Fili color oceano

di Himeko _
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Autore: Himeko Kuroba
Personaggi: Rein centric, Shade.
Pairing: BlueMoon.
Prompt: Bonus #38. Margherita
Note: questa fanfiction partecipa a La sfida dei 200 prompt indetta da msp17.






 
Fili color oceano


T’amo d’amor puro.



Le soffici labbra si schiudono emanando un lieve sospiro, mentre lentamente, quasi dolorosamente, le dita affusolate strappano i candidi petali di una margherita.
 
M’ama.
 
La dodicenne avverte un braccio avvolgerle la schiena, mentre una mano, leggermente callosa, le stringe — con una presa decisa — il fianco attirandola al corpo del suo salvatore. Socchiude le palpebre e solleva il viso, premuto contro un famigliare tessuto color blu notte, ritrovandosi ad osservare due enigmatiche iridi color cobalto, che la osservano con una punta di rimprovero.
 
Non m’ama.
 
Un lieve brivido di freddo, forse dovuto alla temperatura notturna, le attraversa la colonna vertebrale mentre, nascosta dietro ad alcuni invitati intenti a volteggiare sulle note di un valzer, lo osserva scrutare attentamente l’adorata gemella, in piedi vicino al rinfresco, durante l’ultimo ballo in maschera tenutosi nel Regno Solare.
 
M’ama.
 
Inconsciamente, seguendo l’istinto, posa la propria mano sulla pallida gota del ragazzo facendogli percepire la propria presenza, mentre i respiri, fino a poco fa distinti, paiono fondersi per formarne uno solo.
 
Non m’ama.
 
Il gelo che prova s’intensifica in un battito di ciglia; alla fine ha invitato la gemella, non lei.
 

Con delicatezza strappa un altro petalo, poi un altro ed un altro ancora, giungendo all’ultimo, che lascia cadere sul suo grembo senza districarlo dal sottile stelo.
«T’ama?», domanda una voce roca, facendole perdere un battito. Avverte il suo sguardo penetrarle la schiena ed un lieve rossore comincia a diffondersi gradualmente sulle sue gote, ma, Rein, non accenna a voltarsi, nemmeno quando lo sente accomodarsi accanto a lei, espirando appena.
«L’ami?», chiede in una tacita richiesta, consapevole dell’importanza che vi si cela dietro.
«No».
Una piccola speranza si accende in fondo alla sua anima smarrita; «M’ami?».
«Non hai bisogno di rovinare una meravigliosa margherita per saperlo», sussurra con una lieve nota d’ironia accostandosi al suo orecchio, facendola rabbrividire di piacere. Posiziona due dita sotto il mento e le volge il capo, scandagliandone minuziosamente la fisionomia, dopodiché accorcia la distanza e soffiando un sentito «t’amo d’amor puro», l’annulla completamente.
 
T’ama, la margherita non ha mentito.


 
[338 parole]




 
 

 
delirio notturno; ebbene sì, eccoci di fronte all’ennesimo delirio notturno che mi colpisce — colpita ed affondata dalla voglia di scrivere una Shein super-mega-iper-fluffuosa; ci sarò riuscita?
Era da un po’ che non prendevo in mano questa raccolta – nei giorni a seguire mi occuperò dell’impaginazione, dannata me quando ho deciso di cambiarla – e, rileggere alcune vecchie fic, mi ha reso nostalgica; tra l’altro mi sono accorta che in nessuna di queste i nostri beniamini esplicano i loro sentimenti, dunque mi sono detta “quale modo migliore di usare il prompt margherita?”. Ecco, non sono neanche più in grado di mettere assieme due parole; direi che è proprio l’ora di andare a dormire. Sicuramente ci risentiremo con qualche altro mio delirio notturno; ne sono certa, soffro della sindrome dei deliri notturni. Vi ringrazio per l’attenzione. ♥




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