Mi basta un segno

di WhiteLight Girl
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Adrien sentì Plagg ridacchiare contro il suo fianco; il Kwami era uscito dalla borsa, se ne stava sospeso tra la sua coscia e la parete e, nonostante fosse al riparo da occhi indiscreti, il ragazzo non riusciva a non temere che qualcuno lo vedesse, quindi lo spinse giù con una manata proprio nel momento in cui lo sentì borbottare: «Magari non ha letto il tuo biglietto.»
Plagg sforzava di tenere la testa sollevata, si aggrappava con le zampette alle dita di Adrien per impedirgli di spingerlo dentro abbastanza da chiudere la zip dietro di lui, spasimava per poterlo prendere in giro ancora un po'.
«Certo che ha letto il mio biglietto.» disse Adrien a denti stretti.
Plagg rimbalzò contro il fondo della borsa e, arrampicandosi per risalire, stropicciò la copertina di uno dei libri. Il suo ghigno era una provocazione, ma Adrien non aveva alcuna voglia di coglierla, troppo preso dal pensiero del momento in cui avrebbe condiviso il dolce con la sua anima gemella.
«Magari allora l'ha letto e non l'ha capito, oppure ha deciso di ignorarlo. Non puoi mica pretendere che ogni volta che le lasci un post-it lei molli tutto e corra da te.»



***


Sto lavorando ad un possibile seguito di questa storia, di cui questo è un estratto.

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