La
storia
partecipa alla challenger di San Valentino indetta sul gruppo SNS
FANFICTION
ITALIA.
Prompt:
sbornia colossale + unromantic Uchiha
Tette,
Alcool e Gelosia
Il Pub
Taka
è un bel posto, rispecchia perfettamente l’alternative
mode che ormai ha preso piede a Seattle e ai muri sono appese
le più belle
fotografie dei più grandi rocker del mondo –alcune
anche fotografate!
A
gestirlo
sono tre simpatiche personcine –Suigetsu, Karin e Juugo
– e spesso una band ci
suona anche dal vivo offrendo cover di canzoni punk-rock.
La gente
che lo frequenta è... be’, è
particolare, ma questo per Hinata non è più un
problema. Da quando sta con Sakura e frequenta anche Naruto con Sasuke
si è
abituata ai bassifondi di Seattle e non si stupisce più di
vedere ragazzi che i
suoi genitori giudicherebbero una compagnia altamente discutibile. (No,
il Pub
Taka non è un pub gay, ma a frequentarlo non sono altro che
quelli che si definiscono
punker)
Comunque,
oggi è San Valentino e la sua ragazza l’ha,
giustamente, trascinata lì per
festeggiare. Che poi che per il triangolo Uchiha-Uzumaki-Haruno ogni
scusa sia
buona per festeggiare è un altro paio di maniche.
Però va bene lo stesso.
Dei
quattro
sarà Hinata quella con la responsabilità di
guidare e portarli a casa integri e
inoltre è anche l’unica con un po’ di
sale in zucca, motivo per cui da quando
ha messo piede lì dentro non ha toccato un goccio
d’alcool. Cosa che non hanno
fatto né Sakura, né Naruto né
tantomeno Sasuke, anzi in tre avrebbero potuto
aver benissimo prosciugato un oceano.
Comunque.
Si dice
di
Hinata e la sua scelta di restare astemia, scelta che Suigetsu non
sembra ben
comprendere da quando ha ordinato una semplice coca-cola.
“Sicura
di
non voler altro?” domanda perplesso mentre riempie boccali di
birra e guarda
preoccupato il resto del locale. Non vorrebbe che qualche strafatto gli
distruggesse –ancora— qualche sedia.
Hinata
sorride appoggiandosi con il gomito al bancone, lo sgabello che ruota
leggermente. “Certo. Devo guidare” gli ricorda per
la centesima volta.
“Sì,
ma se
la polizia non ti becca non succede niente”
Ora, la
Hyuuga vorrebbe esporre tutti i lati negativi che comporta il guidare
alterati
dall’alcool ma sa che se anche lo facesse il barista non lo
capirebbe comunque
esattamente come non lo ha fatto Naruto. Certe cose a quei ragazzi non
le ha
mai insegnate nessuno e tutto quello che sanno fare è...
farsi male. Su questo
punto guarda preoccupata la propria ragazza ballare con i suoi due
amici in
movimenti scoordinati. Anche Sasuke balla sciolto, strano.
Un
bicchiere si avvicina al suo quasi vuoto e sobbalza accorgendosi del
ragazzo
che si è affiancato a lei. È alto, tantissimo,
con una maglietta nera e un
numero indefinito di piercing alle sopracciglia e alle orecchie,
dell’inchiostro
nero fa mostra su un avambraccio. Hinata pensa che se suo padre lo
vedesse
farebbe un faccia inorridite, l’idea la fa ridere fra
sé.
Il
ragazzo
accenna un sorriso anche lui. “Tranquilla, è un
analcolico alla frutta. Ho sentito
la vostra conversazione”
Hinata
arrossisce, lo sconosciuto le sta rivolgendo una chiara occhiata di
apprezzamento e si è sporto verso di lei con confidenza.
“G-grazie”
balbetta non sapendo bene come reagire. Non è abituata ai
ragazzi che ci
provano con lei.
“Sei
nuova
qui? Non ti ho mai vista, bambolina”
Bambolina?! Squittisce
nella propria testa
iniziando a sperare nell’intervento di un vento divino.
Arrossisce ancor di più
quando lo sguardo del ragazzo si sofferma troppo a lungo sulla sua
scollatura. Maledizione,
lo sapeva di non dover ascoltare Sakura e indossare uno dei suoi soliti
golfini
invece di quel vestito fin troppo stretto e scollato. Deglutisce mentre
affannosamente cerca un modo per togliersi dall’impiccio e
trovare un modo per
dirgli che è fidanzata. Glisserà sul fatto di
essere fidanzata con un’altra
ragazza, ma il messaggio fondamentale arriverà. Spera.
Apre
appunto la boccuccia resistendo all’impulso di coprirsi con
le mani la
scollatura per liquidarlo cortesemente quando una furia rosa si metta
in mezzo
fra lei e lo sconosciuto.
“Non
guardarla!” bercia Sakura abbracciando la mora con foga e
guardando in cagnesco
il ragazzo che pare molto confuso della sua comparsa.
“Cos...?”
“Stai
lontano dalla mia fidanzata, brutto maniaco!” rimarca il
concetto l’Haruno
stringendola ancora più forte, sembra pronta a balzare per
azzannarlo.
“La
tua...
fidanzata?” ripete confuso. Suigetsu, nel frattempo,
è mezzo disteso sul
balcone a ridersela apertamente.
“Sì,
beota.
Hai bisogno dello spelling? Devo scrivertelo? Aspetta, ma sai
leggere?”
continua a mitragliarlo la rosa minacciosa e palesemente ubriaca.
Hinata ha la
faccia che sembra un pomodoro geneticamente modificato.
La
vittima
della furia rosa nel frattempo sembra ancora troppo perplessa per
azzardare
qualche altra considerazione e così Sakura continua
imperterrita:
“Sparisci
subito. Non parlarle, non toccarla, non guardarla. Ma soprattutto: NON
GUARDARLE LE TETTE!” quest’ultima parte in
particolare la urla talmente forte
da sovrastare la musica rock e da cattura l’attenzione di
metà sala. “Le sue
tette sono mie!” termina
fiera per
nulla curante degli sguardi puntati addosso. Il ragazzo la guarda
scandalizzato
un’ultima volta prima di correre via come un poppante
spaventato. A quel punto,
soddisfatta, appoggia la testa sul petto della compagna e con un
sorriso di
pace sospira: “Tette”
Ha la
faccia di chi sta sperimentando un’esperienza mistica.
Di una
cosa
Hinata è certa: non permetterà mai più
a Sakura di scrollarsi una bottiglia
intera di vodka alla fragola.
**
L’aria
fuori è gelida perfettamente in contrasto con il caldo quasi
afoso del locale.
Anche il silenzio è destabilizzante dopo essere stati
così a contatto con la
musica forte, si sente solo di tanto in tanto il ronzio di qualche
macchina che
passa.
Hinata
ha
dovuto lottare insieme a Sasuke per convincere gli altri due ad
abbandonare il
pub, prima di andarsene Suigetsu ha voluto comunque regale una
bottiglia di
sambuca a Sakura perché “erano anni che non ridevo
così tanto, grazie”; non che
la ragazza abbia capito cosa abbia fatto di così tanto
divertente, ma comunque:
ad alcool donato non si guarda in bocca.
O una cosa del genere. Il mondo al momento è tutto una
grande cosa del genere.
In ogni
caso la bottiglia l’ha presa in custodia Sasuke che ora
abbraccia come se fosse
una figlia preziosa. Sakura invece sta appoggiata a Naruto visto che
non si
fida molto delle proprie gambe; e nemmeno del proprio stomaco, a dir la
verità,
le viene da vomitare dannazione.
Per
distrarsi dal vomito guarda la propria fidanzata che qualche passo
più avanti
cerca la macchina con la quale scarrozzarli al minuscolo bilocale e
lasciarli
lì nella speranza che nessuno dei tre finisca in coma
etilico. In ogni caso
prima di uscire aveva nascosto tutte le birra a casa Uzumaki, quindi la
situazione dovrebbe essere sicura.
Tutto
questo Sakura non lo sa quindi si limita a fissarla beata convinta di
essere
stata graziata da qualche volere divino.
“E’
bellissima” esala infatti con la voce leggermente impastata
degli ubriachi. E,
giusto per sottolineare cosa precisamente sia bellissimo, alza entrambe
le
braccia facendo il segno di strizzare qualcosa con le mani.
Naruto
annuisce pomposo. “Già” concorda
“Ora capisci perché mi sono sempre lamentato
della tua assenza di tette”
Sakura
annuisce, poi ripete: “tette”
“Tette”
sancisce
il biondo come se stesse dicendo: amen.
Sasuke li guarda infastidito
da tutto quel
ripetere tette e poi abbassa la
testa
sul proprio petto. Lui non le ha, le tette, fintantoché
c’era solo Sakura –essere
di sesso femminile non-munito di
mammelle – la cosa non gli è mai
sembrata una vera mancanza. Insomma, non
aveva concorrenza. Ma adesso nella loro vita è entrato un
essere femminile munito di mammelle
e sia Sakura che
Naruto ne risentono la presenza. Come può competere?
Sasuke
non
sopporta Hinata. Meglio: non sopporta le tette di Hinata. Deve
assolutamente riaffermare
la propria supremazia sul cuore –e sul pene –
dell’Uzumaki.
(Portate
pazienza, anche lui si è scolato una bottiglia da solo, i
suoi ragionamenti
viaggiano per lidi non comprensibili agli astemi)
Mentre Sasuke è
perso nelle proprie funeste
macchinazione Naruto, in uno slancio di bontà, blatera:
“Saskura-chan. Io e
Sas’ge
facciamo un sgiro, lasciamo il
letto
a te e Hinat-ah”singhiozza
alla fine.
Sakura
fa
un sorriso enorme sul volto arrossato e abbandona la posizione sicura
appoggiata sull’Uzumaki e traballante sulle proprie gambe
accenna qualche passo
verso l’altra ragazza da sola. “Ma quale letto e
letto! È già tanto se arriva
casta al divano” assicura innocente, poi allarga le braccia e
trotterella verso
la fidanzata chiamandola a gran voce. Forse se alza il tono di un
decibel la
sentono pure in Europa.
“Hinataaa!”
urla prima di fiondarsi addosso a lei ormai priva di qualsiasi
equilibrio –sia mentale
che fisico, per intendersi – come se volesse attentare alla
sua virtù lì, sul
marciapiede.
Naruto
ride
sguaiatamente appoggiandosi all’Uchiha, poi saluta
esageratamente la macchina
quando lascia il vialetto verso l’appartamento più
piccolo di Seattle.
“Grande
idea, complimenti, farci rimanere al freddo” replica nero
Sasuke “E noi cosa
facciamo, adesso?”
“Andiamo
in
lungomare” propone come se fosse la più grande
delle idea. Sono le due di
notte, non ci sarà nessuno.
Perfetto, ne
approfitterò per far capire alla Hyuuga
chi comanda qui, pensa deciso
di cogliere la sfida.
Il
lungomare è effettivamente deserto ma questo non sembra
sgonfiare l’entusiasmo
del dobe che continua a camminare a zig zag e sparando scemenze a tutto
spiano.
Cosa che fa anche da sobrio, tra l’altro.
Da
precisare: in tutto questo Sasuke tiene ancora in mano la bottiglia di
sambuca.
“Lo
sai?”
dice “Hinata-chan ha fatto un bellissimo regalo a Sakura per
San Valentino: un
ciondolo con fiore di ciliegio”
Sasuke
lo
guarda risentito. “Credevo fossimo d’accordo di non
farci regali”
“Sì,
cosa c’entra?”
domanda ignaro “E’ comunque stata molto
dolce”
Dolce un paio di
palle, maledette Hyuuga.
L’Uchiha
lo sa che in realtà Hinata li sta fregando tutti e sotto la
sua apparenza da
brava ragazza c’è un genio del crimine.
“Anche
Sakura è stata dolce prima, al pub” continua a
blaterare il biondo.
Sasuke
vorrebbe far notare che più che dolce la loro amica era
posseduta dall’ebbrezza
di Bacco, prima.
“Insomma,
mostrare a tutti chi ama senza preoccuparsi del loro giudizio
è stato molto
coraggioso e dolce” termina sedendosi su una panchina.
Ecco,
dovrebbe anche fargli notare che da sobria effettivamente Sakura non
avrebbe
mai fatto nulla di genere, ma sta zitto perché comincia a
capire dove vuole
andare a parare con quel discorso. E la cosa non gli piace, affatto, e
se
continuerà lo prenderà a randellate con la
bottiglia di sambuca. In fondo
quando aveva accettato il loro rapporto gli aveva intimato “non dovrà saperlo nessuno, nessuno!”
Invece
il
biondo tace chiudendo gli occhi e gettando la testa
all’indietro. “Mi gira
tutto. E mi viene da vomitare” si lamenta.
Sì,
anche a
Sasuke sembra di essere sul ponte di una barca ma resiste stoicamente.
Quello è
il momento propizio per rimarcare la propria supremazia e scivola al
fianco
dell’amico pronto ad attuare il suo piano poco casto.
D’altronde è risaputo: da
ubriaco Sasuke diventa un ninfomane.
Simultaneo
si fionda sulle labbra dell’Uzumaki e quando quello le
socchiude sorpreso ci
infila subito la lingua costringendolo in un bacio a bocca aperta,
umido e
privo di tatto. Un bacio che deve essere per forza preludio di
qualcosa.
Succhia con veemenza il muscolo caldo dell’altro mentre con
le mani artiglia i
suoi capelli biondi costringendoselo più vicino. La saliva
ha preso a colare
dai loro menti. Quando si staccano Sasuke cerca di sembrare il
più sensuale e
controllato possibile, cosa difficile.
Naruto
ha
ancora la bocca aperta e della saliva sul mento.
“Wow” dice deglutendo “E
questo era per cosa, esattamente?”
“Per
San
Valentino, dobe” asserisce fiero prima di avventarsi sulla
povera zip del
giubbotto per aprirglielo.
Naruto
strabuzza gli occhi e lancia un grido sorpreso quando le labbra
dell’altro si
avventano sul suo collo voraci.
“No?”
domanda quello con voce roca appoggiando una mano sul cavallo dei
pantaloni. Gli
lappa il collo fino ad arrossargli la pelle e poi arriva al suo
padiglione
auricolare. “Non vuoi scoparmi?” gli sussurra con
il fiato caldo.
Il
cervello
dell’Uzumaki sta subendo un veloce arresto e i pensieri gli
si azzerano
totalmente quando la mano prende a massaggiargli la leggere erezione da
sopra
la stoffa dei jeans.
“Sas’ke”
esala “Potrebbe vederci qualcuno” le sue proteste
vengono affogata in un altro
bacio fin troppo aggressivo e volgare. Non capisce, lo vuole sedurre o
uccidere?
Be’,
ci sta
riuscendo benissimo in entrambe le cose.
“Naruto”
soffia prima di riprendere a mordergli e leccargli il collo
concentrandosi sul
pomo d’Adamo. Il sangue del biondo è completamente
defluito verso il basso, gli
ronzano le orecchie. “Fottimi” continua a
sussurrare, quasi a supplicarlo,
mentre preme con più insistenza la mano
sull’erezione e si struscia su di lui,
sono quasi completamente distesi sulla panchina “Voglio il
tuo cazzo”
Ok,
è raro
che Sasuke usi un linguaggio volgare ed è ancora
più raro che sia così lascivo.
Questo e il fatto che stia praticamente per venire senza essere stato
toccato
davvero lo sta mandando in panico totale.
Naruto
si sforza
per capire cosa abbia fatto o detto per scatenare nell’Uchiha
una tale reazione
–dopo anni di convivenza ha capito che la ninfomania di
Sasuke scatta se
sblocchi certi meccanismi nella sua mente. È
un’impresa già difficile di per sé,
se poi il moro interessato te lo tira fuori dai pantaloni per farti una
sega
lì, in un luogo pubblico, mentre ti aggredisce con le labbra
in ogni punto
sensibile diventa praticamente impossibile. Deve ammettere
però che come regalo
di San Valentino è molto gradito.
Aspetta:
San Valentino.
Oh.
Illuminato
dalla verità Naruto scoppia a ridere. La risata
incontrollata è così improvvisa
e forte che ferma Sasuke dal suo lavoro manuale.
Naruto
gli
punta un dito contro. “Tu stai cercando di essere romantico!” sghignazza fuori di
sé. Non capisce perché trovi così
divertente la faccenda ma, Dio, non può smettere di ridere.
Non respira, hahahaha.
Beccato
in
pieno Sasuke arrossisce di botto e lo fulmina con lo sguardo.
“Usuratonkachi!”
lo minaccia ma niente, quello è completamente andato e
continua a ridere. Gli
si sta anche afflosciando l’erezione, complimenti.
Quando
Uzumaki si riprende dalle lacrime –ovvero quando si becca un
pugno in faccia –
cerca di rizzarsi e guarda l’amico incapace di restare serio.
È così adorabile
quando diventa imbarazzato!
“Quindi,
non ci sono riuscito?” borbotta Sasuke con le orecchie rosse.
“No,
assolutamente no” garantisce “Sembravi una
troia” e riprende a ridere. Smette solo
perché il moro lo minaccia con un altro pugno.
“Guarda
che
non devi esserlo” blatera vedendo l’espressione
umiliata dell’Uchiha “A me
piace anche per questo. Non devi essere per forza romantico con me, lo
sai!”
“Ma
Hinata...” non riesce a trattenersi
dall’obbiettare. Cielo, è adorabile con
quello sguardo nero sconfortato e confuso.
Naruto
deve
fare davvero un grande sforzo per non ridergli ancora in faccia.
“Capisco: sei
geloso” gongola, poi abbassa la testa per non beccarsi un
altro pugno.
“Solo
perché lei ha le tette!” sbraita “E poi
ti sei messo a parlare di quanto sia
stata dolce con Sakura e... e...!”
Gli
tappa
la bocca con la mano impedendogli di dire altre fesserie.
“Sas’ke” dice
cercando di essere serio, fallisce miseramente e scoppia ancora a
ridere
appoggiandosi contro il moro.
Tutto
quello lo sta ferendo nell’orgoglio. Ma tanto è
ubriaco quindi continua a
scavarsi la fossa da solo:
“Non
voglio
che tu ti innamori di Hinata”
“Non
succederà”
“Anche
se
ha le tette?”
“Soprattutto perché ha le
tette” si
rialza a guardarlo dritto negli occhi “Sas’ke, mi
piaci tu”.
Non
vorrebbe essere tanto rinfrescato da quelle parole.
“Ok” abbassa lo sguardo.
Naruto
sorride teneramente e gli afferra il mento per far collidere nuovamente
le loro
labbra, questa volta in un bacio più lento e gentile.
“Rosa
per
fidanzata?”
Entrambi
sussultano
quando la voce li coglie nel bel mezzo della loro effusione. Sasuke si
stacca
immediatamente terrorizzato di essere colto in flagranza e si trova un
marocchino con un mazzo di rose tese verso Naruto.
Momento. Credeva
che fossi io la fidanzata?!
Anche il
venditore ambulante sembra accorgersi dell’errore.
“Ma voi essere due uomini!” dice
scandalizzato.
Naruto
scoppia a ridere, ancora, sarà diventato immortale con tutto
quello che ha
riso. Invece Sasuke guarda le rose.
“Sì,
ne
prendo una per il fidanzato!” dice in un impeto di coraggio
misto ad abbrezza
dionisiaca. Poi ci pensa e ritratta “Anzi, quanto vuoi per
tutte?”
Sia il
marocchino che Naruto lo guardando con gli occhi spalancati.
Sasuke
Uchiha non è romantico? Certo, come no. Gliela fa vedere
lui, alle tette di
Hinata.
Devo
essere
anche io vittima del delirio bacchico dopo questa cosa
demenziale.
MA BUON SAN
VALENTINO!
Ho
scritto
questa os in due ore quindi non ho idea di come sia
venuta fuori ma
dovevo assolutamente farla xD spero non sia venuta una totale
schifezza.
Come
avrete
capito è una delle Grunge!Au
della
raccolta “Smell like teen spirits”
e, rullo di tamburi, per la prima
volta è comparsa la Sakuhina!
*coriandoli*
Non
credo
di dover aggiungere altro –strano!
–
ma spero vi abbia fatto ridere xD
A presto!
Hatta
|