Story of my life

di LaViaggiatrice
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I giorni successivi furono piuttosto ordinari. Vista l’imminente apertura della scuola, Bree si recò in cartoleria insieme a Kili, che aveva scoperto essere in classe con lei.
Il ragazzo le stava facendo la panoramica dei professori – Il preside è Gandalf…-. Lei annuì – Si, l’ho conosciuto.-. Kili fece un sorrisone – Bene! Mi raccomando, vedi di ingraziartelo e non farti mandare mai da lui; se si arrabbia è terribile. Comunque; poi c’è Balin, fratello di Dwalin, che insegna storia e geografia e… non dirmi che conosci anche lui!- esclamò vedendo che Bree stava per aggiungere qualcosa.
Lei fece un sorriso imbarazzato – Beh… si.-. Il moro incrociò le braccia – Conosci qualcun altro?-. Bree ridacchiò – No, nessuno. Ma dimmi, Tauriel non deve comperare le cose di scuola?-. Kili scosse la testa – Lei ha fatto la maturità questo giugno, e adesso Thranduil sta cercando di farla andare in un college prestigioso, come Harvard o Yale. Perché?-. chiese stupito.
La rossa fece spallucce – Oh, niente, avevo paura che potesse essere gelosa. Quando l’ho incontrata lo sembrava.- disse pensando all’occhiata raggelante che le aveva rivolto quando Kili l’aveva salutata al supermercato. Lui ridacchiò – Si, effettivamente un po’ gelosa lo è. Un po’ tanto. Ma cosa ci vuoi fare? Dopotutto, si sa che tutte le ragazze mi sbavano dietro.- disse alzando le sopracciglia in direzione della rossa. – Immagino.- sogghignò lei dandogli un pugnetto sulla spalla. Scoppiarono a ridere entrambi.
Finirono di comprare il materiale e uscirono. Con loro c’era anche Dusky, che era addirittura più vivace del cagnolino di Fili. Strattonava di continuo, fortuna che era solo un cucciolo. Durante la strada incrociarono Sigrid, che scoccò un’occhiataccia ai due. Quando fu passata oltre Bree alzò un sopracciglio – Ma che razza di problemi ha?- chiese sulla difensiva. Kili sospirò – Sigrid è una persona fortemente insicura. Quando era molto piccola è venuta a mancare sua madre, e ha sempre avuto paura che le persone le facciano del male. Per quello si comporta così.-. La ragazza sospirò – Non è certo l’unica. Eppure, tuo fratello non è così, anzi.-. Il moro scosse la testa – Fili è caratterialmente più forte, non si fa piegare dagli eventi. Per quello si erano trovati, perché ognuno sapeva cosa aveva provato l’altra.-.
Restarono per un po’ in silenzio, poi Kili le chiese – Tu hai mai avuto un fidanzato?- chiese con l’aria curiosa dei bambini. Lei rabbrividì e vide davanti a se due occhi neri come la pece – Ho… avuto una storia, un anno fa. Ma poi non ne ho più voluto sapere di ragazzi, anche perché era da poco morto mio padre. Nessuno era abbastanza adatto a me, e non sono una che si accontenta, perciò ho lasciato stare il mondo maschile.-.
Kili la osservò negli occhi, e capì che non voleva parlarne – Oh beh, dopotutto non tutti sono perfetti come me.-. Bree scoppiò a ridere – Già!-.

Si stavano per separare quando il rombo di una moto e la voce irata di una ragazza li fece voltare – BREE O’DUINN! PICCOLA DISGRAZIATA, GIURO CHE TI AMMAZZO!-. In sella ad una moto nera lucida, c’era una ragazza. Era alta e snella, e quando si tolse il casco rivelò il caschetto biondo e gli occhi azzurri che mandavano fulmini. Indossava un paio di pantaloni neri, un chiodo e degli stivali. Appese il casco al manubrio della moto e si diresse a passo di carica verso la rossa.
Bree era rimasta per un attimo paralizzata, poi si era presa la radice del naso tra due dita e aveva incrociato le braccia aspettando che l’amica finisse di sfogarsi – TU SEI ANDATA FUORI DI TESTA! TI SEMBRA?? ANDARTENE DI CASA SENZA AVVERTIRE ME?? COME HAI POTUTO!-. Bree le sorrise e le si avvicinò – Anch’io sono contenta di rivederti Astrid.-. La bionda prese fiato per lo sfogo e la stritolò in un abbraccio. Quando si staccò la guardò negli occhi – Come hai potuto andartene senza avvertirmi?- chiese esageratamente offesa. La rossa sospirò - È stata una decisione dell’ultimo minuto, non ho portato via neanche la moto. E poi tu eri chissà dove, come diavolo facevo a contattarti?-.
Astrid le sventolò un dito davanti alla faccia – Non cambiare argomento!-.
Bree sorrise – Oh, che bello, ti sei preoccupata.-. L’altra sbuffò – Fanculo.- mugugnò.
Le diede un altro abbraccio, poi si girò verso Kili che era rimasto ad osservare basito la nuova arrivata – Astrid, lui è Kili, un mio amico. Kili, lei è Astrid, la mia amica del gruppo di motociclisti che frequentavo. Come stanno gli altri?- chiese poi alla bionda. Lei fece spallucce – Quando sono partita e ho finalmente carpito a tua madre il posto in cui ti eri rifugiata, Conrad era partito insieme a Brian e Abigail sulla Route 66 senza meta, come al solito, mentre Marianne era andata con Zelda su al nord. Invece, Darryl e Isaac stavano venendo da queste parti. Abbiamo fatto un po’ di strada insieme, poi hanno svoltato alla volta di Ottawa, mentre io ho proseguito fino a qui.-.
Bree sospirò – Beh, salutameli quando li rivedi.-. Astrid annuì – Si si, certamente.-. Rimasero per un momento in silenzio, poi Kili si avvicinò con un sorriso smagliante – Hey, che ne dite di andare a bere qualcosa? Direi che un bel drink ce lo meritiamo.-. Astrid rise – Si, hai ragione, anche se penso di essere l’unica maggiorenne qui, o sbaglio?- disse rivolta a Bree.
Lei gli diede un pugno sulla spalla – Finiscila, sei qui da meno di cinque minuti e di rispedirei già a casa a calci in culo.-. La bionda fece finta di mandarle un bacio – Ti voglio bene.- disse facendole l’occhiolino.
Prese la moto e li seguì al locale di Bofur, dove la parcheggiò vicino ad un’altra moto. Infatti, dentro il locale c’era Dwalin che si beveva un whisky. Le salutò e guardò la moto della nuova arrivata – Bella.-. Bree gli fece l’occhiolino – Vedessi la mia.-.
Il proprietario del bar passò lo sguardo dalla rossa alla bionda – Una tua amica?- chiese.
Bree annuì – Già; Astrid, loro sono Dwalin e Bofur; ragazzi, lei è Astrid. Faceva parte del mio gruppo di pazzi motociclisti.- disse ridacchiando.
Bofur la guardò stupito – Gruppo di pazzi motociclisti? A 17 anni? Questa è bella.- disse fingendo aria di disapprovazione. Dwalin invece rise – Sei tutta tuo padre ragazza mia.-.
Bree sorrise – Si, beh, ero la più piccola, ma loro erano come la mia seconda famiglia non potendo stare a casa con…- si interruppe prima che le scappasse qualcosa. Bofur mise giù il piatto che stava asciugando, mentre Dwalin posò il bicchiere vuoto – Con?- chiese con aria inquisitrice.
Astrid posò una mano sulla spalla della rossa che scosse la testa – Niente. Lascia perdere.-. Kili le si avvicinò – Bree, non tenerti tutto dentro, non ti farà bene.-. Lei lo guardò stupito; Fili non gliel’aveva detto quindi? Sospirò – Il vero motivo per cui me ne sono andata è il fidanzato di mia madre. Lui… è comparso quando nostro padre era morto da poco. Inizialmente sembrava una brava persona, eppure ho sempre percepito che non era quello che sembrava… infatti, dopo il fidanzamento mise le mani sui soldi di famiglia, e capimmo che era interessato solo a quelli. Ma ora… mia madre non sa come liberarsene; è potente, e potrebbe farle del male.-.

Bofur era impallidito, Dwalin era livido di rabbia. Voleva molto bene ad Ingrid, come se fosse la sua sorellina, e nessuno poteva farle del male. Invece, Bofur aveva avuto un presentimento, ma non voleva dargli voce. Meglio non rispolverare vecchie questioni. Astrid batté le mani – Allora, Kili, non dovevi offrirci un drink? Io vorrei un whisky con ghiaccio per favore.-. Bree si riscosse – E per me un'acqua e menta.-. Kili fece i suoi migliori occhioni da cucciolo – Ti preeeeeego.-. Bofur alzò gli occhi al cielo, quindi prese un bicchiere e lo riempì di birra bionda fino a metà – Non credere di farla franca un’altra volta, semplicemente non avevo voglia di sentirti frignare oggi.-.
Il moro esultò e per poco non buttò giù il bicchiere faticosamente conquistato. Bofur prese una bottiglia di prosecco e ne versò un po’ nell’acqua e menta di Bree – Tieni, va. E non farmene pentire.-.
I tre brindarono – A noi.- disse Kili tracannando la sua birra. Quando finirono portarono Astrid a fare una passeggiata nel parco dove Bree e Fili avevano parlato qualche sera prima. Al tramonto, Astrid partì, senza prima minacciare Bree – Mandami un messaggio ogni tanto, che i ragazzi mi hanno chiesto di te. Facci sapere che stai bene.-. Montò in moto e se ne andò gridando – Ciao tesorooooooo!-. Bree rise e la salutò a sua volta. Kili guardò la rossa divertito – Certo che i tuoi amici sono proprio persone normali.-. Lei sorrise – Ma no, non sono tutti così. Lei è la più pazza.-.

*Angolo Autrice* Si, lo so, ci ho messo una vita, e questo capitolo non è neanche chissà cosa, ma ho passato un periodo intenso, non avevo mai l'ispirazione ne tanto meno il tempo per scrivere. Allora, passando alla storia, che ne pensate? In questo capitolo ho parlato principalmente di Bree e di com'era prima la sua vita, scusate se non ho dato molto spazio agli altri. Astrid è ispirata ad una persona realmente esistente, che è pazza esattamente come Astrid. La conosci per caso, Tita_Weasley? ;) Mi spiace per eventuali errori, ma sono stufa, ho studiato tutto il pomeriggio. Un bacio a tutti!
LaViaggiatrice

P.S.: Qui vi allego i link delle immagini delle moto di Dwalin e Astrid se ci riesco

https://s1.cdn.autoevolution.com/images/moto_gallery/MOTOGUZZICaliforniaAquilaNera-4709_1.jpg
Dwalin


https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c8/Harley-davidson-sportster-iron-883.jpg
Astrid


E nel prossimo vedrete quella di Bree
Ciao!




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