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Disclaimer:
Jaime Lannister, Cersei Lannister e tutti gli altri personaggi
appartengono a George R.R. Martin e a chi detiene i diritti sull'opera.
Questa storia è stata scritta per puro diletto personale,
pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso.
L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright
dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione
altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso
scritto.
"When we die, we will turn into songs,
and we will hear
each other and remember each other."
- Rob Sheffield -
Hear
me roar
A volte si sveglia nel cuore della notte e ricorda.
A volte sogna di essere circondato dalle fiamme - un cavallo bianco,
una spada d'oro.
A volte immagina di spronarlo in avanti e spingere, fino a
quando il Drago non muore e con lui la sua follia.
Il trono è salvo, la corona intatta: non c'è
sangue sulle sue mani, sotto le unghie.
Non ci sono rimorsi, rimpianti: non c'è nulla, ed
è a quel vuoto che Jaime ritorna ogni notte, esausto.
Osserva i suoi uomini sciogliersi,
diventare carne liquida e ossa bruciate.
Osserva un sogno incubo respirare, e questa volta non
basterà l'odore di Cersei per (ri)svegliarsi.
E ride, Jaime - attacca.
Imbraccia l'arma, la rabbia; la maschera dello Sterminatore di Re, il
mantello dell'assassino - del codardo.
Si veste della propria vergogna e brucia - avvampa sotto la cenere di
una profezia già compiuta.
L'orgoglio del Leone è tutto ciò che la storia
gli ha lasciato.
Note dell'autrice: questa storia
partecipa al contest "Award for the best Drabble&Flashfic - II
edizione" indetto da Nirvana_04 sul forum di EFP.
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