La caduta

di _Maeve_
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eva XXI
Eva XXI


 "Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne"
Genesi, 2,24


Succede qualcosa
quando cresce una figlia femmina.
Succede che
smetti di essere Giulietta
e diventi qualcos'altro,
qualcosa di torvo e sgraziato,
appollaiato d'in su la vita come un brutto gargoyle
del metallo meno plasmabile.
Il servizio favorito
è stato tirato fuori come da corredo,
imprimacciato di maschi
che si suppone tu dia alla vita,
portandoti dietro
le loro vene, il loro sangue, le loro rughe, le loro erinni.
E' straordinario
che un essere umano risulti
da un miscuglio concentrato di tutt'altra gente:
la famiglia è quell'ossessione latente,
divorante, la cosa più vicina a ciò che chiamano “il peccato originale”,
la figlia femmina di dio coglie il suo pomo
e s'abbevera di convinzioni che non rientrano affatto nel lessico familiare,
diventa una spergiura, ricusata da quell'Eden di pompa magna, corredi e ricette fatte bene
dove sotto i sorrisi ti soffiano come i gatti, quando dei loro piccoli
non riconoscono più l'odore.








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