Che il Cosmo sia con noi: il regno di Poseidone

di Cloe87
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Ucci ucci, sento odore d’imbrogliucci!

E forse non solo noi!

 

 

“Però, devo ammettere che da quando sono incappata nella combriccola del Grande Tempio, sto facendo un sacco di esperienze nuove! Tipo quella di capire come deve sentirsi una bomboletta di vernice prima dell’uso” mi ritrovai a pensare, mentre venivo sbatacchiata da Milo dello Scorpione, incazzato nero ed intento a sbraitarmi contro le peggio cose, miste ad una raffica di domande riguardanti gli avvenimenti appena successi. Peccato che l’ingente sforzo fisico e mentale a cui mi ero sottoposta per richiamare all’ordine il mio porno Cloth, per evitare di diventare io il problema e non più Poseidone, mi avesse lasciato priva di forze ed in preda a dei forti capogiri, ai quali si stava aggiungendo anche la nausea a causa del Saint di Scorpio.

«Milo, ti consiglio di lasciare la presa dal collo di Arianna e di spostarti» gli disse quindi Sayuko, che aveva intuito cosa stava per succedere.

«Scordatelo! Prima voglio sapere quello che è successo! E sappiate che ora la prigione di Capo Sounion non ve la toglierà nessuno!»  ringhiò però lo Scorpione e la Veggente si strinse nelle spalle.

«Ti avviso che sta per vomitare!» fu quindi la conseguente risposta della giapponese.

«Cosa!?» fu la replica di Milo, che ebbe appena il tempo di mollare la presa e spostarsi, mentre io cadevo a carponi e rimettevo pure l’anima.

«Tsk! Siete veramente senza dignità!» fu la conseguente considerazione del Gold, mentre io riprendevo un minimo di parvenza civile e cercavo di rimettermi in piedi con l’aiuto di Sayuko.

«La prossima volta evita di shakerarmi» gli risposi quindi io, e lui sbuffò.

«Ringrazia che non ti abbia strozzato piuttosto» fu infatti la sua replica per poi aggiungere: «Mi auguro per te che abbi una spiegazione convincente a ciò che ho assistito, o ti giustizierò seduta stante»

Le parole del Saint erano severe e il suo sguardo non ammetteva repliche. Spostai quindi il mio in direzione del Generale di Sea Horse, privo di sensi sul lastricato in pietra antistante la sua colonna, e poi in quella di Seiya, nelle medesime condizioni di Baian, e una fitta di rabbia mi trafisse il cuore. Se avessi preso con più serietà gli allenamenti questo non sarebbe successo. Mi sentivo infatti tremendamente in colpa sia nei confronti di Pegaso, che del Saint di Scorpio. Emisi quindi un sospiro stanco. Era infatti giusto fornire anche a Milo una spiegazione, anche perché questa volta avevamo seriamente bisogno del loro aiuto se volevamo uscirne vive e senza fare più danni che altro:

«Le armature che indossiamo noi Emissari non sono come le vostre. Sono pura energia cosmica negativa che, reagendo al contatto con altra energia cosmica negativa, rivestono il nostro corpo come una corazza e ci proteggono come un esoscheletro, dandoci resistenza, forza e velocità. Purtroppo hanno un effetto collaterale: essendo costituite da cosmo negativo, nel momento in cui perdiamo il controllo del nostro corpo, c’è il rischio che se ne appropriano e diventino macchine da guerra. Ed è proprio quello che mi è successo prima. A causa della botta alla testa, che mi ha fatto perdere parzialmente conoscenza, la mia armatura ha cercato di pendere il sopravvento su di me» spiegai.

«Praticamente come quello che è successo a Saga?» mi domandò quindi Milo decisamente preoccupato.

«Non proprio. A Saga infatti era andato fuori controllo il suo Cosmo Negativo. Nel mio caso invece è il cosmo con cui è costituita l’armatura che, se gli capita l’occasione, non disdegna di appropriarsi del corpo di chi la indossa» risposi.

«Ecco perché Morgana ci teneva tanto al fatto che anche noi fossimo in grado di gestire il cosmo negativo. In modo da riuscire a controllare al meglio le nostre protezioni ed evitare così questi inconvenienti» intervenne Sayuko, mentre Milo si passava una mano nei capelli irritato:

«Fantastico, ci mancava solo più questa! Altro che un aiuto, voi siete solo un danno per il Grande Tempio. Ma d'altronde non ci si può aspettare altro da delle inette mandate allo sbaraglio. Mi auguro che Atena dopo tutto questo prenderà provvedimenti adeguati» fu il conseguente commento dello Scorpione che, anche se mi fece storcere il naso sulle “inette”, non potei contraddire sullo “mandate allo sbaraglio”; quindi evitai di buttare altra benzina sul fuoco e ingoiai il rospo. Stessa cosa non potei dire di Sayuko che, piccata, non si lasciò sfuggire l’occasione di lanciare una frecciatina bella appuntita a Milo:

«Ma senti da che pulpito!  Vorrei ricordarti che senza il nostro intervento la vostra amata “Atena” sarebbe già sotto terra e inoltre vorrei farti anche notare che, mentre noi stiamo qui a filosofeggiare, Saori e le altre ragazze sono prigioniere da qualche parte in questa specie di posto psichedelico. Quindi che ne diresti di lasciare a dopo tutti i tuoi dubbi per concentrarci su come uscire da questo pasticcio?»

Milo emise un lungo respiro per riconquistare la calma e la lucidità:

«Ok, va bene. Rimandiamo a dopo tutto quanto. Per una volta hai ragione. Prima Atena e Lythos e poi le vostre teste» fu il conseguente commento di Milo, che era riuscito nuovamente a riassumere un certo contegno, mentre io mi apprestavo a far rinvenire Seiya, che dopo aver ripreso completamente conoscenza, mi scrutò con fare indagatore da cima a fondo:

«Ehm, Arianna, tutto bene?» fu infatti la sua domanda guardinga.

«Più o meno, ma riesco a stare in piedi e ad essere lucida. Il porno Cloth è nuovamente sotto controllo. Sono mortificata per prima. Non ero in me» mi scusai.

«Me ne sono accorto…» fu il conseguente commento di Pegaso, mentre si alzava massaggiandosi la schiena: «Comunque gran bel colpo. Mi hai messo a tappeto! La prossima volta però cerca di colpire solo il nemico, ok?» mi rimproverò il Bronz Saint e io gli sorrisi mortificata.

«Prometto che se usciamo tutti interi da questa storia, affronterò con più serietà gli allenamenti. Tu piuttosto come stai?»

«Ho visto di peggio» fu la risposta di Seiya, per poi spostare lo sguardo sul Generale dell’Oceano Pacifico Settentrionale, che stava riprendendo i sensi: «Di lui che ne facciamo?»

«Lo ammazziamo. Mi sembra ovvio!» intervenne quindi Milo, mettendo in bella mostra la sua unghia venefica.

«Frena! Un ostaggio potrebbe esserci comodo» lo bloccò però Sayuko, e Milo storse il naso:

«E per cosa di grazia? Ho seri dubbi che cercare di usarlo come riscatto per la vita di Atena o di una delle altre ragazze possa essere una cosa sensata»

«Infatti la mia idea era quella di usarlo come guida per farci condurre da Poseidone dato che non siamo molto pratici del posto. Almeno che tu non abbia una cartina sotto mano!» le rispose però la Veggente.

«E pensi seriamente che collaborerà? Quello, appena si sveglia, tenterà nuovamente di farci fuori» fu però la pragmatica risposta dello Scorpione.

«Scusa Milo, ma tu non potresti usare il Restriction?» intervenne però Seiya e Milo fece per replicare, per poi però lascar perdere, avendo intuito che era una battaglia vana:

«Mi auguro che sappiate quello che state facendo» fu infatti la sua replica, per poi lanciare il colpo per immobilizzare il Generale.

«Vedi che anche tu sai essere utile quando voi?» lo schernì quindi la Giapponese apprestandosi a risvegliare il Marine, cosa che fece brontolona a Milo un “Continua Sayuko, continua, che poi ti metto tutto in conto!”.

Poco da dire che non appena il Generale degli Abissi riprese conoscenza si ritrovò molto stupito nell’essere ancora vivo, anche se immobilizzato.

«Co…come mai non mi avete eliminato mentre ero incosciente?» si ritrovò infatti a balbettare incredulo guardandoci come fossimo degli alieni e Milo sbuffò:

«Fosse per me saresti già a far compagnia ad Ade. È a questa scema che devi chiedere» rispose di fatti lo Scorpione, indicando la Veggente.

«Ciao, Baian… giusto?» esordì quindi Sayuko, ignorando Milo, e il generale annuì guardingo, mentre la giapponese riprendeva a parlare: «Vedi, dovresti farci la cortesia di accompagnarci da Poseidone, prima che ci sia una carneficina» cosa che fece scoppiare a ridere il Marine.

«Scordatevelo. Preferisco morire» fu infatti la risposta di Baian, cosa che fece scoccare a Milo uno sguardo nella direzione di Sayuko con l’esplicito significato di “Te l’avevo detto”.

Decisi quindi di intervenire provando a spiegare al Generale la situazione:

«Toglimi una curiosità: vi siete resi conto che il vostro piano non ha senso?  Voi siete in sette più una manica di inutili uomini conciati da pesce; noi invece siamo in cinque Bronz Saint, cinque Gold Saint, e i restanti guerrieri rimasti al Grande Tempio. Senza contare che non siete nemmeno al corrente che cinque delle ragazze che avete rapito non sono ancelle, ma Emissari del Cosmo.  La disparità numerica è quindi evidente. Averci attirato qui non mi pare tutto questo colpo di genio»

«Cosa vuoi insinuare? Che non siamo all’altezza dei Saint di Atena? E cosa intendi con Emissari del Cosmo?» domandò di conseguenza il Generale, spiazzato e risentito allo stesso tempo, mentre io mi accucciavo per guardarlo dritto in faccia.

«Non sto insinuando che siate meno validi dei Saint, ma, se la matematica non è un’opinione, c’è un’alta probabilità che a finire male siate voi. Inoltre devi sapere che molti secoli fa Poseidone concordò con i Custodi del Cosmo di rinunciare ai suoi desideri di conquista in cambio del riposo eterno, quindi mi pare strano che ora si sia svegliato con smanie da conquistatore. In più, da quello che avverto, non mi pare nemmeno che il dio dei mari si sia risvegliato completamente, o sbaglio?»

Baian mi guardò stupito, per poi abbassare lo sguardo pensieroso: «Non so di cosa stiate parlando e chi siano i Custodi di cui parlate, ma effettivamente su una cosa avete ragione: Poseidone sembra più interessato alle questioni amorose che a quelle belliche. Infatti a prendere tutte le decisioni in materia è il Generale di Sea Dragon, a cui il nostro signore ha affidato la guida dei Marine» fu infatti il commento di Baian.

«Beh, un genio sto tipo, non c’è che dire!» commentò Seiya per poi aggiungere: «E ditemi, una volta che avrete sommerso il pianeta con il diluvio universale, e sterminato il genere umano, su cosa regnerete, sui pesci?»

«Eh? Quale diluvio?» Baian era caduto completamente dal pero.

«Quando siamo giunti qui, il Generale di Sea Dragon, ci ha detto che l’unico modo per salvare Saori era quello di abbattere le colonne che reggono il vostro regno, in modo da indebolire quella portante in cui è stata rinchiusa, e nella quale sta rischiando di affogare con lo scopo di far cadere sulle sue spalle il diluvio che Posidone ha intenzione di scatenare sul pianeta; in modo tale che le acque da lui scatenate si riversino all’interno della colonna e non sull’umanità» spiegò Seiya, facendo comparire su volto del generale un’espressione contrita:

«È assurdo! Come può avervi svelato l’unico modo di distruggere la Main Breadwinner? E comunque, che io sappia, Poseidone non ha intenzione di scatenare proprio nulla, dato che si è invaghito di una fanciulla umana e che i suoi affari siano strettamente legati a traffici commerciali, essendo a capo di una prestigiosa famiglia d’imprenditori marittimi!» ci spiegò quindi Baian, decisamente incredulo nel venire a sapere che, quello che credeva essere il leader dei Marine, avesse spiattellato a cuor leggero al nemico il punto debole della colonna portante del loro regno.

«Quindi, se il vostro obbiettivo non è lo sterminio del genere umano, per quale motivo ci avete attaccato, rapendo le ragazze?» chiese di conseguenza Seiya, sempre più confuso.

«Semplice; per poter unificare il mondo sotto la guida di un unico dio e sovrano. L’umanità sta diventando sempre più corrotta a causa di guerre, conflitti e giochi di potere, ma il Grande Poseidone ha potuto anche notare che, oltre alla gente malvagia, esistono anche persone meravigliose, come la fanciulla che gli ha rapito il cuore e la sua amica. Ha quindi deciso di non distruggere l’intera umanità e, nella sua infinita misericordia, ha deciso di indire un giudizio universale una volta conquistato il pianeta, in modo tale da prendere sotto la sua ala protettrice chi ne sarà degno e dar vita ad una seconda età dell’oro. E siccome Atena non avrebbe mai capito il nobile piano del dio dei mari, siamo partiti d’anticipo per evitare che ci mettesse i bastoni tra le ruote» spiegò Baian risoluto.

«Peccato che il vostro capo sia un fesso, dato che ha escogitato un piano così folle» intervenne di conseguenza Sayuko.

«Fesso? Dici? Io invece ho la netta sensazione che stia cercando di metterlo nel culo a tutti!»

La voce di Morgana ci fece voltare stupiti nella sua direzione, ritrovandoci così ad osservare la Medium con al seguito Lyhtos (che si fiondò immediatamente su Milo per sincerarsi delle sue condizioni) e un ragazzo dai tratti efebici, con indosso un’armatura simile a quella di un Marine.

«Per tutti gli dei dell’Olimpo! Ma come ti hanno ridotto!» fu infatti l’esclamazione della giovane ancella, che puntò il suo sguardo inceneritore verso Baian: «Maledetto, sei stato tu, vero?»

Il Marine di Sea Dragon in risposta indicò Sayuko: «Diciamo che sono stato agevolato»

Cosa che fece spostare lo sguardo stupito della giovane verso la Veggente, che si strinse colpevole nelle spalle: «È una lunga storia Lythos. Riparliamone quando saremo fuori dai pasticci»

«Oh, eccome che ne riparleremo! Stanne certa!» fu la conseguente considerazione dello Scorpione, mentre la nostra attenzione veniva catturata dal ragazzo con i capelli lilla e gli occhi rosati al fianco di Morgana, ma a dare voce ai pensieri di tutti ci pensò Baian:

«Sorrento? Che ci fai con il nemico!?»

«Sto cercando di capire cosa sta realmente succedendo, perché effettivamente, come stanno notando queste fanciulle, qualcosa non quadra nell’operato nel capo dei Marine» fu la conseguente risposta pacata del giovane Generale degli Abissi, per poi rivolgersi a noi con un lieve inchino: «Sono Sorrento di Siren, Generale dell’Oceano Atlantico Meridionale, vi farò da scorta fino al palazzo di Poseidone»

«Cosa!? Ma sei impazzito?» fu la replica del Generale di Sea Horse.

«Baian, rifletti: “Noi ci siamo riuniti qui per volere del signor Poseidone, con lo scopo di creare un nuovo mondo utopico abitato solo da gente con il cuore puro, come nell’era divina. E per realizzare questo obbiettivo non potevamo evitare di combattere contro Atena, ma mi chiedo se questa battaglia è iniziata veramente per il volere di Poseidone. D’altronde se il signor Poseidone combattesse contro Atena ed entrambi perissero, sarebbe molto comodo per chi volesse ottenere sia la terra che il mare” *, senza contare che posso garantire che il sommo Poseidone ha la testa completamente rivolta altrove, dato che sono io a fargli da consulente per la redazione delle sue lettere amorose»

«Cosa intendi dire Sorrento? Che in realtà il Generale Kanon abbia organizzato tutto questo per sbarazzarsi sia di noi che dei Saint?» chiese Baian.

«Può essere. D'altronde cosa sappiamo di lui? Nulla. Ha sempre mantenuto uno stretto riserbo sia sulle sue origini che su come sia riuscito a risvegliare Poseidone, motivo per il quale ha ottenuto la carica di nostro leader» rispose il Generale di Siren, cosa che mi fece sorgere un dubbio:

«Quindi non siete al corrente che il Generale di Sea Dragon è il fratello gemello di Saga di Gemini?»

Un silenzio sbigottito calò tra i presenti, che venne interrotto da uno spiazzato Milo:

«E da quando Saga ha un gemello???» fu infatti l’esclamazione dello Scorpione, cosa che mi fece capire che c’era veramente qualcosa di molto strano che bolliva in pentola, mentre un gigantesco boato, seguito da una violenta scossa di terremoto ci coglieva di sorpresa.

«Ma che sta succedendo!!!» esclamò impaurita Lythos aggrappandosi a Milo per non rovinare a terra, mentre io venivo sorretta da Seiya e Sayuko perdeva l’equilibrio finendo addosso ad un contrariato Baian. Morgana e Sorrento invece non fecero una piega.

«Merda! Qualcuno deve essere riuscito ad abbattere una colonna!» esclamò la Medium.

«Ed è un problema?» domandò Seiya, per poi ricordarci che quello era l’unico modo per riuscire a liberare Saori dalla colonna portante, ma a farci allarmare ci pensò Sorrento.

«Non sono come ci siano riusciti, ma io vi consiglierei di fare in modo di evitare di distruggerne altre perché altrimenti il regno finirà per collassarci addosso» ci informò infatti il Marine.

«Già e io vorrei evitare di lasciarci le penne qui sotto, dato che ho una missione più importante da portare a termine sulla terra ferma. Di conseguenza cerchiamo di trovare una soluzione alternativa per salvare la Kido. Quindi proporrei di dividerci: io, Sorrento e Arianna, ci rechiamo da Poseidone per cercare di venire a capo della faccenda, mentre i restanti si occupino di dar manforte nel liberare le restanti ragazze ed evitare di far crollare altre colonne; e se ci imbattiamo in Sea Dragon cerchiamo di catturarlo» intervenne quindi Morgana, per poi dividerci come concordato (tranne Baian che, da buon prigioniero, non aveva avuto molta scelta).

 

 

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*Cit. Saint Seiya Volume 13 Perfect Edition (perdonatemi se l’ho rielaborata con dei tagli per motivi narrativi)





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