Questa piccola fic, si colloca
quando sono tutti a Grimmauld Palace per le vacanze di natale nel 5 libro, il
signor Weasley è al San Mungo e la prima partita di Quidditch è andata
malissimo.
A kiss for
one tear
Hermione sbadigliò silenziosamente scendendo le scale che
portavano alla cucina.
Di notte Grimmauld Palace era molto silenziosa e buia.
Nel salotto il fuoco scoppiettava come sempre…
…un momento… il fuoco?
La brunetta si stropicciò gli occhi infilando bene la testa
nel salone.
Effettivamente il fuoco era acceso…
Passò in rassegna tutta la stanza ma non vide nulla di
strano, e fece per dirigersi nella cucina per prendere l’acqua quando vide che
la bottiglia era appoggiata sul tavolino vicino camino e al divano.
Camminò lentamente verso il punto ma appena oltrepassò la
poltrona le prese un colpo.
Ron sonnecchiava stravaccato, con il viso appoggiato
all’interno dello schienale.
Le braccia abbandonate, una sulla gamba e una sull’addome, i
capelli spettinatissimi.
Afferrò la bottiglia e guardandolo fece un piccolo sorso.
Quando la ripoggiò sul tavolo notò una coperta di lana ai
piedi del rosso e gli poggiò un secondo la mano sul braccio.
Sorrise vedendolo tremare appena.
Il viso era illuminato dalla luce delle fiamme e risaltavano
molto le lentiggini e le labbra rosse socchiuse appena.
Sollevò la coperta e gliela poggiò addosso, ma subito lui
aprì gli occhi e come la vide sobbalzò.
“Her…mpf…” fece per urlare, ma la ragazza gli mise una mano
sulla bocca.
“ssshhh… dormono tutti…” sussurrò poi allontanò la mano.
“non farlo mai più…” sussurrò Ron cercando di riprendere
fiato.
Lei ridacchiò e annuì.
“che ci fai qui? Perché non vai a letto…” gli chiese.
Lui scosse la testa e disse “non mi va…” disse semplicemente
abbassando lo sguardo.
“cosa c’è che non va?” chiese premurosa Hermione sedendosi
sul bracciolo della poltrona.
Il rosso scrollò le spalle senza alzare lo sguardo.
“Ron… ti prego… almeno tu fidati di me…” biascicò lei.
Lui alzò il viso e la fissò “ma io mi fido di te… solo
perché litighiamo la maggior parte del tempo non vuol dire che non mi fidi di
te…” le sorrise sinceramente sbadigliando.
“e allora perché non mi racconti cos’hai?” chiese lei.
Lui abbassò il viso e prese un profondo respiro.
“beh… ecco… tanto per cominciare… papà ancora non sta bene…
e poi… Herm tutta la mia famiglia è in pericolo… ora capisco mia madre… anche
io inizio a temere per Bill e Charlie, soprattutto dopo quello che è successo a
papà… e l’altra sera mamma con quel molliccio… e poi… anche il Quidditch…” finì
piagnucolando il ragazzo.
“ma Ron… devi stare tranquillo… è la guerra è vero ma
bisogna essere ottimisti se no si ha già perso in partenza… e poi… quella era
la tua prima partita, ti basta un po’ di allenamento…” gli sussurrò lei
dolcemente facendosi scivolare un po’ più giù.
Ron allargò un braccio come ad invitarla a appoggiarsi a lui
e Hermione sorrise di rimando.
Mai lui era stato così dolce e decisamente serio come in
quel momento.
La brunetta scosse la testa rifiutando e Ron aggrottò un po’
le sopracciglia.
Poi prese un respiro e continuò “e poi… Harry mi sembra
sempre più debole e lo sento sempre più lontano, e come se non bastasse riesce
sempre e comunque a superarmi…”
Lei sorrise e fu il suo turno di allargare le braccia.
Ron la guardò negli occhi e come fece per aprire bocca
Hermione lo interruppe “tu non puoi rifiutare…” e sorrise.
Ron le passò molto timidamente le braccia attorno ai fianchi
e la strinse appoggiando la testa sul suo sterno.
Il cuore di lei prese a battere molto velocemente e Ron si
stupì di sentire quanto calore emanava il suo corpo morbido avvolto nel
pigiamone di plaid rosa.
“Ron… lascia perdere il fatto di Cho… e poi arriverà anche
il tuo turno di baciare una ragazza non preoccuparti… dopo tutto anche io non
ho mai baciato un ragazzo che ti credi…” ammise carezzandogli teneramente la
testa.
“tu sei piccola non centra…” sussurrò lui chiudendo gli
occhi e sistemando meglio il viso su di lei.
“ah si eh? Ho la tua età lo sai?” scherzò lei tirandogli un
pizzicotto su una guancia.
Lui sorrise ma una lacrima uscì da un suo occhio, e prima
che Ron potesse anche solo muoversi Hermione gliela asciugò con il palmo della
sua mano e lo strinse più forte poggiando il mento sulla sua testa.
“Ron… se vuoi piangere fallo non preoccuparti… giurò che non
lo dirò a nessuno… anche perché nessuno crederebbe mai che io e te possiamo
stare così…” finì con ghignetto e carezzandogli il viso, prima di chinarsi e
baciargli una guancia morbida e stringerselo più forte al petto.
Ron nascose tutto il viso nel suo pigiama e si lasciò uscire
un primo singhiozzo.
Lei fece un piccolo sorriso sentendolo piangere per la prima
volta.
Il rosso prese a sussultare velocemente e strinse la presa
sui suoi fianchi biascicando “mi sento uno schifo…”
“invece ultimamente sei più carino del solito…” provò a
rallegrarlo Hermione passandogli le mani tra i capelli.
Prese a baciargli la testa timidamente e a cercare di
calmarlo.
Era la prima volta che si scambiavano certe effusioni, e se
qualcuno le avesse detto il girono prima che sarebbe successo, gli avrebbe riso
in faccia.
Lentamente Ron si rilassò allentando anche la presa sul suo
corpo.
“meglio?” gli chiese la brunetta alzandogli il viso e
carezzandogli una guancia rossa.
Lui annuì “grazie…” sussurrò mentre chiudeva gli occhi e si
ripoggiava a lei.
Però poi si spostò un po’ per farle più posto sulla poltrona
e si trovarono alla stessa altezza con i visi a pochi centimetri di distanza.
Passarono attimi interminabili in quella posizione con
Hermione che si mordicchiava il labbro inferiore e Ron che le scrutava gli
occhi.
Lentamente il rosso le si avvicinò di più e la bruna come un
automa piegò appena il viso di lato quando sentì il fiato dell’amico sulle
labbra.
Si guardarono negli occhi e videro il desiderio di quel
contatto l’uno nell’altra.
Qui non si potrebbe dire chi annullò la distanza di pochi
millimetri che era rimasta tra i loro visi, fatto sta che Hermione sentì le
proprie labbra premute dolcemente contro quelle di Ron.
Un piccolo e semplice incontro di labbra.
Ron aveva le labbra fredde e morbide, Hermione gonfie e
dolci.
Entrambi chiusero gli occhi a quel contatto e non li
aprirono neppure quando contemporaneamente schiusero leggermente le labbra
permettendo ai loro respiri di confondersi.
Hermione poggiò, senza rendersene conto, una mano dietro la
testa del ragazzo che tremando dall’emozione lasciò entrare la lingua nella
bocca della brunetta.
La ragazza sentì le guance farsi sempre più bollenti mentre
le labbra di Ron si muovevano sulle sue invogliandola a rispondere.
E così lei fece, dolcemente e trepidamente carezzò la lingua
di lui con la sua, per minuti lunghissimi.
Quel semplice incontro di labbra si trasformò in un dolce
bacio, timido e tenero.
Ron e Hermione si stringevano amabilmente sulla poltrona, i
visi premuti e le labbra unite in quel segno d’amore, che nessuno dei due
riconobbe come tale quando si staccarono.
Ron ansimante la guardò negli occhi e lei rossissima gli
fece un sorrisetto tirato.
“…è… imbarazzante..:” sussurrò qualche secondo dopo.
Ron represse malamente una risata, mentre al contrario
Hermione ridacchiava nervosamente.
“beh… grazie di… ehm… insomma…” balbettò Ron grattandosi la
testa.
“ho capito… però… non è stato male…” ammise mordendosi le
labbra.
Lui annuì e disse “si non è stato niente male… ma non
mordenti così se no rischi di staccartele…”
Le passò un dito caldo sulle labbra facendola arrossire di
nuovo.
“direi… ehm… che è ora di andare a dormire…” sussurrò
Hermione.
“si… credo anche io…” fece anche Ron.
Entrambi si districarono lentamente e con malavoglia dall’abbraccio strano che si
era creato e si alzarono in piedi un po’ barcollando.
“Herm… questo è il nostro segreto… nessuno lo deve sapere…”
le sussurrò il rosso ad un orecchio.
Lei annuì, le labbra molto più gonfie di prima.
“buona notte…” gli sorrise e dopo avergli dato un bacio
sulla guancia corse in dormitorio.
Ron la guardò sparire e si morse un labbro sospirando.
“beh che aspetti… vai sopra Ron…” il ragazzo sobbalzò e si
voltò.
“Sirius!” esclamò a voce bassa.
Lui gli sorrise sornione gli disse “ti ho detto di andare
subito a letto… oppure domani tutto sapranno quello che è successo…”
“no… ti prego… è l’unica cosa che abbiamo io e Hermione…”
piagnucolò il rosso.
“d’accordo… terrò la bocca chiusa… se riesci a sparire antro
tre secondi…”
Ron si volatilizzò in un attimo.
L’uomo ridacchiò si voltò e prendendo a camminare
all’interno del salotto chiedendosi cosa mai fosse successo fino a dieci minuti
lì dentro.
Quando è meschino quando vuole Sirius è?! ^___^ allora vi è
piaciuta??? Speriamo… mi è sembrata molto dolce…
Fatemi sapere cosa ne pensate ok?
Kiss Marilia