Perchè piangi ancora per me??

di They are almost Canon
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Erick odiava le giornate di pioggia: non sapeva cosa fare, come far scorrere le ore.

Non poteva uscire sui pattini, non poteva stare sul suo dondolo.

Finiva come sempre su Yutube, a guardare video random.

Finiva a cercare i suoi preferiti, le top.

Quelle classifiche dei più disparati argomenti, erano ciò che amava sulla grande piattaforma: Anime, film, canzoni, qualunque fosse l'argomento lui le guardava.

In quella giornata il giovane scrisse la parola "sport" nel campo di ricerca del grande portale.

Tra i primi risultati lesse "top 20 grandi tragedie dello sport" e incuriosito cliccò.

Il video era molto variegato. Toccava vari sport, famosi o meno, ed eventi di tutto il mondo.

Pattuglie acrobatiche, pugili, calciatori, sciatori... tutti lasciavano il segno, di tutti lui ricordava qualcosa.

Arrivò la posizione numero uno ancora prima che Damian, lo Youtuber, cominciasse a parlare Erick capì.

Quell'autovettura blu e bianca col numero uno era qualcosa di inconfondibile, come quello sguardo sulla foto che abilmente era stata messa come sfondo.

Era lui, l'unico in grado di smuovere qualcosa nel ragazzo.

Si fece coraggio, fece ripartire il video, disattivandone l'audio.

La clip partì: lo schieramento di partenza, lui era lì, in pole.

Un incidente, safety car.

Le immagini del video balzano qualche giro dopo.

Il campione che improvvisamente non sterza in una curva, per lui facile, l'auto esce dal percorso, va a sbattere.

È un cumulo di lamiere bianche e blu, qualcosa non quadra.

Il ragazzo a bordo non usciva.

Erick lo sapeva, non sarebbe mai uscito!Premette pause.

Vedere quelle scena rigò il viso del giovane di lacrime.

Si alzò dal PC, per andare a buttarsi nel letto e scoppiare in un pianto incontrollabile.

Non se ne rese conto, si addormentò tra le lacrime.

 

<< Erick... >> si sentì chiamare. << Erick.... >> quella voce gli era famigliare... ma com'era possibile??

<< Erick.... >> un giovane in jeans e maglietta gli si stava avvicinando.

Si strofinò gli occhi – ripetutamente – quel viso era dannatamente reale.

<< Erick, perché piangi ancora per me?? dopo tutto questo tempo >> chiese il suo interlocutore.

<< Perché tu sei stato il mio primo vero idolo, perché quel giorno a 11 anni non potevo crederci. Mi dicevo che non eri tu. >> disse il ragazzo.

<< Erick... >>

 

 

Non seppe mai cosa voleva dire il suo idolo, un tuono lo svegliò improvvisamente.

Si alzò, tornò al suo computer e lasciò un commento "miss you, Becò! Spero di re-incontrati in sogno" poi chiuse il portale.





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