrore passato negli ultimi giorni.

Ogni rientro nelle Mura era deleterio per lei: se durante la spedizione l'adrenalina le impediva di soffermarsi a pensare a coloro che erano morti nel corso della missione, ogni qual volta tornasse a “casa” i fantasmi dei caduti arrivavano in massa a farle visita.

Si lasciò sfuggire l'ennesimo sbadiglio, ma si fece pressione per non chiudere gli occhi.

«Dovresti dormire...- la voce roca del suo capitano la fece sussultare e, voltando i grandi occhi dorati alla sua sinistra, si perse a contemplare il viso rilassato del proprio compagno -... O quantomeno provarci...»

La ramata si mosse lentamente, avvolgendo le proprie braccia attorno al busto di Levi e stringendosi a lui.

«Ho paura, Levi...- sussurrò con voce tremante la ragazza -Ho paura che possano tornare...»

Non serviva specificare il soggetto della frase, entrambi sapevano perfettamente a cosa la ragazza si riferisse.

Lasciandosi sfuggire un sospiro, l'uomo, le posò una mano sul capo, accarezzandole lievemente i capelli, nel tentativo di confortarla.

Per tutta risposta la ragazza si lasciò sfuggire un mugolio sommesso che fece comparire un ghigno sul volto del corvino.

I loro sguardi s'incrociarono. Oro nell'argento, caldo nel gelo.

In una frazione di secondo i due si trovarono coinvolti in un tenero bacio che durò finché entrambi non furono a corto di fiato.

La ragazza si accoccolò meglio tra le pieghe del piumino e lasciò che le braccia dell'uomo la stringessero ancora di più a sé, poggiando la testa sul suo petto e socchiudendo appena le palpebre, continuando strenuamente a combattere contro la sonnolenza che tentava con tutte le sue forze di trascinarla nell'oblio.

«Dormi tranquilla, Petra» mormorò appena Levi, carezzandole delicatamente la schiena con le dita.

All'improvviso tutta l'ansia che aveva provato nel corso della serata era scomparsa, lasciando posto alla solita calma silenziosa che la avvolgeva ogni volta che si trovava tra le braccia del corvino.

Rilassò completamente i muscoli, sentendosi completamente al sicuro al suo fianco e lasciò che il torpore iniziasse ad assalirla.

Nello stato di dormiveglia un pensiero attraversò velocemente la sua mente e, senza che se ne accorgesse, affiorò come un mormorio sulle sue labbra

«Mi piace proprio quando Levi sussurra il mio nome...»

L'altro si lasciò sfuggire un sorrisino appena accennato e, prima di assopirsi anche lui, le lasciò un leggero bacio a stampo.

«Potrei dire lo stesso»

 

 

 

 

 

 

 

Eeeeeeee Finito!

Ecco la prima fic della mia prima Rivetra Week!!

Sono così emozionata! ^^

Spero di non essere uscita troppo dalla traccia, ma, hey, si sa, le mie storie si sviluppano di testa propria, quindi...

Ok, detto questo, spero vivamente di non aver stravolto completamente il personaggio di Levi, se così fosse chiedo infinitamente scusa, non era mia intenzione!! >.<

Stessa cosa per la mia piccola Petra!!

 

Basta, mi dileguo!

A domani!

 

Felice Rivetra Week e possa la ship essere sempre a vostro favore!

 

Luna





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