Stark Memories

di Scythe_Master_Branwen
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Era davvero una pessima giornata.
Aveva preso un brutto voto in Storia e alla lezione dei capisquadra l’avevano sommersa di compiti e ricerche da fare.
Andò nella loro camera e si cambiò, preparandosi ad andare alla sessione di allenamento che aveva programmato con i suoi compagni, poi uscì, diretta al cortile interno della scuola, dove si doveva incontrare con gli altri.
-Scusate il ritardo, stavo...- si interruppe notando che solo Raven e Taiyang erano presenti -Dov’è Qrow?- chiese irritata, guardando l’altra ragazza -Sono sua sorella, non la sua balia- rispose secca lei.
Spostò il suo sguardo sul biondo, che sembrava molto nervoso -Taiyang. Dov’è Qrow?- domandò con fare autoritario -Ehm...non lo so- rispose lui in modo vago; si avvicinò di un passo afferrando il ragazzo per il bavero e iniziando a scuoterlo -Dov’è?!-.

Summer era la più bassa tra loro, ma quando si arrabbiava faceva davvero paura ed era molto più forte di quanto non sembrasse.
Non augurava a nessuno di finire in una delle sue prese di sottomissione.
Provò ancora una volta a negare -T-ti giuro che non lo so!- la ragazza lo scosse con più forza -E-e va b-bene è uscito con una ragazza!- confessò.
Summer mollò la presa, livida di rabbia e se ne andò a grandi passi -Ah, cavolo...Qrow me la farà pagare per aver parlato- sospirò, aggiustandosi il colletto della maglia -Pff, patetico- commentò Raven, seduta di fianco a lui -Se hai ceduto per così poco, credo che il tuo debito con mio fratello te lo porterai nella tomba- si girò a guardare la sua compagna -Si beh, non che tu abbia fatto molto per aiutarmi- disse -E poi davvero credi che Qrow ce l’abbia ancora con me per la storia della gonna? Sono passati quattro mesi!- Raven incrociò le braccia sul petto -Ce l’avrà con te finché non ti sarai fatto perdonare- disse, guardandolo dritto negli occhi con un mezzo sorriso malizioso -E io ti ho già salvato una volta. Non lo farò di nuovo-.

Un Mese Prima

Taiyang era nei guai. Era DAVVERO nei guai.
-Cosa hai fatto?!- Summer era senza parole -Rischi una sospensione, o peggio!- esclamò -Sshh!- sibilò facendole segno di abbassare la voce -Secondo te perché ne sto parlando a te?! Ho bisogno del tuo aiuto!- la ragazza sembrava ancora più incredula -Il mio aiuto?! E cosa dovrei fare secondo te?!- disse piccata -Aiutami a recuperare il compito prima che il professore si accorga che non è il mio!- rispose supplichevolmente -Sei impazzito?! Se veniamo scoperti ci butteranno fuori di sicuro!- Summer aveva ragione.
Lui sapeva che aveva ragione.
Aver scambiato il suo compito con quello di un altro ragazzo era già abbastanza grave, ma averlo fatto durante un esame era anche peggio; certo, quando l’aveva fatto era convinto fosse una grande idea, visto che non aveva studiato, ma con il senno di poi, si era reso conto che era stato uno sbaglio.
Un terribile sbaglio.
-Mi dispiace Tai, mi dispiace davvero, ma non posso aiutarti con questa cosa- mormorò Summer.
Quella notte, il suo sonno fu agitato e inquieto; era terrorizzato all’idea che lo sbattessero fuori dall’accademia una volta che lo avessero scoperto.
La mattina successiva si era alzato di pessimo umore, triste e rassegnato all’idea che non sarebbe mai diventato un Cacciatore.
Era da solo nella stanza, visto che lui era l’unico a non avere lezione fino al pomeriggio; vagò un po’ per la camera, incerto sul cosa fare, quando, all’improvviso, il suo sguardo fu catturato da qualcosa sulla scrivania.
Si avvicinò, notando che la lampada appoggiata sul tavolo era accesa e illuminava un foglio di carta con sopra una serie di crocette.
Gli mancò il fiato mentre, con sollievo, riconosceva il compito su cui aveva messo il suo nome; ciò che lo lasciò totalmente senza parole, però, fu quello che c’era sopra il foglio.
Una piuma.
Una nera piuma di corvo.
Una delle piume che Raven portava legate tra i capelli.

Presente

-Ancora adesso mi chiedo come tu sia riuscita a prendere quel compito- disse con una risata -Un giorno te lo dirò...forse- replicò Raven, senza che quel sorriso sparisse dal suo volto.
Rimasero in silenzio per un po’ -Raven- chiamò la sua compagna, che si girò nuovamente a guardarlo -Perché mi hai aiutato?-.

Quella domanda era nei suoi stessi pensieri sin da quando aveva compiuto quel gesto “Perché l’ho aiutato?”.
La cosa che la tormentava, era il non riuscire a darsi una risposta che avesse senso. Almeno, che avesse senso per lei.
Mentre era assorta nei suoi pensieri, non si accorse di star mormorando -Era la cosa giusta da fare...- si girò a guardare Taiyang, che, a giudicare dall’espressione che aveva in volto, doveva averla sentita.
Contrasse la mascella, una sensazione di vergogna che gli attanagliava lentamente le viscere -Beh, grazie- si limitò a dire il biondo, guardandola con un sorriso al quale lei rispose con un’espressione neutra e un cenno del capo.
Poi accadde quello che mai pensava che sarebbe potuto succedere: Taiyang si avvicinò un po’ e le diede un veloce bacio sulla guancia -Vado a vedere se Qrow ha bisogno di aiuto, magari così riterrà il mio debito saldato- disse il ragazzo, alzandosi e incamminandosi verso il dormitorio.
Rimase completamente paralizzata, con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata, incapace di muoversi, di parlare o anche solo di pensare lucidamente.
Taiyang le aveva appena dato un bacio sulla guancia. Non riusciva a crederci.
In combattimento era il compagno di addestramento ideale per lei e la sua particolare tecnica di lotta senz’armi la spingeva ad adottare sempre nuove strategie e questo le faceva molto bene da un punto di vista psico-fisico.
Quelle volte in cui Summer li aiutava a prepararsi per i test, se c’era qualcosa che non aveva capito, Taiyang glielo rispiegava con pazienza e comprensione, consapevole che lei non aveva mai dovuto andare a scuola prima e che questo fatto le impediva di capire determinate cose immediatamente, ma la cosa più importante era che il ragazzo la ascoltava.
La ascoltava sul serio: quando aveva qualche problema, di solito, ne parlava con il fratello, ma Qrow raramente la stava a sentire e col tempo aveva imparato a tenersi tutto dentro, finché, in quegli ultimi mesi, non aveva iniziato a parlare con Taiyang; il suo compagno cercava sempre di aiutarla o di consigliarla dove possibile e anzi, l’essersi avvicinata a lui aveva anche migliorato i suoi rapporti con Summer, con la quale, almeno all’inizio, aveva preferito essere più distaccata.
In qualche modo, lei e Taiyang avevano legato.
Adesso questo. Cosa voleva dire?
Si alzò, camminando in fretta per raggiungere il ragazzo -Ehi!- lo chiamò quando fu abbastanza vicina -Perché lo hai fatto?- gli chiese, ancora incredula; lui ci mise un secondo a capire, ma alla fine, fece un radioso sorriso, guardandola con aria divertita, ma sincera -Era la cosa giusta da fare- disse, girandosi nuovamente e continuando a camminare, diretto al dormitorio.
Senza pensare, senza usare la logica, seguendo solo l’istinto, gli afferrò un braccio prima che potesse allontanarsi troppo e disse qualcosa che mai pensava sarebbe uscito dalla sua bocca, ma era qualcosa che sentiva di dovergli chiedere -Tai...ti andrebbe di...uscire con me?-





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