Prologo
Un improvviso
rimbombare di passi lungo il corridoio, allarmò il soldato
posto davanti alla porta in legno bianco. In realtà si stava
quasi per addormentare in quel tardo pomeriggio di luglio; il compito
assegnatoli era incredibilmente noioso.
Stare di
guardia per tutto il giorno poteva essere davvero logorante... fu
quindi con un certo sollievo che accolse quel cambiamento.
Voltò la testa per controllare chi stesse arrivando,
rimanendo un poco deluso nel vedere avvicinarsi una ragazzina con un
candido vestito dai colori pastello.
-
Sua Grazia – la salutò con un leggero inchino il
militare, apprestandosi poi a bussare alla porta che stava sorvegliando.
-
No! Non c’è bisogno di annunciarmi, grazie
– lo bloccò la giovane con un sorriso cordiale.
-
Come desiderate – replicò lui lasciandole libero
il passaggio.
La ragazza,
con un cenno di ringraziamento, aprì con delicatezza la
porta e vi scivolò oltre.
La sontuosa
biblioteca del palazzo reale di Insomnia la accolse in tutto il suo
splendore. Alte scaffalature in legno di cedro, decorate con
bassorilievi di creature mitologiche, riempivano l’ambiente.
La luce del sole filtrava dalle finestre aperte per far entrare un
po’ di fresco e il pavimento, coperto di tappeti damascati,
attutiva i passi della ragazza facilitandole il compito di non essere
sentita. Non voleva interrompere la lezione che una giovane donna sulla
trentina, stava impartendo ad un bambino dai folti capelli neri.
Quest’ultimo aveva lo sguardo rivolto fuori da una delle
finestre, e la sua noia era quasi palpabile.
-
Principe Noctis, lei non mi sta per nulla ascoltando, vero? –
sbuffò l’insegnante, accorgendosi anch'essa dello
scarso interesse del suo alunno.
-
Come? –
Il bambino
si voltò verso di lei cadendo completamente dalle nuvole.
-
Se continui così, finirai per farti di nuovo rimproverare
dal Re –
La ragazza,
rimasta fino a quel momento in disparte, si fece avanti sorridendo
divertita al bambino.
-
Selis! – esclamò lui, ritornando improvvisamente
vivace.
-
Principessa – la salutò invece
l’insegnante inchinandosi.
-
Spero di non avervi interrotto troppo presto, Rose – si
scusò la ragazza dopo aver abbracciato Noctis.
-
Per nulla, ormai avevamo finito – replicò la donna
– ma temo che il signorino abbia ancora un impegno per oggi
– aggiunse, guardando con apprensione il viso del bambino
rabbuiarsi.
-
Dammi solo un minuto – la pregò allora Selis.
L’insegnante
le fece un cenno di assenso e si diresse verso la porta.
-
Non ne posso più! –
Selis
guardò sconsolata Noctis; erano strane parole per un bambino
di otto anni.
-
Ci sono passata anch’io, credimi – lo
consolò – ma con il tempo ci si fa
l’abitudine – aggiunse.
-
Non è giusto, io vorrei andare a giocare!! –
replicò il principe con tono accorato guardandola.
-
Noct, devi ave..-
-
Signorino, mi dispiace ma è ora.. –
Noctis si
voltò verso la sua insegnante, sembrava quasi sul punto di
risponderle non proprio in modo appropriato e invece si
limitò a fare un lungo sospiro.
-
Sì, arrivo – disse, incamminandosi con le spalle
curve verso di lei – Grazie di essere passata a salutarmi
Selis – aggiunse con un sorriso triste prima di oltrepassare
la soglia.
Selis rimase
da sola nella grande biblioteca e, dispiaciuta per quella situazione,
aprì la porta finestra ed uscì. Si
ritrovò in uno dei tanti cortili interni del palazzo, pieni
di piante e fiori dai colori accesi. L'aria pulita e il calore del sole
sulla pelle la fecero subito sentire meglio. Quello che non era
riuscita a dire a Noctis era di avere pazienza, ma onestamente lo
capiva perfettamente.. Non erano passati molti anni da quando anche lei
prendeva lezioni private a casa, e conosceva bene quella sensazione di
voler fuggire via, oltrepassare i confini della città e
vedere qualcosa di diverso per una volta soltanto.
La ragazzina
sospirò, decidendo di sedersi su una delle panchine che
adornavano il giardino.
-
Selenis –
Il richiamo
improvviso la fece voltare. Sotto una delle arcate che delimitavano il
cortile, due uomini stavano percorrendo il corridoio con un drappello
di soldati al seguito. Uno dei due aveva lunghi e folti capelli neri
pettinati all’indietro, e una corta barba del medesimo
colore; l’altro, aveva arruffati capelli castani e una
leggera peluria a segnargli la mascella. Si assomigliavano molto, Re
Regis e suo fratello minore Revis, ma se uno aveva profondi occhi
scuri, l’altro li aveva di un verde brillante.
-
Cosa ci fai qui? – le domandò Revis quando si fu
avvicinata.
-
Sono tornata da scuola e ho pensato di passare a trovare Noct
– rispose la ragazza sostando in una delle chiazze di luce
che illuminavano a tratti il pavimento.
-
Sono felice che tu lo abbia fatto, ultimamente sembra essere sempre tra
le nuvole – commentò il Re adombrandosi
leggermente.
-
Beh è normale, visto e considerato che.. – Selis
si interruppe all’occhiataccia che Revis le rivolse. Occhiata
che però non passò inosservata al fratello.
-
Selis, parla pure liberamente in mia presenza, anche di quello che tuo
padre ti ha raccomandato di tacermi – le disse il Re con un
sorriso.
-
Con tutto rispetto zio, ma a casa con questo qui ci devo poi tornare
io, non tu – replicò lei arricciando il naso.
-
Ehi! Un po’ di rispetto signorina! –
ribatté l’interessato inarcando un sopracciglio.
-
E che Noct si annoia – disse la ragazzina dopo aver alzato le
mani in segno di resa verso il padre – ha otto anni e la sua
vita risente già del titolo che porta –
spiegò sotto lo sguardo vigile di Regis – se mi
lasciassi organizzare una gita po…-
-
Selis! Ne abbiamo già parlato – la
rimproverò suo padre, venendo però fermato dalla
mano del fratello che andò a posarsi sul suo braccio.
-
Dove vorresti andare? – domandò il Re.
-
Anni fa siamo stati vicino ad un lago meraviglioso, in questo periodo
si riempie di lucciole – spiegò la ragazza
– sono sicura che a Noct farebbe bene cambiare un
po’ aria –
-
Ci siamo stati quando ancora l’impero non si era fatto
così audace, è rischioso Selis –
replicò suo padre con il tono di chi ha ripetuto quella
solfa almeno un milione di volte.
-
Quanto dista da Insomnia? – chiese Regis.
-
Qualche decina di chilometri, sulle montagne ad est – rispose
Revis.
-
Se ci affidaste una scorta sono sicura che non succederebbe nulla di
male a stare via qualche ora – s'intromise Selis facendo
sospirare suo padre.
-
Potrebbe essere un’idea Revis, o è davvero
così pericoloso? – domandò il Re sotto
lo sguardo speranzoso della ragazzina.
-
Se la cosa venisse ben pianificata, forse…- ammise
l’uomo.
-
Evvai! – esclamò la principessa battendo le mani
felice.
-
Allora faremo in modo che lo sia – sentenziò Regis
sorridendo alla nipote – a volte ho più paura
dell’infelicità di Noctis, piuttosto che
dell’impero – commentò con una punta di
amarezza.
-
Aspetta prima di andarlo a dire a tuo cugino –
s’intromise Revis – so già che stavi
pensando di correre da lui non appena avessimo voltato
l’angolo – aggiunse per mettere fine alle, non
ancora nate, proteste della figlia.
-
Come desiderate – replicò lei scimmiottando un
inchino sotto le risate dello zio.
-
E ora fila a casa, sta per fare buio – la ammonì
il padre.
Selis gli
fece un saluto marziale e sorrise al Re, prima di girare sui tacchi e
sparire da dove era arrivata.
-
Quando guardo Selis ho come la sensazione di non riuscire ad essere un
buon padre per Noctis quanto tu lo sei per lei – ammise Regis
riprendendo il cammino.
-
Solo perché tu non la ricordi alla sua età
– replicò Revis scuotendo la testa – era
ingestibile, soprattutto dopo che Magnolia è morta
– aggiunse, con la solita fitta al cuore che lo coglieva al
ricordo della moglie defunta.
-
Le assomiglia ogni giorno di più –
constatò il Re.
-
Anche caratterialmente, ed è questo a spaventarmi
più di ogni altra cosa – rise l’uomo.
-
È stato un paio di anni fa che è scappata fuori
Insomia, vero? –
-
Ti prego, non farmelo ricordare – gemette Revis mentre le
pesanti porte della sala del trono si aprivano.
Il campeggio
dell'autrice:
Buongiorno a tutti e benvenuti in "Something Wild"! *mamma che emozione
ogni volta*
Mi chiamo Marta e nonostante segua la saga di FF dall'uscita
dell'ottavo capitolo, ho trovato solo ora l'ispirazione per lanciarmi
in questo fandom.
In questo breve prologo vi è stata presentata la
protagonista di questa fic: Selenis Lucis Caelum, cugina di Noctis.
La mia intenzione è quella di ripercorrere le vicende che
vedono protagonisti il principe e i suoi compagni con l'aggiunta di
questa nuova figura femminile. Per i primi 14 capitoli circa, la storia
sarà ambientata nel passato rispetto agli eventi principali
raccontanti nel gioco, un pò come per gli episodi di
Brotherhood; per cui alternerò momenti di pura invenzione
con i fatti relativi alla trama vera e propria. Vi rassicuro solo su
una cosa, la storia è già stata tutta scritta,
devo solo man mano revisionare i capitoli prima di pubblicarli, per cui
non correrete il rischio che io sparisca per dei mesi o che resti
incompiuta. Detto questo, spero con tutto il cuore di farvi
appassionare a questa storia e di farvi affezionare alla sua
protagonista quanto ormai lo sono io.
Il prossimo capitolo sarà pubblicato venerdì e
vedrà l'incontro di Selenis con un personaggio chiave della
saga...
Grazie a chi si è preso la briga di cominciare questa storia
dandole una chance, per me vuol dire molto.
Un abbraccio,
Marta
p.s. Il titolo di questa fic trae spunto dalla canzone "Something Wild"
per l'appunto; chi non la conoscesse può sentirla a questo
link:Something
Wild - Lindsey Stirling
|