Deus Sabbathus

di UNDEFINED_
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Deus Sabbathus

[402 parole]

 

Sono in pochi a sapere la verità sul conto di Ade.

Quest'ultimo aveva un fratello, simile a lui in aspetto tanto quanto una formica assomiglia ad un coccodrillo; di simile avevano solo l'aria tetra e la passione per la morte. 

Il suo nome era Sabbath: era, ed è, il dio del Rock e dei vizi.

Bandito dall'Olimpo a causa della sua ossessione verso gli umani, vive nella sua parte degli inferi, trascinando con sé alla dannazione chiunque osi rubare la sua arte.

Se vi siete mai chiesti la causa della prematura morte di tutte quelle Rock Star, Sabbath è la risposta.

Un solo mortale era al corrente dell'esistenza di questo demonio.

Un semidio, nato dall'unione di una donna e del dio Sabbath stesso: suo figlio.

Conoscendo le sue origini divine, anche se mai aveva veduto il padre in persona, crebbe nel mondo degli umani con sua madre, nutrendo un'immensa passione per il rock. Aveva infatti un talento innato per la musica, ed il suono della sua chitarra era in grado di incantare qualunque orecchio, a tal punto che fu definito l'Orfeo del XXI secolo. 

Poiché era cosciente del fatto che fosse stato suo padre a porre fine alla vita di tutti i suoi più grandi idoli per mero divertimento, decise di ribellarsi.

E lo fece sfidando il padre in un combattimento, l'Orfeo del XXI secolo, che di anni ne aveva ventisette. 

Il dio scese sulla terra, rispondendo alla chiamata del figlio che l'aveva provocato, e lo trovò in piedi, al centro di un palco, fronteggiato da una folla in un campo gremito di gente come nemmeno a Woodstock il potente Sabbath aveva mai visto. 

La vita di tutti i musicisti Rock del mondo da un lato, dall'altro un'esistenza tranquilla per chiunque avesse chiesto di intraprendere la strada del musicante: questi erano i patti, la condizione imposta a chi dei due avrebbe perso.

E così iniziò il duello, una lotta all'ultimo sangue tra i due a… Guitar Hero.

Vita contro morte, condanna contro libertà, e l'ansia cresceva e la gente sperava.

Non ci sarebbe stato più nessun Jim Morrison, niente più John Lennon, basta con vittime di un destino tanto crudele quanto ingiusto.

E fu così che figlio battè padre, i sette minuti più lunghi della vita di entrambi. 

E Sabbath fu costretto all'esilio anche dal mondo degli umani, confinato negli inferi, con la sola compagnia della sua chitarra e d'una buona bottiglia di Jack Daniel's.

 

Scriptrīces scripta, data astrale 29 Ottobre 20.17

Nasce tutto da una pazza idea sviluppata in classe, per la quale ringrazio mille e mille volte la mia professoressa di lettere.





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