La giovinezza che avevo perso

di Spensieratezza
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Gideon aveva gli occhi lucidi mentre confessava a Gold, suo padre, quello che gli aveva fatto la fata Corvina e il terribile pianto dell’altro bambino, che aveva dovuto ascoltare, senza poter fare niente.
 
“Aveva lasciato di proposito la porta aperta.” Disse Gold, triste.

Gideon chiese a Gold se lo avrebbe aiutato a sconfiggere la fata Corvina e Tremotino disse di sì, ma prima doveva calmare i nervi, così gli porse una ciotola ricolma di the.
 
“Che tipo di the è?” chiese Gideon, perplesso, bevendo alcuni sorsi.

“Uno corretto con una pozione della memoria…tra qualche istante..non ricorderai più ciò che ti ha fatto la fata Corvina. Il tuo dolore..svanirà.”
 
Gideon barcollò leggermente, per poi andare da Gold e abbracciarlo, con gli occhi lucidi.

Una lacrima scivolò sul suo viso, poco prima che si addormentasse.
 
Gold guardò il figlio addormentato e lo prese in braccio per portarlo via.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: 

lo so, il capitolo è vergnosamente corto, ma fidatevi, ho già pronto il 2 ma non mi andava di metterlo insieme a questa scena perchè la trovo così bella da immaginare, che volevo lasciarla per un pò da sola, prima di inserire altro ahhah xd




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