In the Dark of the End

di JeanLa357
(/viewuser.php?uid=57712)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


..:In the Dark of the End:..



Taglia,

Fendi,

Affonda.


Squarcia,

Frantuma,

Lacera.


Distruggi.


Da tempo, ormai, è questa la tua occupazione.


Distruggere.

Fare a pezzi il nemico, farlo soffrire, privarlo della vita,

rubargli l'anima.


Perché?


Per non essere ucciso -ti dicevi-.

All'inizio fu così:

lottare per respirare, lottare per vedere la luce.


Poi..

conoscesti loro.

Li conoscesti veramente,

non scontrasti con loro la spada, ma la impugnasti per loro.

Per lui.

O forse no? -ti chiedesti-


e continuasti a fare ciò che avevi sempre fatto.

Combattere.


Ma stavolta era per qualcos'altro. Non più per sopravvivere.


Ma non ti bastò.



E poi, finalmente, combattesti per te stesso.

Non più subordinato, non più sottomesso,

mai più schiavo.


Eravate solo tu e la tua spada.

Combattevi per diventare forte.


Perseguivi un sogno, ora. Per essere uguale a lui.

Lo abbandonasti, lui.

Liberandoti, lo privasti della sua forza.


Ma a che prezzo conoscere quell'effimera libertà?


E così, da allora, combattesti per un nuovo scopo ancora, e di nuovo per un altro, e un altro, ed un altro ancora.


Combatti adesso.


La lama della spada grondante sangue.

Di fronte a te un drago -un altro-, un nemico senz'anima.

Dietro di te i tuoi compagni.

Il corpo martoriato e dolente -di nuovo-.


Ma l'unica cosa che conta in questo momento

è combattere.


Distruggere.


Che sia per non morire, per servire, o per proteggere,

continui a combattere.


E ti credono libero in questa scelta. Perchè tu hai lottato, sei sopravvissuto.

Hai scelto.


Per un uomo, questo significa "libertà".


Ma quando il nemico assale, e affonda le zanne nella tua carne,

lo senti.


Oh si.. È allora che lo senti.

Il tuo demone.


Quando tentenni, il demone esce;

quando vieni pervaso dall'odio, il demone ti inghiottisce.


E quando il demone si impossessa di te,

è allora che ritorni schiavo.


Ed allora, lo urli, il nome del tuo padrone.

Lo urli, stringendo l'elsa come non mai.


Urli il nome del tuo odio.

Urli il nome del tuo demone.





<< Grifis! >>




un suono flebile, ovattato, giunge alle tue orecchie.




E dopo, è solamente

buio nella prigione della pazzia.






* ** * ** * ** * ** * ** * ** *




NdA:

questa è la pima fic che scrivo su Berserk, manga che apprezzo molto. Ero partita con l'idea di scrivere qualcosa di breve, e invece (come sempre) ho allungato più di quanto volessi. Il protagonista, ovviamente, è Gatsu; ho voluto ripercorrere un pò la sua vita, e il motivo per cui brandisce la spada. E questo è il risultato, decisamente no-sense ^^.

spero vogliate lasciare una critica (sono sempre bene accete), almeno per rendermi conto se devo lasciar perdere questo fandom XD.

Grazie a tutti quelli che hanno letto, e soprattutto a chi ha apprezzato.


Ja ne!

Simona.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=373245