-- Panties
"KIDD!!"
ormai Killer, da un pò di giorni, si svegliava con le urla
dei due capitani e ci stava facendo l'abitudine, purtroppo per lui.
Cercò di non badarci quella volta, girandosi dall'altra parte,
ma un'altro urlo lo raggiunse:
"PERCHE' CI SONO LE TUE MUTANDE NEL MIO LAVANDINO?!"
.. Killer si alzò in piedi temendo per la salute del
proprio capitano, quando arrivò davanti alla porta del
bagno ancora bellamente in pigiama e più spettinato del
solito.
Esattamente come aveva immaginato: Kidd e Trafalgar stavano litigando
ancora lì dentro per l'ennesima volta e per qualcosa di
stupido, probabilmente..
Fece il primo passo verso l'interno, ma lo spazzolone del water gli
volò addosso cogliendolo alla sprovvista e facendolo
sbattere sul lato della porta.
"LAW! Hai usato di nuovo la mia matita nera!"
"NON CAMBIARE DISCORSO! C'è del rhum al posto del sapone!!"
"Hey, NON E' COLPA MIA SE ERO UBRIACO IERI SERA!"
Si alzò dolorante solo per avere una visione completa della
stanza: un campo di battaglia, e poteva sembrare tutt'altro che il
bagno di due uomini.
Boccette di smalto, tutte di colori diversi, rossetti e contenitori di
cipria erano disseminati ovunque, rasoi, boccette di profumo, lacche
spray, pettini di qualsiasi forma, piastre e matite per gli occhi,
più un'altra marea di cose.
Qualcosa nascosto da vestiti e biancheria intima.. evidentemente di
Kidd. Il suo capitano non era certo il massimo dell'ordine personale.
Notò proprio Kidd accendere il phon con una certa noncuranza
per asciugarsi i capelli, vicino a Law che lo stava guardando in modo
molto, molto inquietante, avrebbe detto.
... e ora che l'aveva notato, nessuno dei due aveva fatto caso alla sua
presenza: avrebbe potuto offendersi, no? No. Purtroppo per lui era
normale anche questo, durante i loro litigi.
Aveva detto bene, però: Law tirò un potente pugno
in direzione della testa di Kidd, che cadde con la faccia sotto l'acqua
del lavandino con il phon in mano ricevendo una bella scossa.
"AAAHH! MA
CHE CAZZO TI PRENDE, LAW?!" il rosso si rialzò di colpo,
furioso e bruciacchiato
"TI DO QUELLO CHE TI MERITI, IDIOTA."
in risposta Law ricevette una spruzzata dello spray per capelli sugli occhi, quindi si coprì con le mani
"CHI SAREBBE L'IDIOTA, AH?"
Killer guardò perplesso la scena. Il litigio, in un'attimo,
si trasformò in un'autentica rissa (e nessuno dei due
l'aveva ancora notato, sulla porta).
Iniziarono a prendersi a pugni e calci, sbattere teste sul povero
lavandino, aprire la doccia per poi fare a cazzottate anche lì
dentro, uscire bagnati e prendersi a gomitate, sbattendo su altri
mobili e facendo cadere oggetti scatenando un putiferio.
Usavano pettini e forcine come armi di distruzione di massa, non si sa
come c'era anche un piccolo incendio, in un'angolo.
Quando vide Law tentare di strozzare Kidd con il filo del phon e Kidd
con il rasoio in mano tentare di far sparire il pizzetto di Law, Killer
avanzò verso i due, stufo.
"SMETTETELA di litigare, c'è gente che dovrebbe dormire, qui."
Prese tra le mani le lame che portava sempre con sé (da
sotto il pigiama rosa) ed attaccò i due capitani, che solo
in quel momento si erano accorti della sua esistenza, ritrovandosi
pieni di tagli e bozzi sulla testa a terra.
Un Killer furente uscì dalla porta, sbattendola, e poi
tornò a dormire.
Forse avrebbero dovuto considerare il vice-capitano Killer un pochino
di più.
**
Il giorno dopo.
Davanti allo specchio, due Kidd e Law un pò pesti e un
pò pieni di cerotti ed anche un pò cauti si
sistemavano per la mattinata.
Il bagno era miracolosamente in ordine, intatto.
"Senti, Law...." il pirata si stava mettendo il rossetto fissando il riflesso.
"Dimmi, Kidd." il chirurgo non si voltò nemmeno a guardarlo,
con tutta calma, mentre si metteva la matita nera sugli occhi.
"...l'altro giorno..."
"Sì?"
"I miei boxer neri li hai lanciati tu sul lavandino."
ghignò, sempre senza guardarlo.
"....."
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