Shred (of welcome)

di Anninette
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Shred (of welcome)
 




Chastity Montague ha corti capelli neri, un vestito rosso che continua a sistemare e il cuore di uno sconosciuto che le batte nel petto. Ma questo lo sa solo Fred, che le stringe la mano nel confortevole pulsare lontano della musica della festa in spiaggia da cui si sono allontanati.
Si è tolta le scarpe e ora cammina lenta sulla spiaggia, la brezza che fa ondeggiare la felpa che Fred le ha prestato sopra l’abito adorabile ma troppo leggero per il vento della Cornovaglia.
«Credi che io gli piaccia? » hanno diciassette anni e si conoscono da sette, ma questa è la loro prima festa come coppia ufficiale dopo mesi di incontri segreti. Solo James, Louis e Rose sapevano di loro prima di quel bacio dopo l’ultima partita di Quidditch, il mese prima. Rose è la sua migliore amica e James e Lou lo sono di Fred, ma gli altri? Li conosce, certo, forse li definirebbe amici, ma gli Weasley sono così dannatamente uniti e protettivi che non sa cosa aspettarsi.
Dover scegliere tra lei e la sua famiglia distruggerebbe Fred, e distruggere Fred distruggerebbe lei.
«Non essere sciocca. Gli sei sempre piaciuta, soprattutto a Lily. Come mia ragazza credo tu gli piaccia persino di più. » Fred ridacchia e porta la sua mano bianca stretta nella propria scura fino alle labbra.
Lei sorride e si alza sulle punte per baciarlo dolcemente, per un momento si perde tra le sue braccia e un brivido le corre lungo la schiena quando il bacio si fa più profondo, la brezza li accarezza lieve e nessuno dei due potrebbe immaginare posto migliore dove essere.
«Fred, devo chiederti una cosa.» mormora Chastity quando, infine, le loro labbra debbono lasciarsi.
«Dimmi.» Fred sorride sempre, e per un momento lei non può non perdersi nel suo sorriso dolce ma allegro, le fa sempre venire in mente un sorbetto al cioccolato o una caramella frizzante. Non saprebbe spiegarlo meglio di così.
«Cosa faresti se io mi innamorassi di te? » esita, la sua voce trema leggermente ed esita, proprio lei che è sempre mortalmente sicura di sé nella sua divisa verde-argento o nei suoi abiti d’alta moda. Ora, senza altro che il suo cuore in prima linea, teme per la sua vita.
Ma Fred sorride e potrebbe esserci l’apocalisse per quello che le importa, perché quel sorriso grida che il suo “Ti amo” della partita è ancora vero, ancora vivo e saldo.
«Più o meno quello che faccio ora, ma pavoneggiandomi di più e ripetendoti più spesso che ti amo anch’io. E forse ti comprerei un anello. » la ragazza scoppia in una risata, dandogli una gomitata gentile.
Lui ridacchia, e la bacia di nuovo, ma stavolta è diverso, questo è un bacio vero: dolce, passionale, di quelli che tolgono il fiato e fanno tremare le gambe.
«Te l’avevo detto che dovevamo farci i fatti nostri, Hugh!» la voce li fa separare di scatto «Comunque benvenuta in questa folle famiglia! » grida Hugo, mentre lui e Molly stanno già fuggendo via ridendo. Fred si lancia al loro inseguimento, con una risata che somiglia spaventosamente a un ruggito.
 
 
 
Grazie di essere giunti fin qui e spero che questa mia breve storia vi sia piaciuta! E’ collegata a un’altra mia breve storia, ma leggerla non è assolutamente necessario per comprendere questa, visto che questa è cronologicamente è precedente all’altra oltre che decisamente slegata.
Alcuni fatti narrati potrebbero essere poco chiari, me ne scuso infinitamente!
Di nuovo, se ci dovessero essere errori non fatevi problemi a segnalarmeli, anzi! Mi fareste solo un favore.




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