L’astronauta
Sentivo il sapore del lupo raschiarmi e graffiarmi la gola.
Contavo i giorni
con cura millimetrica, osservavo le fasi lunari con il telescopio notte
dopo notte, guardavo il satellite ghignare e ingigantirsi in cielo.
Era maggio, un
maggio freddissimo, gelido. Avevo sedici anni. E avevo sbagliato.
James, Peter e
Lily si alternavano in infermeria, per starmi accanto, ma nei loro
occhi stanchi aleggiava il dubbio.
Cos’è
andato storto stavolta, Remus?
“Dovrei finire
il tema di Trasfigurazione…” esalai, sperando che potesse capire. Erano
solo tre frasi, tre frasi che non avrebbero mutato il voto finale…ma
erano frutto del mio lavoro.
Ma Sirius era
egoista e pretendeva, soprattutto in amore. Pretendeva che il mio
tempo, il mio lavoro fosse subordinato a lui. Che tutto fosse
subordinato a lui.
“Vieni con me”
sussurrava, e il tempo congelava, l’aria diventava rarefatta.
Il lupo
scalpitava, e ormai era impossibile frenarlo: unghie, denti, sclere,
peli, lingua, tutto mutava, tutto tremava e diventava bestiale.
Non eravamo
ancora nel parco, bensì al limitare del portone principale; avevo
sbagliato, ero arrivato in ritardo di appena dieci minuti, e adesso
c’era un mostro tra le mura di Hogwarts.
Peter squittiva
disperato e James tentava di trascinarmi nel parco, mentre le grandi
corna s’incastravano nei muri della scuola.
Infine un grosso
cane nero con gli occhi pieni di stelle mi afferrò per il collo e mi
guidò nella foresta.
Eravamo soli e
cominciai a correre, disperato, stravolto, folle. E mentre il lupo
infuriava dentro di me, non riuscivo a non pensare che fosse stata
tutta colpa di Sirius.
Gli avevo detto
che eravamo in ritardo, che mi sarei trasformato troppo presto. Glielo
avevo detto mentre si prendeva tutto, anche quelle tre frasi, anche
quei dieci minuti, e non mi lasciava niente.
Ululai
malinconico e pensai: “se fossi un astronauta e potessi atterrare sulla
luna, anche lì mi trasformerei in lupo mannaro?”.
Lily mi
osservava nella penombra dell’infermeria; i giochi di luce e tenebra la
facevano assomigliare ad angelo discreto.
Aveva compreso
tutto, su me e Sirius: non mi avrebbe mai giudicato e questo mi
straziava.
I suoi occhi
verdi erano tristissimi.
“Vorrei soltanto
che riuscissi a tenere qualcosa per te stesso”.
Per amare Sirius
bisognava raggiungerlo nello spazio: volteggiare come un astronauta e
annegare nel vuoto.
Non c’era aria,
non c’era gravità, solo i suoi occhi che bruciavano nella notte. Nello
spazio, la luna era più vicina, più gentile e Sirius non era più quella
stella lontana anni luce.
Non c’era più
tempo per me, per scrivere tre frasi, per guadagnare dieci minuti e non
lasciar entrare il mostro ad Hogwarts. Sirius non mi permetteva mai di
rimettere i piedi a terra.
Un giorno
sarebbe esploso, come tutte le grandi stelle, in una supernova che mi
avrebbe accecato, smembrato, e finalmente sarei rimasto da solo, un
astronauta alla deriva.
Lo sentii
entrare in infermeria a notte fonda, gli occhi umidi di sensi di colpa.
Mi lasciò un
bacio sognante e poi scomparve nelle tenebre; mi aveva concesso quelle
ore per guarire, perdonarlo e perdonare me stesso.
Nonostante
tutto, domani sarei tornato nello spazio, folle e innamorato, ad
aspettare l'esplosione.
Nonostante
tutto, preferivo attenderla con lui.
Primissima
Wolfstar, coppia che adoro ma che non avevo mai avuto l’occasione di
sperimentare! Vi lascio delle noticine:
Note astronomiche o para
astronomiche: la supernova è un’esplosione innescata dal
collasso del nucleo di una stella, ovvero la sua morte, di grandi
dimensioni. Un astro come Sirio di sicuro creerebbe una supernova di
notevole entità.
Note su elementi babbani: è stato
sicuramente un azzardo usare una metafora così poco
magica(l’astronauta) per questo fandom…a mia discolpa posso dire che
secondo me tali avvenimenti sono talmente rivoluzionari e fanno
talmente parte dell'immaginario collettivo che non possono essere
ignorati dalla comunità magica. Inoltre, Remus è figlio di una Babbana,
e anche se lui è nato e cresciuto in un contesto magico, non credo
proprio che Hope non gli abbia raccontato neanche un aneddoto di quello
che è metà del mondo di Remus.
Questa storia
partecipa al contest “Flashiamo! II edizione” di Freya Crescent _, che
ringrazio di cuore assieme a tutte le altre partecipanti!
Ringrazio anche
il fidanzato per avermi suggerito l’ideaXD
Grazie per la
vostra attenzione!
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