Live a normal life

di Jade Tisdale
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6. Tempo 

 

 

 

 

Nyssa si diresse verso il salotto con un peso sullo stomaco. Ormai erano giorni che rifletteva sulle parole da usare con Sara, ma adesso non era più sicura di quello che avrebbe dovuto dire.
La minore delle sorelle Lance era seduta sul divano e le dava le spalle. Sei ancora in tempo per voltarti e fare finta di niente, le urlava la sua coscienza. Va’ via e non rovinare un rapporto così bello. Ma Nyssa non la ascoltò.
«Ti devo parlare.»
Sara si voltò, incontrando lo sguardo malinconico di Nyssa. Spense la tv e lasciò cadere la coperta a terra, voltandosi nuovamente verso l’altra donna. «Che succede?»
L’Erede del Demonio si sedette di fronte a lei. Le tremavano le ginocchia e il cuore, ma sapeva che a quel punto non sarebbe più potuta tornare indietro.
«Devo dirti una cosa importante» soffiò, la voce ridotta ad un sussurro.
Sara annuì lievemente, deglutendo. «Ti ascolto.»
Nyssa sospirò, iniziando a torturarsi l’interno della guancia. Non credeva che sarebbe stato così difficile, ma avere lo sguardo della propria amata puntato su di lei rendeva le cose ancora più complicate.
«Non posso più stare qui.»
Canary corrugò la fronte, confusa. «Vuoi tornare a Nanda Parbat? Di già?»
Nyssa scosse il capo. «No, Sara» rispose, col fiato che le mancava. «Non posso più stare con te
Sara ebbe un capogiro. «Cosa significa?»
«Significa che ho bisogno di tempo» proseguì la mora, col cuore che batteva sempre più veloce. «Devo capire cosa voglio dalla vita. E devo farlo da sola.»
Sara si alzò in piedi, scuotendo il capo a sua volta. «Io non capisco. Credevo che fossimo felici insieme, che qui ti piacesse.»
«Non è questo il punto, Sara.»
«E allora cosa c’è che non va?»
Il tono accusatorio che le aveva rivolto fece stare Nyssa ancora più male. Non poteva dirle che suo padre l’aveva intimata di tornare al più presto a casa senza Ta-er al-Sahfer al seguito. Non poteva dirle che Ra’s avrebbe ucciso Sara se Nyssa non le avesse detto addio per sempre. Non poteva nemmeno dirle che stava pianificando di uccidere suo padre per poter garantire a entrambe una vita sicura, perché se quel piano non fosse andato a buon fine avrebbe messo in pericolo entrambe. Non poteva fare altro se non mentire alla donna che amava per proteggerla. Ed era la cosa più difficile che avesse mai fatto in vita sua.
Senza aggiungere altro, Nyssa si diresse verso l'atrio con un borsone in mano e la testa piena di pensieri, lasciando una Sara ancora scioccata nel bel mezzo del salotto. Prima di chiudersi la porta alle spalle, si voltò un’ultima volta verso l’amore della sua vita, che ora aveva le lacrime agli occhi. Nel giro di poco, anche la mora scoppiò in un mare di lacrime, ma ciò non le impedì di pronunciare quelle parole.
«Addio, habibti.»
E Sara capì dal tono della sua voce che quell’addio sarebbe stato definitivo.





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