La rosa potrebbe avere le spine

di Milla Renzi De Medina
(/viewuser.php?uid=827275)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


“Kailey…” riprese Cedric “C’è una cosa di cui mi piacerebbe parlarti”.
“Coraggio, ti ascolto” lo esortò la ragazza.
Cedric rimase in silenzio per un po’, gli occhi fissi nei suoi; anche Kailey non pronunciò parola, limitandosi ad aspettare.
“Mi stavo chiedendo se…se tu…”.
La frase di Cedric non venne mai completata.
In quel medesimo istante, la sentinella di guardia appostata sulla torre, allestita per l’occasione, lanciò un rantolo mortale e cadde al suolo.
Kailey accorse ai piedi del ferito, superando velocemente il suo interlocutore, e Cedric si accinse a raggiungerla.
Chinandosi sul morente, Kailey impiegò solo pochi secondi per rendersi conto che si trattava di una ferita d’arma da fuoco.
Gli occhi del soldato si annebbiarono velocemente, mentre il sangue invadeva il suo torace e lasciava il suo cuore totalmente privo di difese; la morte lo raggiunse poco dopo.
“Un colpo di un moschetto” sentenziò Kailey “Abbiamo un cecchino piuttosto esperto, qui. Direi che si tratta dei mercenari Sairas”.
Fu allora che suonò l’allarme.
E fu sempre allora che Cedric si voltò di scatto in direzione degli alberi, gli occhi esasperati e furenti. Kailey nel frattempo lo gardava stranita, mentre si allacciava l’armatura ed imbracciava l’arco nero.
“Derek Seiras, maledetto mercenario, non potevi aspettare dieci minuti?!?” gli aveva già rovinato la pace, svariate digestioni, il regno ed in parte la vita. Non doveva permettersi di rovinargli anche le dichiarazioni d’amore!
Dal bosco emerse un uomo armato di moschetto. Era a petto nudo, registrò Kailey, ma senza imbarazzo. Viveva fra gli uomini da molto tempo e non erano cose come quella a poterla imbarazzare. Era muscoloso e tonico. Un soldato addestrato. Derek Seiras.
“Ho interrotto qualcosa?” il mercenario avanzava tranquillamente, sorridendo sornione.
“Si, mercenario, lo hai fatto.” se uno sguardo avesse potuto uccidere, il capitano dei ribelli sarebbe morto in quell’istante.
“Ced? Cosa dovrebbe avere interrotto? Una generica passeggiata sotto le stelle, va bene, ma niente di nuovo.” la ragazza non capiva dove l’amico volesse arrivare.
“Mi divertono le di...”
“Taci, mercenario”
“Quindi...” Derek scoppiò a ridere di gusto, lasciando perplessa Kailey ed irritato Cedric.
“Cosa stavi dicendo, mercenario?” la ragazza si stava sforzando di mantenere la voce ferma.
“Non osare...” il generale stava guardando il mercenario con aria minacciosa, m questi lo stava ignorando.
“Stavo dicendo, piccola, che mi divertono le dichiarazioni d’amore, specialmente quando non sono ricambiate”











ottagonino della micia che verrà tutto meno che -ino
innanzitutto ciao Vic, sarà divertente portare avanti questa raccolta coi nostri scleri a proposito della tua storia, lo so che non ti o detto nulla, lo so, ma volevo farti uno scherzetto/sorpresa :) spero ti sia paiciuta
ciao anche a te Lil, che sicuramente contribuirai agli scleri a questo proposito in maniera... consistente

Micia




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3625411