Il tappetto rosso

di Kae Lightwood
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Il tappetto  rosso
C’era una volta, in un paese lontano lontano , una ragazzina di nome Shoyo, che-
“No un momento scusa, sarei mica una ragazza?No perché non se ne parla proprio”
Uff, che noioso.
C’era una volta , in un paese lontano lontano , un ragazzino di nome Shoyo, che era alto un metro e uno sputo e aveva una testa di improbabili capelli arancioni, ed era perciò soprannominato il tappetto rosso.
Un giorno, la sua Mamma Suga- “IO NON FACCIO LA MAMMA !”
 Piantala Kuoshi, Sugamama è canon u.u .
Comunque, un giorno la sua mamma Suga lo chiamò a gran voce . “Shoyo, Shoyo, vai a portare le ginocchiere a Daichi, che se le è dimenticate a casa! E già che ci sei, porta anche i calmanti a Tanaka-san, ho paura che perda il controllo un’altra volta!”
“Che palle mamma, non ci può andare Tsukishima?” “Shoyo, quante volte ti ho detto di non usare certe parole in casa mia? E comunque Kei non può, sta studiando, mica come te che-“ “Sì vabbè ma mamma , ancora ti racconta ‘ste scuse? C’è ormai lo sa anche Asahi-san che in realtà passa tutto il tempo a sbaciucchiarsi Yamaguchi!” “Ma cos- Keiiii! Tu vai, che sei già in ritardo” “Che palle, va bene”
 E così il nostro tappetto si incamminò  verso il bosco, con le ginocchiere in una mano e i calmanti nell’altra. Solo che, essendo il nostro Hinata un baka colossale, ovviamente si perse a guardare la partita del Piccolo Gigante in un konbini  lì vicino, e il proprietario, un  tale Ukai , dovette andare a sbatterlo fuori, perché il negozio aveva già raggiunto l’orario di chiusura .
‘ Porco Gwaa, son già le otto! Devo andare a portare le robe a Daichi e a quel decerebrato di Tanaka, altrimenti Suga-san diventa rabbioso e lì sì che son dolori’ pensò il nostro scellerato protagonista, perché sicuramente un ragazzino di quattordici anni non corre nessun pericolo ad attraversare un bosco da solo di sera AL BUIO . Ma io dico, un po’ di salvaguardia della propria persona, eh!
Comunque, visto che Hinata è un baka, e non ha proprio idea dei pericoli che si nascondono dietro l’angolo, si addentrò nel bosco.
Cammina cammina, incontra un lupo cattivo, che però aveva una forma umanoide, e questa forma umanoide non era nemmeno niente male eh. Anzi, era proprio un figo ‘sto tipo qua.
“Tanto piacere chibi-chan, io sono Tooru Oikawa. Essere in giro a quest’ora da soli alla tua età non è un po’ pericoloso ? (FINALMENTE!QUALCUNO CHE HA UN PO’ DI SALE IN ZUCCA!)Se vuoi ti accompagno a casa i-“ ma non potè continuare la frase, visto che un tale tizio di nome Iwaizumi lo trascinò via per la maglietta borbottando “bah, non c’è più religione al giorno d’oggi! Se anche il tuo fidanzato si mette a molestare i ragazzini… Non c’è proprio da fidarsi di nessuno..” e dicendo un sacco di cose simili trascinò  via il nostro carissimo lupo umano.
Morale della favola: se vostra madre vi dà una commissione da portare a termine, non fermatevi a guardare le partite di pallavolo nei bar, potrebbe fare buio prima che ve ne accorgeste e potreste incontrare soggetti poco raccomandabili
FINE
P.S. alla fine Hinata incontrò un Kageyama selvatico che, seppur dandogli del baka eccetera eccetera, lo accompagnò volentieri a casa.

NEKO-CHAN'S SPACE
Ciao a tutti! 
Debutto nel fandom di Haikyyu con questa opera puramente demenziale.
L'ho scritta per riuscire a strapparvi un sorriso, spero di aver raggiunto il mio obiettivo. Se sì, o se invece non vi è piaciuta, siete pregati di farmelo sapere nelle recensioni.
Baci,
Neko-chan
P.S. giuro, la prossima volta torno con una storia seria 

 




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