..:In
the Dark of the End:..
Taglia,
Fendi,
Affonda.
Squarcia,
Frantuma,
Lacera.
Distruggi.
Da
tempo, ormai, è questa la tua occupazione.
Distruggere.
Fare
a pezzi il nemico, farlo soffrire, privarlo della vita,
rubargli
l'anima.
Perché?
Per
non essere ucciso -ti dicevi-.
All'inizio
fu così:
lottare
per respirare, lottare per vedere la luce.
Poi..
conoscesti
loro.
Li
conoscesti veramente,
non
scontrasti con loro la spada, ma la impugnasti per loro.
Per
lui.
O
forse no? -ti chiedesti-
e
continuasti a fare ciò che avevi sempre fatto.
Combattere.
Ma
stavolta era per qualcos'altro. Non più per sopravvivere.
Ma
non ti bastò.
E
poi, finalmente, combattesti per te stesso.
Non
più subordinato, non più sottomesso,
mai
più schiavo.
Eravate
solo tu e la tua spada.
Combattevi
per diventare forte.
Perseguivi
un sogno, ora. Per essere uguale a lui.
Lo
abbandonasti, lui.
Liberandoti,
lo privasti della sua forza.
Ma
a che prezzo conoscere quell'effimera libertà?
E
così, da allora, combattesti per un nuovo scopo ancora, e di
nuovo
per un altro, e un altro, ed un altro ancora.
Combatti
adesso.
La
lama della spada grondante sangue.
Di
fronte a te un drago -un altro-, un nemico senz'anima.
Dietro
di te i tuoi compagni.
Il
corpo martoriato e dolente -di nuovo-.
Ma
l'unica cosa che conta in questo momento
è
combattere.
Distruggere.
Che
sia per non morire, per servire, o per proteggere,
continui
a combattere.
E
ti credono libero in questa scelta. Perchè tu hai lottato,
sei
sopravvissuto.
Hai
scelto.
Per
un uomo, questo significa "libertà".
Ma
quando il nemico assale, e affonda le zanne nella tua carne,
lo
senti.
Oh
si.. È allora che lo senti.
Il
tuo demone.
Quando
tentenni, il demone esce;
quando
vieni pervaso dall'odio, il demone ti inghiottisce.
E
quando il demone si impossessa di te,
è
allora che ritorni schiavo.
Ed
allora, lo urli, il nome del tuo padrone.
Lo
urli, stringendo l'elsa come non mai.
Urli
il nome del tuo odio.
Urli
il nome del tuo demone.
<<
Grifis!
>>
un
suono flebile, ovattato, giunge alle tue orecchie.
E
dopo, è solamente
buio
nella prigione della pazzia.
*
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NdA:
questa
è la pima fic che scrivo su Berserk, manga che apprezzo
molto. Ero
partita con l'idea di scrivere qualcosa di breve, e invece (come
sempre) ho allungato più di quanto volessi. Il protagonista,
ovviamente, è Gatsu; ho voluto ripercorrere un pò
la sua vita, e il
motivo per cui brandisce la spada. E questo è il risultato,
decisamente no-sense ^^.
spero
vogliate lasciare una critica (sono sempre bene accete), almeno per
rendermi conto se devo lasciar perdere questo fandom XD.
Grazie
a tutti quelli che hanno letto, e soprattutto a chi ha apprezzato.
Ja
ne!
Simona.
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