Veterani a raccolta

di Ellery
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8. Una lettera
 

* Cowt8, indetto da Lande di Fandom
* Week 5
* Prompt: “You have no control on who lives who dies who tells your story”
* Parole: 369


So che non invierò mai questa lettera, ma… forse scrivere su un foglio mi aiuterà. O forse no. Sarà solo l’ennesimo e patetico tentativo di scaricarmi la coscienza?
Non riesco a prendere sonno.
Sono ore che fisso il soffitto. Non so nemmeno quanto tempo sia trascorso, da quando mi sono adagiato sul letto. Tra poco sarà l’alba? Oppure la notte deve ancora arrivare? Non lo so.
Ho lasciato Erwin e sono sceso in mensa. Mi sono fatto servire un boccale di birra, che poi ho lasciato a terra, abbandonato. Qualcuno lo avrà bevuto, voglio sperare…
Mi sono sfogato su due reclute. Jaeger e quell’altro, quello con la faccia da cavallo ed il cognome impronunciabile. Odio quando fanno baccano, quando litigano senza motivo per delle stupidaggini. Non si accorgono neppure del tempo che stanno gettando via… dei momenti che trascorrono e che non potranno mai più recuperare. Inutile, comunque, parlarci: non capirebbero. Sono due zucche vuote della peggiore specie…
Mai quanto il comandante, comunque. Non sono riuscito a smuoverlo da quell’idea idiota. Vuole essere presente a tutti i costi. Non gli importa di morire e… questo mi spaventa. È come se si fosse già rassegnato: gli interessa soltanto mettere piede in quella sciocca cantina e smascherarne il segreto. È ossessionato dalla verità, al punto da non saper rinunciare ad un suicidio premeditato.
Perché non capisce? Non sarebbe d’aiuto, soltanto di peso. Non posso combattere liberamente, se devo badare a lui. Sa di essere un condannato, un’esca per giganti e… non gli interessa.
Stupido idiota! Non accetta di rimanere a casa, al sicuro. In caserma, a scervellarsi per produrre un nuovo piano o qualche strategia che ci consenta d’abbattere per sempre queste maledetta mura. No, lui desidera esserci.
Vuole assistere al trionfo o alla più grande disfatta. Che accadrà se non torneremo? Se non riusciremo a rientrare nel Wall Rose? Chi sopravvivrà e chi morirà? Non posso saperlo.
Chi racconterà la nostra storia? Nessuno.
In fondo, forse… è giusto così. Scompariremo come abbiamo vissuto: come animali pronti al macello, sacrificati per un ideale impossibile da raggiungere. Non verremo pianti, né ricordati. Saremo soltanto gli ennesimi sciocchi che hanno osato sfidare il mondo esterno.
Saremo fantasmi dispersi nel corso della storia.


L.A.

 




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