Mi son sentita morta per un po’.
Immagina di perdere tutto. Proprio tutto. Prima le cose materiali, di quelle a cui tenevi tantissimo, che rappresentavano un importante ponte per raggiungere il tuo futuro e vivere il tuo presente. Poi perdi la calma, la tranquillità e per ultima la ragione. E non pensi più.
No, non capisci più niente. Non vedi e non senti, ti senti morta dentro e desideri lo stesso per il tuo corpo. Ti senti morta e vuoi morire. E hai perso tutto, tutto.
Nessuna possibilità.
Poi improvvisamente lo senti. Senti quel battito, che non è il cuore. Forse è una nota, una voce, un passo. Comunque lo senti. E ti ricorda così tanto il cuore. Il tuo cuore, quello che vive per qualcosa.
E così ti alzi, canti la canzone composta da quella nota, afferri la mano della persona a cui appartiene quella voce o cominci a correre dietro a quel passo.
E ritrovi, nascosti, piccoli frammenti del tuo ponte. Li raccogli e sai di poterlo ricostruire. Perché i tuoi sogni sono fragili ma tu sei determinata nel raggiungerli. E non ti arrendi. E vivi.
Vivi più di prima.
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