Ultimissimo
capitolo! Un po' mi dispiace sia finita ma spero di tornare presto
con un altra storia e spero di ritrovarvi ^_^ Come sempre
ringrazio:
alerana92
alessandraxxx81
alex150588
antimarella94
blinkina
marti07
_Nessie_
che
hanno messo la ff tra le preferite e:
cold
ice
francef80
opossum_
saskia79
che
hanno inserito la ff tra le seguite.
Per
Sabry_Cullen: Spero che questo ultimo capitolo ti piaccia. Grazie per
avermi commentata ^_^ Spero di ritrovarti alla prossima storia. Bacio
Per
alex150588: Grazie, grazie e grazie ancora... sto gongolando in modo
imbarazzante. Sperio il finale ti piaccia come ti è piaciuta
la storia e mi raccomando continua anche tu la tua ff Unforgivable
sinner... mi ispira tanto. Bacio
Per
JulyTHFreiheit92: Grazie sia per la recensione sia per le parole di
incoraggiamento. Spero di aver mosso bene i miei fili e che ti sia
piaciuta fino alla fine la storia. Un bacione e grazie ancora ^_^
Per
alerana92: Un po' mi dispiace che sei arrivata solo ora ma sono
felice che ti sia piaciuta. Grazie per la recensione. Kiss
Per
lilyanne89masen: Devo ammettere che le tue recensioni mi fanno sudare
sette camice ogni volta che le leggo... tutti quelli MUAHAHAHAHAHHAHA
mi fanno perdere il filo del discorso ma mi fanno anche morire dal
ridere ^_^
Mi
dispiace per il tuoi gadget... se fosse stata mia mamma... beh la
mamma è sempre la mamma ma... c'è un limite a tutto.
Grazie
per le recensioni ma soprattutto per la cazzuola da dare in testa a
Bella ^_^
Un
bacione enorme. Ciao
E
ora vi lascio all'ultimo capitolo... buona lettura!
10°
CAPITOLO
“Andiamo
piccola” mormorò Jodie picchiettando dolcemente sul
volante. “Pochi metri ancora” sussurrò Jodie
guardando il benzinaio 300 metri più avanti.
Aveva
superato l'ultimo benzinaio con il serbatoio a metà e ora era
praticamente a secco.
“Se
almeno avessero messo un cartello” si lamentò Jodie
entrando nella zona di sosta, consegnando le chiavi al ragazzo vicino
alla pompa di benzina. “Il pieno grazie” disse Jodie
allontanandosi verso il bar accanto al distributore.
Si
sentiva nervosa, quasi agitata, ma non riusciva a capirne la ragione.
Aveva
guidato quasi ininterrottamente per tre giorni, fermandosi di tanto
in tanto per non surriscaldare il motore dell'auto e rischiare di
fonderlo.
“Vuoi
che ti controlli l'olio?” chiese il ragazzo quando Jodie tornò
all'auto, squadrandola da capo a piedi.
“No
grazie” rispose gelida Jodie pagando il conto, salendo in
macchina per parcheggiarla di fronte al bar.
Doveva
assolutamente fermarsi o si sarebbe fermata la macchina prendendo
fuoco dopo poche miglia.
Sbuffando
infastidita e anche un po' affamata Jodie puntò lo sguardo
verso il deserto di fronte a sé, ma soprattutto il temporale
che stava arrivando e che le permetteva di viaggiare indisturbata.
La
gola le bruciava terribilmente a causa della sete.
Da
quando era partita da Forks che non si nutriva e ora l'odore del
benzinaio cominciava a solleticargli terribilmente la gola nonostante
l'odore di sudore e benzina.
Doveva
andare a caccia o al prossimo benzinaio avrebbe fatto una strage.
Doveva
assolutamente andarsene di lì.
L'unica
cosa commestibile che aveva trovato, oltre al benzinaio e alla
signora al bancone del bar, era stato un vecchio bisonte dall'odore
insopportabile e già mezzo morto per conto suo.
Il
sangue del vecchio animale aveva placato la sua sete ma si sentiva
ancora quella puzza tremenda sulle mani e nella bocca.
Sfregandosi
di tanto in tanto le mani nei jeans tornò nuovamente al bar
alla ricerca di un bagno per darsi una rinfrescata.
Ora
che la sete era passata quella sensazione fastidiosa che la
perseguitava da qualche giorno si stava accentuando. Come se, da un
momento all'altro, dovesse succedere qualcosa.
Cercando
di ignorarla Jodie tornò alla macchina decisa a rimettersi in
marcia.
“Che
ne dici piccola, partiamo?” chiese Jodie girando le chiavi nel
quadro mettendo in moto l'auto.
Rimase
qualche minuto ad aspettare che l'auto si scaldasse per poi inserire
la prima.
Quando
la macchina si fermò di colpo con uno strattone Jodie sbottò
in un imprecazione.
“Ma
che diavolo” imprecò Jodie preoccupata voltandosi verso
il bagagliaio dell'auto sgranando gli occhi quando vide Edward
salutarla quasi minaccioso dal lunotto anteriore. “Ma sei
deficiente? Mi hai spaventata” sbottò la ragazza uscendo
velocemente dalla macchina, sbattendo con forza lo sportello. “Guarda
il mio paraurti” gemette Jodie inginocchiandosi a terra. “Sei
uno stronzo! La prossima volta mettiti davanti così ti tiro
sotto”ringhiò Jodie alzandosi di scatto.
“Sai
da quanto ti sto cercando?” scoppiò Edward gesticolando
nervosamente, avvicinandosi a Jodie minaccioso. “E comunque lo
sistemi anche da sola il paraurti”
“Non
è questo il punto” ringhiò Jodie afferrando il
paraurti e sistemando la botta. “Il punto è che non è
roba tua e dovresti portare un minimo di rispetto per macchine come
questa”
“E’
un catorcio”
“E’
d’epoca” lo rimbrottò Jodie.
“Proprio
come te”
“Io
almeno sono d’epoca tu sei scaduto” sibilò Jodie
voltandogli le spalle, risalendo rapidamente in macchina. “Che
diavolo vuoi?” sbuffò la ragazza trovandosi Edward
seduto sul sedile del passeggero.
“E’
maleducazione andarsene senza salutare”
“E
anche pedinare le persone. Perché diavolo sei qua?” “Perché
è colpa mia?” chiese improvvisamente Edward
spiazzandola.
“Chi
te l’ha detto?”
“Tutti.
O meglio Rosalie me lo ha urlato nella testa e Carlisle mi ha
risposto quando gliel’ho chiesto”
“E
che altro ti hanno detto?”
“Allora
è vero. E’ davvero colpa mia” rispose Edward
guardando smarrito la ragazza. “Anche l’altra volta te ne
sei andata a causa mia?”
“Edward…”
“Perché
non me lo avete mai detto? Perché non hai mai parlato con me
di questo? Avremmo potuto risolvere qualsiasi problema”
“Edward…”
“E’
per il piano? Perché non mi piace la musica che ascolti tu?”
“E
secondo te io sparisco 50 anni per la musica?” chiese sconvolta
Jodie, guardandolo sconcertata.
“E
allora per cosa? Abbiamo sempre bisticciato ma il più delle
volte ci divertivamo”
“Edward,
ti prego, smettila di pensarci”
“E’
quello che mi tenevi nascosto? I pensieri che difendevi erano su di
me?”
“Edward…”
“Cosa
ho fatto di così orribile da farti scappare?”
“Tu
non hai fatto niente Edward” lo interruppe Jodie prendendosi la
testa tra le mani. “Non è una cosa che si può
risolvere, soprattutto se ne parliamo quindi… dimenticami e
basta”
“Non
posso” esclamò Edward prendendole le mani. “Non ti
ho dimenticata in 50 anni... non lo farò mai”
“Edward,
Bella sa che sei qua?” chiese all’improvviso Jodie
sperando di farlo rinsavire.
“No.
Non la vedo né la sento da quando sono venuto a cercarti. Da
quando sei scappata”
“Sarà
preoccupata”
“Sarà
con Jacob” rispose Edward avvertendo la mano di Jodie fremere
tra le sue.
“Come
puoi sopportarlo” gemette Jodie chiudendo gli occhi. “Come
puoi lasciare che lui l’abbracci e la baci?”
“Tutti
dicono che è il mio autocontrollo” rispose Edward
facendola fremere ulteriormente.
“Questa
è una cosa che ho sempre odiato in te. Il tuo stupidissimo
autocontrollo”
“Forse
il mio non è tutto autocontrollo”
“Cosa
vuoi dire?”
“Voglio
dire… quale persona innamorata lascerebbe che il suo amato
baciasse e
abbracciasse
qualcun altro?”
“Se
questo lo rende felice…” “Sì… ma
resterebbe lì ad aspettare?”
“Non
lo so…. io non lo farei. Combatterei per lui o….”
“O
scapperesti per non dover più soffrire?” chiese Edward
raggiungendo finalmente quei pensieri ‘proibiti’,
comprendendo finalmente perché Jodie scappava da lui. “Da
quanto?”
“Da
troppo” rispose Jodie chiudendo gli occhi, lasciandosi
scivolare sul sedile.
Aveva
perso.
Aveva
perso la sua famiglia, la persona che amava e ora anche la sua
dignità.
“Perché
non me lo hai mai detto?”
“Sarebbe
cambiato qualcosa?” chiese Jodie tenendosi sempre gli occhi
chiusi. “Sono stata una buona sorella Edward. Non ti ho mai
fatto pesare quello che provavo per te e quando ho capito che non
potevo più gestirlo me ne sono andata.
“Sai,
non ho mai condiviso i pensieri di Rosalie sulla nostra condizione.
Noi siamo fortunati. Tutti noi. Anche Rosalie nella sua tragedia è
stata fortunata, perché se quella notte non fosse stata in fin
di vita Carlisle non l’avrebbe mai trasformata e lei non
avrebbe mai potuto trovare Emmett. Avrebbe mangiato, bevuto, dormito,
pianto e riso, ma non avrebbe mai provato quello che Emmett le fa
provare.
Lo
stesso vale per Carlisle ed Esme.
Io
credo che nella vita di una persona ci sia un unico vero grande
amore.
Tutti
gli altri sono in attesa di quel unico amore. Loro lo hanno trovato.
Tu hai trovato Bella, io… mi sono sempre chiesta se anche tra
i vampiri esistano le zitelle” disse Jodie strappando un
sorriso ad Edward. “Tu sei sempre stato convinto di essere
dannato. Di non avere un anima. Che Dio ti avesse punito per qualche
ragione che tu non comprendi. Ma la nostra immortalità Edward
ti ha dato la possibilità di trovare l’amore…
come può essere una punizione?”
“Ammetto
di non averla mai guardata sotto questo punto di vista” rispose
Edward osservando Jodie che teneva ancora gli occhi chiusi.
“Facciamo
un bel gioco Edward, ora io conto fino a dieci e poi apro gli occhi.
Quando li aprirò tu non ci sarai più, sarai tornato da
Bella e ti sarai già dimenticato di me e di questa
conversazione. Che ne dici?”
“Io
dico che tu apri gli occhi, smetti di pensare a Bella e torni con me
a casa”
“Che
gioco orrendo” borbottò Jodie sorridendo
involontariamente. “Comunque non lo farò. Non tornerò
a casa” rispose Jodie aprendo gli occhi, piegando la testa
verso il ragazzo.
“Non
voglio perderti di nuovo”
“Io
non sono come te Edward. Non sopporto di vedere che la baci e
l’accarezzi, ma ancora di più non sopporto che lei ti
tratti come una seconda scelta” rispose Jodie implorandolo con
lo sguardo. “Posso sopportare che tu scelga un'altra Edward, ma
che questa giochi con il tuo cuore. Che lei non capisca veramente
quale fortuna ha e… e che la stia sprecando in quel modo…
non ce la faccio”
“Bella
non deve più scegliere” disse Edward piegandosi verso
Jodie. “Rosalie aveva ragione, se lei non prendeva una
decisione lo devo fare io e ho deciso. Ho deciso quando ho capito di
poter sopportare i baci che lei e Black si scambiano, ma di non poter
più sopportare di averti lontana. Torna a casa con me Jodie”
#Dillo
Edward, non voglio più vivere su delle supposizioni#
“Ti
amo Jodie. Sono stato un idiota a non capirlo prima... a non
ammettere di aver trovato l'altra metà del mio cuore... ho
avuto paura” sussurrò Edward prendendole il volto tra le
mani, baciandola con dolcezza. “Resta con me”
#Ti
amo# sospirò Jodie allacciando le braccia al collo di Edward,
stringendosi al corpo del vampiro rispondendo con passione al bacio
di Edward.
Aveva
pensato a lui in tutti quegli anni e ora sentire le sue labbra sulla
sua bocca. Le sue mani attorno alla sua vita, il suo profumo così
inebriante ed eccitante.
#Se
avessi un cuore si fermerebbe in questo momento#
“Bacio
così male?” sorrise Edward stringendola a sé,
baciandole i capelli.
“Torniamo
a casa?”
“Torniamo
a casa” rispose Jodie allontanandosi controvoglia da Edward.
“E’ tutto vero?” chiese Jodie in un sussurro, le
mani chiuse attorno alle chiavi della macchina.
“E’
tutto vero” rispose Edward sorridendole dolcemente,
rilassandosi contro il sedile mentre Jodie accendeva la macchina e
partiva verso Forks.
#Ci
sono voluti sessant’anni ma alla fine ce l’ho fatta... è
tutto vero e sarà per sempre# sorrise Edward chiudendo gli
occhi.
FINE
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