Diario da Hogwarts

di Dragasi
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23 luglio 2007
Son stati due giorni impegnativi, ma davvero fantastici! Siamo riusciti a raggiungere Diagon Alley, seguendo le istruzioni che la McGrannit ci ha dato qualche giorno fa. Siamo rimasti tutti e quattro a bocca aperta. Centinaia di maghi e streghe vestiti in lunghe toghe o con mantelli in velluto, ragazzini che correvano dietro a piccoli giocattoli volanti, vetrine che contenevano oggetti che nemmeno nei sogni più sfrenati avremmo potuto immaginare, eppure era tutto lì davanti ai nostri occhi. Io e Allen ci guardavamo con dei mezzi sorrisi. Entrambi sapevamo come si sentiva l'altro, eravamo entusiasti e sprizzavamo gioia da tutti i pori, ma chiunque l'avrebbe capito, anche senza essere uniti come lo eravamo io e mio fratello. I nostri genitori se ne sono accorti facilmente e nostro padre, con il suo solito tono allegro, ci ha rivolto la parola: «Volete star lì imbabolati tutto il giorno o iniziamo le commissioni?»
Io ed Allen non ci siam fatti ripetere l'esortazione e ci siam subito incamminati per la via.
Siamo appena tornati da Londra carichi di pacchi con il necessario per la scuola: un calderone a testa, i completi da lavoro per Erbologia, due set di provette per pozioni, due telescopi, due bilance di ottone, due copie del “Manuale degli Incantesimi, Volume Primo”, due copie di “Storia della Magia”, due di “Teoria della Magia”, due di “Guida Pratica alla Trasfigurazione per principianti”, due copie di “Mille Erbe e Funghi Magici”, due di “Infusi e Pozioni Magiche”, due copie di “Gli animali Fantastici: dove trovarli” e di “Le Forze Oscure: guida all'autoprotezione”. Non hanno voluto prenderci un animale, perché già le bacchette e le uniformi costavano parecchio.
La mia bacchetta è di sicomoro, lunga dieci pollici e tre quarti e con il nucleo di crine di unicorno. Quella di Allen è di salice, undici pollici e nucleo di corda di cuore di drago. È decisamente entusiasta per la cosa.
Le uniformi, in parte, assomigliano a quelle che avremmo dovuto mettere alla Barnard, ma i colori sono diversi.
Io ho la gonna, Allen i pantaloni, entrambi sono grigio scuro. Poi abbiamo un maglioncino, sempre grigio scuro, camicia bianca e cravatta e scarpe nere. Sopra a tutto c'è un ampio mantello con le maniche e il cappuccio, interamente nero e con il blasone della scuola all'altezza del cuore. Per l'inverno c'è un ulteriore mantello, di stoffa più pesante, senza maniche e senza cappuccio, nero con il blasone della scuola, una grossa H al centro di uno stemma araldico con intorno un leone, un tasso, un corvo ed un serpente, all'altezza del cuore.
La mamma ha convinto papà a comprarci anche i bauli della scuola. Sono bauli vecchio tipo e sul mio, su un lato, ci sono le iniziali Z.W., su quello di Allen A.W.
Ora dobbiamo solo aspettare che arrivi il primo settembre. Sia io che mio fratello teniamo il biglietto del treno con cui raggiungeremo la scuola sopra il comodino e tutte le sere osserviamo la scritta che riporta “Binario 9 3/4”.
Domani ho intenzione di lavare la vecchia tracolla che mamma usava per andare a scuola, e di stoffa grigia. Allen ha deciso che prenderà quella di papà, ma non penso la laverà e comunque è nera e nessuno se ne accorgerà.
Stasera penso inizierò a leggere qualcuno dei libri di scuola, magari quello di Difesa contro le Arti Oscure.


Angolino di Dragasi
Ed eccoci al secondo capitolo! Inanzittutto ci tengo a ringraziare di cuore AR_1803 per aver messo questa storia tra le sue preferite. Spero che Allen e Zelda vi piacciano come personaggi e siate curiosi di scoprire come proseguiranno le loro avventure.
Non ho molto altro da aggiungere, ma se avete domande, scrivetemi pure in privato!
Ciao!




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