Ode a C17

di Teo5Astor
(/viewuser.php?uid=1059991)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Un avvertimento: se non avete visto l’episodio 131 di Dragon Ball Super vi consiglio di stare alla larga da qui. E, fidatevi, non dovrete avere nessun rimpianto per questo. Anzi, reputatevi fortunati.
A chi invece si volesse munire di coraggio e proseguire nella lettura di questa cosa, sappiate che alla fine ogni imprecazione nei miei confronti sarà ben accetta e, sicuramente, più che meritata.
Ora indosso i panni di Omero e mi accingo a farlo rivoltare nella tomba.
 
 
 
Ode a C17
 
Cantami, o Shenron, dell’Androide 17
l’ira funesta, che infiniti addusse
lutti agli Universi, non a quello 7,
anzi tempo nell’Aldilà alme d’eroi condusse,
ma ai cani e agli augelli come orrido pasto
lor salme non abbandonò
(perché di Zen’Oh l’alto consiglio li cancellò).
Tutto iniziò quando aspra contesa come lama fendette,
anni prima, il capo de’ prodi Goku e il divo 17.
 
E qual de’ numi li inimicò?
Il dottor Gero. Con Goku irato,
lo scienziato nel mondo un feral morbo destò,
e la gente pería: Son fu incolpato
che fece al Fiocco Rosso oltraggio.
 
Ma testè, qual miraggio?
Sul campo perito il divo 17
per salvar Goku e Vegeta sembrò,
ma alfine l’ardita intesa tra Son e Freezer sfruttò
e al Drago di resuscitar tutti gli Universi chiedette.
 
 
 
 
Note
Ok, è stato breve ma intenso, immagino.
Mi sono limitato a “maltrattare” i primi 14 versi dell’Iliade e ad aggiungerne altri 5 inventati da me per poter porre fine a un simile sacrilegio e non farvi perdere altro tempo.
Vi starete chiedendo: «Ma perché hai pubblicato questa roba?»
La risposta è: «Boh! Mi è venuta improvvisamente l’idea e ho scritto di getto…»
Adesso vediamo se lo spirito di Achille uscito dall’Ade riesce a trovarmi e a farmi cancellare questa storia (nella migliore delle ipotesi…) cosicché possa essere letta da meno persone possibili.
Per il resto, siete liberi di inveire contro di me per aver profanato l’incipit di un capolavoro come l’Iliade e se vorrete farlo pubblicamente qui sotto ne sarò felice.
Vi autorizzo a linciarmi, avete la mia più sincera comprensione.
Ciao e a presto!
Teo5Astor
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3755959