ragazza strana

di Pensatrice sora
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RAGAAZZA STRANA Il caro e vecchio dottore ormai rigenerato per necessità vitale deve affrontare un’altra avventura ma non sa che questa volta dovrà attenersi alle regole della mente perversa del Tardis… Per la prima volta, il Tardis gli appare prendendo forma in un’immagine tridimensionale di una persona mai vista prima dal Time Lord…. Il dottore si sorprese perché normalmente prendeva forma di persone già conosciute e impresse nella memoria del Tardis… Il Tardis, prima di tutto, gli fece vedere telepaticamente un periodo passato della sua vita ormai dimenticato…. Si sorprese che questa persona la conosceva da molto tempo … ma perché non si ricordava? Il Tardis gli spiegò che ha dovuto cancellare gran parte della sua memoria prima dei suoi 20 anni nella sua terra natale… per portarlo via con se e fargli vivere tante avventure e salvare le stelle… Ma era giunto il momento di ricordare… per poter affrontare questo cataclisma ormai alle porte… Il dottore si avvicinò alla persona non sa il perché, ma gli venne da piangere e gli batterono i cuori come mai prima d’ora… si rese conto che tutte le sue aiutanti avventuriere e geniali persero di importanza di fronte a quella figura… Strana sensazione… Si girò di scatto, turbato e cercò di distrarsi nel manovrare il Tardis, alzò la voce e chiede di far sparire quella figura perché lo turbava troppo… Il Tardis disse che era impossibile… doveva ricordare…. La figura si avvicinò al pannello dove il flusso del tempo teneva in vita il Tardis e lo aprì… un flusso di colore dorato uscì come un tentacolo che accarezzò la figura come una figlia ritrovata… Il dottore si avvicinò terrorizzato e chiese che cosa stesse facendo ma il Tardis non rispose per pochi attimi… che sembrarono interminabili, pieni di ansia… Ad un certo punto la figura suggerisce al dottore di guardare nel flusso, per ritornare a ricordare e finalmente avere i ricordi completi… quando tornerà in se non sarà più lo stesso… Il dottore si avvicinò con cautela e appena girò lo sguardo in lui entrò un turbine di ricordi e sentimenti ormai dimenticati… dopo qualche secondo il turbine scomparve nel pannello e con molta naturalezza e tranquillità la figura lo richiuse… Il dottore girò la testa e rivide la figura… scoppiò in lacrime e con una mano sulla bocca per sbigottimento si allontanò arretrando…. Cadde a terra dalla sorpresa… ma si rialzò subito… girò lo sguardo dall’incredulità, poi prende il coraggio, si avvicinò e la abbracciò… E si è una ragazza… molto carina e siccome il Tardis lo ha fatta comparire tangibile la si può toccare ed abbracciare come una persona vera…. Questa ragazza si chiamava Sora, era una giovane signora del tempo… compagna di giochi del dottore da anni e migliore amica… il dottore si ricordò era il suo primo amore segreto e andavano insieme a gironzolare per cercare qualche avventura nel loro mondo Il dottore, irrequieto, allentò la presa per guardala dritta degli occhi, si ricordò che Sora perì nella guerra del tempo in un modo in cui il dottore non volle ricordare, ma era più forte di lui… perì sacrificando la sua vita per il suo popolo nel far esplodere una miriade di dalech… Ormai era successo da troppi anni, ma quel ricordo era una ferita ancora aperta che appena il ricordo riaffiorò lacerò l’anima del dottore che abbassò le braccia e avvicinandosi piano piano all’orecchio di Sora le disse che gli dispiaceva… Il Tardis face un risolino e lo guardò con tenerezza quasi come una mamma guarda il figlio con comprensione dei suoi errori… Sora (Tardis) interruppe quel momento nel girarsi di scatto e girovagare nella stanza con aria di curiosità e sfida…. Mani dietro il busto come un professore che giudica il proprio studente… il dottore la seguì con lo sguardo ancora sbigottito…. Sora si avvicinò fa schioccare le dita davanti la faccia del dottore per svegliarlo, il dottore si stropicciò la faccia con le mani come se si fosse appena svegliato da un sogno… Poi tornò hai comandi e con adrenalinità incominciò a dire e spiegare tutti i posti e le avventure che ha vissuto… si era dimenticato che in realtà era il Tardis… ma la figura non gli fece peso, si sedette e con curiosità lo ascoltò interagendo nel suo racconto. Erano tutti e due così affiatati nel raccontare le proprie storie che si ritrovarono faccia a faccia… abbassarono lo guardo ormai imbarazzati all’unisono, si allontanarono e si tranquillizzarono…. Il dottore cercò di distrarsi nel manovrare il Tardis e passando da una parte all’altra del pannello di controllo, progettò con voglia di avventure di visitare con Sora tutti i mondi, era euforico, una sensazione che non provò da moltissimo tempo. Sora, lì seduta ad ascoltarlo, lo interruppe… e disse che era delusa nel vedere che ha dimenticato la loro promessa fattasi quando erano piccoli…il Tardis fece finta di essere veramente Sora…. Il dottore ancora sotto adrenalina si bloccò… con ancora il risolino di avventura, strofinandosi le mani disse che ora non aveva più importanza quella promessa perché ormai erano diventati adulti ed erano passati millenni… Sora si girò delusa con le braccia incrociate… disse che non se l’aspettava… Il dottore innervosito si girò e mettendosi una mano nei folti capelli chiese alzando un po’ la voce il perché era così importate per lei… erano di nuovo insieme e potevano fare follie e salvare popoli! “Ok…” disse il dottore…. “Rimembrami la promessa…” Sora si rigirò con un risolino di vittoria e si sedette… il dottore si appoggio hai comandi del Tardis con le gambe e le braccia incrociate per ascoltare… Sora incominciò la storia… “Quando eravamo piccoli… sei o sette anni… non ha importanza… avevamo trovato una chiave in ottone con la punta d’oro… non sapevamo cosa aprisse … ma con spirito di avventura lo chiedemmo a tutti i signori del tempo che incontrammo… ma nessuno ci diede una risposta… entrammo nella fabbrica dove costruivano i Tardis… vedemmo un pannello smontato con sopra un pannello più piccolo… lo aprimmo e nascondemmo la chiava, decidemmo di non dirlo a nessuno…e che ognuno facesse una ricerca sull’esistenza di quella chiave… io lo fatta e ho trovato qualcosa di interessante…” Il dottore innervosito disse…. “Non tu… Sora la fatta… a te no devo niente…. Non ho fatto nessuna promessa a te… e poi non abbiamo più trovato quel pannello e la chiave e andata perduta… “ disse rivolgendosi al Tardis. “E qui che ti sbagli…” disse il Tardis… allungò la mano e come per magia un pannello nascosto si aprì e usci una chiave d’ ottone e con la punta d’oro… La chiave volo nelle mani del dottore… la studiò… e con sbigottimento si accorse che la forma dei denti della chiave era simile a una porta del Tardis che non ha potuto aprire per secoli… e con il passare del tempo non gli diede importanza… Lo sguardo sbigottito accese un sorriso di avventura… guardò Sora per un attimo e con velocità si diresse nella direzione della porta misteriosa. Sora lo seguì… lo vide davanti alla porta intrattenendosi quasi avesse paura… Sora gli tocco la mano per conforto… e gli suggerì… “prima non vuoi sapere che cosa ho scoperto?” I dottore sollevo lo sguardo e con malinconia fece segno di no con la testa… perché anche lui aveva sentito delle storie da ragazzo e non le voleva ricordare… Mise la chiave nella toppa… la girò… e vide un intero universo davanti a lui… con un mega pianeta che girava su se stesso…. Era una copia del loro pianeta natale… ogni Tardis aveva questo fantastico mistero… un doppione del loro mondo… nel caso che una guerra rovinasse l’originale… “lo sapevano… lo sapevano” disse il dottore Sora “sapevano cosa” Dottore “sapevano che il nostro mondo era alla fine… perché mi stupisco ancora dell’intelligenza dei signori del tempo?!” E se ce un pianeta ci sono anche i doppioni dei loro abitanti… ma vide un confine nell’universo… quindi si supponeva che era l’unico pianeta con poche stelle nei dintorni… e niente dalech… Sora non staccò gli occhi dal dottore per vedere la sua espressione…. Il dottore sorrise abbassando gli occhi e chiuse la porta…. Disse a bassa voce… c’è qualcos’altro vero? Sora lo prese per un braccio e lo portò alla biblioteca…. Quando arrivarono lo lasciò, prese una scala per prendere un libro nei piani più alti…andò decisa… scese dalla scala e posò il libro sul tavolo davanti al dottore ancora sotto shock… Era un libro moto vecchio… con la copertina ormai ingiallita dal tempo… si lesse un titolo comprensibile solo dai signori del tempo… “l’arte nel fabbricare i tardis…” Il dottore si svegliò, prese il libro e con ironia si mise a girovagare per la biblioteca con il libro aperto in mano… cerco la parte sulla creazione del mondo sosia dei signori del tempo… saltò la parte dove le cose erano ovvie…. Poi si fermo su un capitolo che gli fece accapponare la pelle… “Minacce….” Lesse… “anche se è l’unico mondo in un universo limitato non vuol dire che non ci siano minacce… i signori del tempo, cloni… hanno creato un essere talmente mostruoso che perfino il Tardis faceva fatica a richiudere nelle segrete del cuore dello stesso… Il dottore girò la pagina e vide la rappresentazione di una creatura che appena si rese conto che assomigliava al suo nemico numero uno, ma con l’intelligenza di un signore del tempo… ebbe un altro shock… face cadere il libro… e si mise una mano sulla bocca in segno di sbigottimento… “No, non è possibile… rifiuto di credere a queste storie… i signori del tempo hanno creato una creatura del genere? Non è da noi…. Metà dalech e metà signore del tempo… se dovesse scappare rovinerebbe non solo il nostro universo ma tutti quelli esistenti…” Sora si avvicinò a lui velocemente e per confortarlo gli disse “tranquillo, il Tardis lo ha incatenato in un luogo sicuro in un eterno sonno in cui se si svegliasse e scappasse non riuscirebbe neanche a trovare la via di uscita… a prova di intelligenza di un signore del tempo…” Dottore “e di un Dalech?” Sora “ci siamo preoccupati di più dell’intelligenza del Time Lord… il Dalech stermina… ha solo questo in mente” Il dottore sembrava non ascoltarla e con un movimento lento guardò Sora e disse con convinzione e serietà…disse “voglio vederlo…” Sora lo prese per la mano con un risolino di comprensione lo portò davanti a una porta blindata… Il dottore non l’aveva mai vista prima e disse… “questa da dove è spuntata?” Il Tardis l’aveva nascosta con un’illusione a occhi estranei, soprattutto del dottore. Sora non gli rispose e senza lasciare la sua mano fece un mezzo cerchio davanti alla porta con la mano sinistra e si aprirono una serie di porte blindate…. Almeno una decina… dopo minuti di attesa finalmente si apri l’ultima porta… si aprì una stanza con una luce bianca quasi abbagliante e in mezzo ad essa una sedia rossa con una ragazza dai capelli rossi e un indumento metallico che assomigliava all’armatura dei Dalech…. Il dottore disse incuriosito… “non è come è stato rappresentato sul libro…” Sora iniziò la spiegazione… “Qualche migliaio di anni fa è riuscito ad evolversi da Dalech a una forma umana… proprio quando tu eri rimasto bloccato in un altro tempo e il tardis in un altro… si era trasformato in questa ragazza e da allora e rimasto così… ma vedo in lei uno spirito malvagio e pieno di astuzia degno di un Dalech distruttore…. Questa ragazza era piegata su se stessa seduta sulla sedia il dottore entrò nella stanza e si avvicinò… la sollevò e la mise diritta e ben seduta… grazie al suo buon animo volle dare una possibilità a questa ragazza… “Se il Dalech si e evoluto nel trasformarsi in una bella ragazza… allora anche il suo spirito si sarà evoluto…” il Tardis corse in tutta fretta dal dottore in preda al panico e cerco di convincerlo che era una pessima idea… nell’intuire che cosa avesse in mente. In dottore disse… “o lo fai tu o lo faccio io… lo sai che con il mio cacciavite sonico posso farlo….” Sora disse…”no… no… lo faccio io… ma ti ho avvisato….” Sora chiuse gli occhi e per meno di due secondi nella stanza lampeggiò una luce rossa in segno di pericolo…. Il dottore rimase in attesa con lo sguardo fisso alla fanciulla chiedendosi come può essere una minaccia una ragazza del genere…. Dopo un minuto la luce rossa smise di lampeggiare… piombò un silenzio surreale… la ragazza era ancora immobile sulla sedia… Il dottore volle avvicinarsi… Sora gli sbarrò la strada con il braccio e disse “aspetta e meglio che vada io” il dottore la guardò senza comprensione ma poi arretrò e le lascio la strada libera… Sora iniziò ad avvicinarsi alla ragazza con cautela… appena la toccò per vedere se era cosciente… il braccio della creatura si trasformò in una lancia e la trafisse… Sora si dileguo in mille frammenti… Per la paura il dottore si all’ontano di fretta e chiuse la porta di metallo…. Per la paura restò dietro a essa per almeno 5 minuti prima di riprendere il coraggio… poi la riaprì con cautela… vide la ragazza ancora piegata su se stessa… incosciente… Dopo qualche secondo sentì che si stava svegliando… e per la paura richiuse la porta… senti la voce della ragazza dire “dove sono? Che cosa e successo? Hey tu dietro la porta, chi sei?” Il dottore aprì piano piano la porta e si avvicinò… si inginocchio davanti a lei e la guardò dritta negli occhi con un risolino di comprensione… le disse… “ciao io sono il dottore… tu come ti chiami?” La ragazza aggrottò la fronte per lo sforzo di ricordare…, sgranò gli occhi per paura della sua memoria… il dottore le prese la mano e con un tono leggero e soave le disse… “vieni con me….” “Non posso” … disse lei… il dottore vide che aveva delle micro calamite nelle caviglie e la stavano fissando alla sedia… “non ti preoccupare” disse il dottore… prese il cacciavite lo aprì e lo mise davanti alle cavigliere… il cacciavite emise un sibilo e dopo pochi secondi le cavigliere si aprirono liberandola…. Richiuse il cacciavite e lo ripose nella tasca interna della giacca… Il dottore la studio fissandola negli occhi… e facendole molte domande… “Chi sei? Sei un dalech? Che cosa hai in mente? Come mai ti sei evoluto in una ragazza? Mi vuoi mettere alla prova?” Iniziò con un timbro di voce normale ma poi divenne sempre più alto e pauroso… Si alzò e girovagò per la stanza nervoso perché non capì come poteva esistere un mezzo Dalech e mezza signora del tempo… Andò avanti e indietro nel farsi venire una teoria per una spiegazione logica… si fermò davanti a lei e con una paura del non capire si sfogò nel dire… “una ragazza dalech? Che cosa potrà mai succedere adesso? devo avere delle risposte…” se ne andò… poi si rigirò verso la ragazza e ritornò in dietro a dire “non ti muovere… torno subito…” “Dove pensi che vada… le gambe non mi funzionano da tempo….” Disse la ragazza “meglio… non ci saranno problemi….” Disse il dottore con tono sarcastico Si girò di scatto e andò a passo veloce verso la biblioteca… Ritornò al vecchio libro… e cercò qualche informazione in più…. Ma niente… lo richiuse… da un buco nella copertina scivolò un piccolo foglio ripiegato in 2…. Lo prese… lo aprì… e lesse… “P.S.: se il dalech/signore del tempo… si rigenererà in una fanciulla, la metà ella sua malignità si spegne per sempre, ma attenzione… non tutta sparisce quando si addormenta o perde le staffe a tal punto di non capire niente… si accende il Dalech che e in lei… l’unica cosa da fare e fargli vivere esperienze positive per farla ragionare nel modo giusto e farle capire come tenere sotto controllo questo suo potere maligno…” Il dottore sollevò lo sguardo sbigottito e incredulo… andò velocemente ai comandi del Tardis e gridò ad alta voce…. “Sora ho bisogno di risposte… vieni fuori” … il tardi si preoccupò, non aveva mai sentito il dottore cosi fuori di se in tutta la sua vita… Dopo qualche minuto alla parte opposta dei comandi del tardi riappare la figura in 3d di Sora… Il dottore si avvicinò e siccome era tangibile le prese fortemente le braccia fino a farle male e chiese “come è possibile…” si rigirò e con le mani nei capelli e girovagando avanti e indietro nella stanza facendo teorie che non avevano senso… anzi voleva spiegazioni di una cosa troppo strana… Ormai stanco dal troppo pensare si sedette e ripiegato su se stesso si fermò… sollevò la testa per vedere se Sora lo stesse guardando e infatti lo guardò con aria incomprensiva…. Il dottore disse “non mi guardare così… sono stanco ormai di essere sempre al centro di problematiche più grandi di me… molte volte mi diverto … altre o paura di fallire… e per pura fortuna riesco a cavarmela per merito della mia intelligenza, ora sono confuso… non so che fare… aiutai… ti prego…” Sora rilassò lo sguardo per la comprensione… si avvicinò a lui e disse “tranquillo non ti lascio da solo, io sono con te…. Ti ricordi tutte le tue ragazze/compagne per te geniali? fai finta che io sia una di loro…” Dopo detto questo il dottore sollevò la testa e la guardò dritta negli occhi e le sorrise… lei ricambiò il sorriso…. Il dottore ritrovò la sua voglia di avventura si alzò e con adrenalinità girovagò per la stanza e ritornò a fare le sue supposizioni sulla ragazza/Dalech…. Dopo 30 minuti sentì uno strano rumore provenire dalla stanza della ragazza… si fermò per pochi secondi e prendendo la mano di Sora andarono di corsa alla stanza… Entrarono… e videro la ragazza a terra che provò a sollevarsi sulle sue gambe… il dottore si mise davanti a Sora per difenderla…. Vedendo la ragazza che, nel mettersi in piedi stava cadendo nuovamente si precipitò per trattenerla in piedi… “tranquilla ci sono io, devi avere pazienza fra pochi giorni ti rimetterai in piedi” Detto questo la vide dritto negli occhi e si rese conto di un di una piccola macchia rossa al lato dell’occhio DX… Da subito non riuscì a capire che cosa fosse… ma poi si ricordò di quello che aveva letto nel foglietto in biblioteca… “diventerà buona solo con esperienze positive” … Subito dopo le sorrise… si avvicinò e appoggiando la fronte alla sua e guardandola negli occhi le disse... “viaggeremo insieme tu, io e Sora… vi mostrerò posti mai visti prima, ti insegnerò a camminare, a correre e ad amare…Diventerai una persona nuova…”. Cosi dicendo la prese in braccio e la portò alla sala comandi del tardi e la mise seduta…. Sono passati ormai mesi da quando il dottore ha trovato la ragazza/Dalech in una stanza piegata in due… Ora la ragazza sa camminare perfettamente e correre con velocità… il dottore le ha dato anche un nome… Cristina…. Hanno viaggiato ininterrottamente da quel giorno… Sora e il dottore hanno trovato l’amicizia ormai dimenticata da millenni… e ora sono come una vecchia coppia di sposini… Quando si scervellarono per cercare una soluzione erano in sintonia tra di loro e se non ci arrivava lui… ci pensava Sora… Cristina, ogni volta che succedeva questo, li guarda e si mette a ridere SILENZIOSAMENTE…. Siccome anche Cristina ha una mente da signore del tempo a volte ci arriva prima lei alla soluzione… ma siccome le piace troppo vedere i suoi compagni così affiatati, non diceva nulla… tanto ci arrivavano da soli… se poi prendevano la strada sbagliata, Cristina con astuzia gli faceva prendere quella giusta con supposizioni e domande sforzate per fargli apprendere la giusta strada… Ormai avevano trascorso tante avventure insieme e fatte tante buone azioni che il rossore negli occhi di Cristina era sparito…. Era una giornata come le altre… Cristina stava scendendo le scale del piano superiore della cabina del Tardis… si fermò e si accorse che hai comandi c’erano il dottore e Sora che stavano decidendo il prossimo luogo dove intraprendere una nuova avventura… Cristina si fermò ai primi tre scalini e appoggiandosi alla ringhiera li guardò con un risolino di compiacimento… come una figlia guarda i propri genitori che vanno d’accordo…. Ma in realtà non andavano d’accordo… il dottore decideva un luogo in cui a Sora non va a genio… Sora controbatte… ma il dottore cerca di convincerla con astuzia… ma Sora… testa dura com’è… vuole andare da un’altra parte…. Allora il dottore cambia luogo… un terzo diverso… e Sora ridendo dice… “non mi freghi” … e si misero a ridere all’unisono…. Ad un certo punto un grande rimbombo fece tremare il Tardis… Cristina scivolò dalle scale… il dottore vedendola si precipitò a salvarla… l’immagine di Sora in 3d scomparve… Il dottore prese Cristina in tempo… “come va? Ti sei fatta male?” “No.... no… tutto a posto… grazie” disse Cristina confusa dall’accaduto…. “Cosa e successo?” … il dottore guardandosi in torno… “non lo so… ma lo scopriremo…” L’immagine si Sora ricomparve faticosamente bloccandosi in ogni frase… il dottore si precipitò su di lei le prese le braccia e la studio per capire come aiutarla… “non ti preoccupare ci pensiamo noi a te”… Cristina e il dottore andarono di corsa sotto il pannello dei comandi del tardis e senza dirsi nulla a vicenda si misero al lavoro e dopo qualche minuto trovarono la soluzione… anche Cristina e il dottore erano in sintonia bastava che si guardavano per capire ce cosa avevano in mente e intervenire nei migliori dei modi…. In pochi minuti, infatti, riuscirono ad stabilizzare Sora… Si misero subito all’opera per chiarire che cosa aveva causato lo scossone, dopo pochi minuti Cristina, Sora, e il dottore ebbero una sensazione strana e si accasciarono a terra con perdita di sensi…. Il dottore si risvegliò… e ancora intontito si guardò in torno e vide che era sotto una luce bianca in una stanza completamente oscura. Non cera nessuna traccia di Sora e di Cristina… Il dottore sentì una voce che gli gelò il sangue nelle vene… “sterminare”… Si accese la luce… siccome sapeva che era sotto un campo di forza e non fece passi… La stanza era enorme… davanti a lui cera un trono sopra una scalinata di almeno 100 gradini… sul trono un Dalech… che appena vide il dottore disse “ci rincontriamo dottore Questa volta ti abbiamo in pugno” Il dottore si mise a ridere… “come in pugno? ... tante volte vi ho sconfitto… ci riuscirò anche questa volta senza problemi… “ “Io non credo proprio” disse il dalech con tono di ironia… e dietro di lui si accesero altre due luci per far vedere Cristina incosciente, incatenata mani e piedi sospesa su di un muro e il tardis sotto un campo di forza rinforzato…. “Ah ah ah, ora che mi dici dottore?” … il dottore vedendo i suoi tesori più importanti incoscienti e incatenati si mise ad urlare…. “Che cosa le hai fatto” … “liberale… sono io quello che volete” Il dalech si musse a destra e a sinistra e ridacchiò facendo rimbombare la sua voce metallica nella stanza “e chi ha detto che vogliamo te? ormai non ci interessi più… abbiamo un altro obiettivo in mente” Il dottore si rabbrividì capendo che cosa avesse in mente e fece un passo in avanti nell’incredulità… sbatté nel campo di forza e prese abbastanza watt di elettricità che crollò a terra… confuso si sollevò e disse… “no... Non lo potete farlo… non sapete cosa andate in contro… vi prego ascoltatemi… l’universo intero cadrà sotto la sua forza… e non avrà pietà neanche per voi…. Vi prego… mi dovete ascoltare… vi farò andare in un altro universo così che potete esercitare il vostro potere e distruzione a vostro piacimento… io non vi fermerò… ma non lo fate” Il dalech senza dare un minimo di ascolto premette un pulsate che aprì un portellone sopra Cristina ancora incosciente… due braccia meccaniche posarono sul cranio della fanciulla un casco… Il dottore disperato sbatté più e più volte nel campo di forza nella speranza di liberarsi… prese più scosse e con diverse intensità… sempre più dolorose… ma non le percepii perché era troppo disperato… “No… vi prego… no… svegliati Cristina… ti prego svegliati!!!!!!” “E inutile tutto questo… non ti sente… azionate il casco... ora!!!!!” Il casco si illuminò sopra il cranio di Cristina, il dalech disse… “le faremo vedere delle malignità successe nell’universo in questi ultimi 10 anni... così il nostro sovrano si risveglierà!!!!” Il dottore cercò il suo cacciavite sonico nella tasca interna dalla giacca... ma non lo trovò… Il dalech azionò un marchingegno che fece sbucare, da una parte del trono, un piccolo braccio meccanico con il cacciavite nelle sue grinfie… lo sollevò… “e questo che stai cercando?” Il dottore spalancò gli occhi pieni di terrore… si mise le mani nei capelli per cercare una soluzione…. Ad un certo punto il dalech disse… “il processo e terminato diamo il benvenuto al nostro nuovo sovrano” dietro al dottore si aprì una porta e entrarono almeno una decina di dalech…”lunga vita al nostro nuovo sovrano…” dissero in coro… Cristina, con due braccia meccaniche venne liberata e posata per terra ancora incosciente… Il dottore con occhi spalancati pieni di terrore e incredulità disse a basa voce… “Cristina mi dispiace… non sono riuscito a proteggerti…” Cristina venne tirata su da due dalech e portata sul trono…. Cristina rivenne... il dottore ormai arreso la osservò senza dire una parola… si accorse che i suoi occhi erano diventati rossi come il foco con pupilla nera… il demone si era risveglito…. Il dottore con poca speranza iniziò a parlare con fermezza “Cristina non devi farti usare da questi dalech senza cuore… tu non sei come loro… sei diversa… sei migliore…. Io ti conosco… ricorda tutte le nostre avventure e la gente che abbiamo salvato ricorda i loro volti felici e pieni di vita…” Cristina si sollevò e si avvicinò passo dopo passo al dottore… quando fu faccia a faccia con il signore del tempo inizio a dire… “taci essere insulso… io sono sempre stata superiore a te… Cristina non c'è più… ormai il demone si è liberato…” Mentre parlava fece un respiro profondo, chiuse gli occhi… abbasso la testa… “finalmente” … aprì gli occhi… sollevò le braccia… e con occhi di sfida guardò il dottore sorridendo con malignità “mi sento potentissimo…” rise Con sarcasmo…. Il dottore lo guardò con serietà… “lasciala andare… tu non sei nessuno… lei e più forte di te… so che da qualche parte ce ancora Cristina” lo scrutò con sguardo gentile… come per richiamare la sua Cristina… cosi dolce e intelligente come mai nessuno.... Con un risolino pieno di sarcasmo disse “io non sono più Cristina…. Ora il mio nome e Dalechtime…” Risollevo le braccia e tutti i dalech dissero in coro... “viva Dalechtime” …. Colpo di scena…. Appena riabbassò le braccia si accovacciò con dolore… e contro la sua volontà risollevò lo sguardo… era Cristina… e con le lacrime agli occhi chiese con tono disperato al dottore... “aiutami” … il dottore con fiducia e gentilezza si accovacciò anche lui e le disse… “mi dispiace… solo tu puoi salvarti e salvare tutti noi… Cristina non riuscì a fermare le lacrime, il dottore con risolino disse… “io ho fiducia in te... Tu sei per metà un signore del tempo… ce la farai… noi siamo un grande e potente popolo…. Vedrai che ce la farai” … Cristina fece un risolino di fiducia… con una smorfia di dolore riabbassò la testa… si rialzò in fretta e con un urlo di vittoria il Dalechtime riprese il possesso delle azioni… fece un risolino di sfida e ritorno sul trono… “Che cosa ne facciamo di te.... Mmmm … fammi pensare… ma certo… sarà divertente…” premette un pulsate … si aprì una grande porta e 4 dalech portarono dentro una cisterna piena di un liquido… era talmente stracolmo che una coccia uscì e quando toccò il terreno fece un buco di 20 cm… acido… la cisterna era piena di acido… Appena il dottore vide formarsi il buco per merito dell’acido gli si congelò il corpo… non riuscì a parlare… ma sollevò la testa con onore e mise le braccia dietro la schiena… “Non hai paura?” Disse il Dalechtime… Il dottore con un risolino di sfida disse… “diciamo di si… che cosa cambia? Nulla suppongo… allora perché me lo chiedi?” “Per soddisfazione… ti voglio vedere tremare dal terrore… ma ti voglio chiedere un’alleanza… ti vuoi unire a me? Conquisteremo pianeti… universi…. Con la nostra intelligenza saremo intramontabili insieme…” “Non ci sarebbe soddisfazione nel sottomettere civiltà troppo poco protette…. Ormai sono diventato buono in questi millenni viaggiando con il Tardis e salvando pianeti da tipi come te… se me lo avessi chiesto a Gallifray prima di partire con il Tardis… avrei anche accettato… ma ora… ti dico e ti ripeto… no… no…” “Ok come vuoi” il Dalechtime premette un altro bottone che azionava un braccio meccanico… lo posizionò dietro al dottore… disattivò il campo di forza… agganciò il dottore alla vita con il braccio meccanico e lo sollevò… il dottore si dimenò… “CRISTINA… CRISTINA… lo so che sei li dentro... ho fiducia i te… ribellati…” il Dalechtime fece una smorfia di dolore… Cristina prese possesso del proprio corpo… schiaccio bottoni a caso… riuscì a liberare il dottore e il tardis…. “Correte finché siete in tempo…” e corse fino alla cisterna piena di acido… Il tardis si dileguò… il dottore corse per raggiungere Cristina che si avvicinò a grande velocità alla cisterna… la fermò prendendole le braccia, e guardandola negli occhi disse “tu vieni con noi”… Cristina terrorizzata e con le lacrime agli occhi “non riesco a resistere a lungo… mi fa male… vuole uscire.. e so già che se la prenderà con voi… non posso… non riesco a controllarlo…” “ lo faremo insieme… ti aiuterò…” disse il dottore abbracciandola…. Cristina con una smorfia di dolore si accovacciò… “ sta arrivando… fa male”… Cristina si mise in piedi e con fiducia… prese il dottore e lo tirò verso di lei… lo abbracciò con forza e disse all’orecchio… “tranquillo… e la cosa giusta da fare” con uno scatto si liberò dalla presa del dottore e saltò nella cisterna e con uno strillo di dolore di sciolse… il dottore gridò di disperazione accovacciandosi… con le lacrime agli occhi andò verso il trono, di corsa per prendersi il cacciavite… scappò verso l’uscita e vide il Tardis che lo aspettava… entrò.. Si mise subito ai comandi e prima che i dalech arrivassero, … riuscirono a scappare… Il tardi di materializzò in un grande campo con semplice erba... il dottore uscì di fretta… si guardò in torno confuso e disperato... si mise le mani negli occhi e piangendo si accovacciò… Sora si creo di fianco a lui… mise un braccio intorno alle spalle con comprensione, disse “non potevi fare nulla… il suo destino era scritto” il dottore si sollevò di scatto e levò con forza il braccio di conforto della sua amica… “e tu doveri… perché non sei entrata… potevi convincerla… il flusso del tempo poteva bloccare e incatenare nuovamente il demone in lei…” “No ti sbagli… non potevo fare niente…” il dottore le urlò… “potevi provare…” il dottore si allontanò in qualche passo da Sora… fece un respiro profondo… si girò... andò verso di lei… la abborracciò… e le disse… “mi dispiace” … “Non ti preoccupare… forza ti distrarrai con qualche avventura…” Sora e il dottore entrarono nel Tardis e dopo qualche minuto si dileguarono… FINE…. O FORSE NO? ;)




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