Antichi dissapori
“Mi ha fatto chiamare, Preside?”
“Oh, buongiorno, Severus! Ti
aspettavo” rispose Silente amabilmente. “Sì, in effetti avrei bisogno
di chiederti un immenso favore. Ti prego di accomodarti” lo invitò
gentile, indicando la sedia davanti alla sua scrivania.
Severus gli lanciò un’occhiata
inquisitrice, ma si sedette.
“Di cosa si tratta, allora?”
“Del nostro nuovo professore di
Difesa Contro le Arti Oscure” spiegò Silente, gli occhi azzurri puntati
su di lui attraverso gli occhiali a mezzaluna.
Severus lo guardò sorpreso, il
cuore che cominciò a martellargli in petto. Era forse questo, il favore
che voleva chiedergli? Forse, finalmente,
gli avrebbe concesso la cattedra che tanto agognava? Forse, dopo
quell’indegno Allock, si era arreso all’evidenza che lui sarebbe stato
la miglior scelta possibile?
Si impose di darsi un contegno,
di risultare indifferente. “Quindi ne ha trovato uno, Preside?”
“Oh, sì, credo proprio di aver
trovato il candidato ideale” sorrise Silente, visibilmente soddisfatto.
Il cuore di Severus continuò a battere forsennato.
“Ma affinché possa lavorare qui
a Hogwarts, sarà indispensabile la tua collaborazione.”
“La mia collaborazione,
Signore?” domandò Severus, la speranza che continuava a crescere,
insieme al fastidio dell’attesa a cui Silente lo stava obbligando.
“Sì, Severus. Prometti che mi
aiuterai?”
“Come sempre, Preside.”
“Ti ringrazio. So di
chiederti più di quanto dovrei, ma sei l’unico insegnante a Hogwarts a
cui affiderei di preparare ogni mese un’eccellente Pozione Antilupo. A
parte me stesso, s’intende” aggiunse con un occhiolino.
Fu come essere investito da una
secchiata d’acqua gelata.
“Pozione Antilupo, Signore?”
“Esattamente” confermò Silente.
Una rabbia cieca lo invase
mentre vedeva il suo sogno sfuggirgli ancora dalle mani, mentre vedeva
l’irritante sorriso di Silente e si rendeva conto di essere stato
raggirato. “Ha… ha assunto un Lupo
Mannaro?” ringhiò Severus
“L’ultima volta che ho
controllato mi pareva di aver assunto un Professore” sorrise Silente,
serafico. “Ma sì, suppongo che ai fini di questa nostra conversazione
debba sottolineare che accidentalmente sia anche un Licantropo.”
“Accidentalmente?!”
“Sono certo che prendendo la tua
Pozione Antilupo non creerà alcun problema” proseguì Silente, calmo.
“Non creerà alcun problema?!” lo
aggredì Severus.
“Non vedo perché dovrebbe
crearne, visto che non ne ha creati quando studiava a Hogwarts, se
tralasciamo l’incidente che ti ha visto coinvolto. Cosa ragionevole,
visto che non ne aveva alcuna responsabilità” sorrise Silente.
Fu solo allora che Severus capì.
Se si fosse fermato un attimo a riflettere, se non si fosse lasciato
annebbiare dall’ira lo avrebbe intuito da subito, perché conosceva un
solo Lupo Mannaro che avrebbe potuto lavorare a Hogwarts. Fissò Silente
incredulo.
“Ha assunto Remus Lupin?”
“Un candidato perfetto, non è
vero?” chiese il
Preside, compiaciuto.
Severus scosse la testa, senza
parole. Come poteva Silente fargli questo? Rifiutargli la cattedra di
Difesa Contro le Arti Oscure per assegnarlo al Lupo Mannaro che l’aveva
quasi ucciso? Chiedergli di preparare per lui la Pozione Antilupo?
“Si rende conto che è una
follia?”
“Non vedo perché” obiettò
Silente, senza scomporsi. “Considerando che ho assunto un ex
Mangiamorte, suppongo di poter assumere anche un Licantropo”
proseguì, ignorando la smorfia di Severus per la frecciatina ricevuta.
“Sono certo che Remus farà molto meglio del povero Gilderoy. Non che ci
voglia molto, a dir la verità…”
“Si ricorda che ha provato a
uccidermi, vero?”
Per la prima volta dall'inizio
della conversazione,
il Preside assunse un’espressione severa. “Sappiamo entrambi che Remus
Lupin sarebbe stato vittima di quello scherzo tanto quanto te.”
“ERA COMPLICE DI BLACK!” esclamò
Severus, scattando in piedi in preda all’ira e battendo le mani sulla
scrivania.
“Non è così, e sarebbe ora che
tu lo riconosca, Severus” disse Silente con fermezza, immune alla sua
reazione.
Ma lui non lo stava più
ascoltando, perché un altro pensiero gli aveva appena attraversato la
mente, e ancora una volta si chiese come avesse fatto a non pensarci
prima.
“E a lei sembra… saggio… assumere Remus Lupin
proprio quando Sirius Black è tornato in libertà?” chiese con tono di
sfida.
“La scelta più saggia che
potessi fare, in effetti” commentò Silente. “Sono convinto che in pochi
tengano
alla sicurezza di Harry quanto lui, inoltre non credo che nessun altro
conosca Black bene come Remus, o il castello bene quanto Black.”
“E secondo lei, se Lupin lo
conosce così bene, perché non si è accorto che era una spia? Scommetto
che non l’ha nemmeno sfiorata l’idea che Lupin possa essere suo
complice, non è vero?” domandò Severus con amarezza.
“Neanche per un istante, no.”
“E allora come spiega la sua
evasione, eh? Come fa a sapere che non lo aiuterà a entrare nel
castello o a uccidere Potter?!”
“Così come so che tu non sei più
complice di Lord Voldemort, Severus.”
Lui si sentì colpito nel vivo da
questa affermazione.
“Credevo di aver ampiamente
dimostrato di essere degno della tua fiducia, Silente” disse con
freddezza.
“Lo hai certamente fatto,
Severus, e lo stesso ha fatto Remus.”
“E Black? Lei non si fidava
anche di Black? E LUI L’HA TRADITA!”
“A dire il vero, sospettavo da
tempo che potesse essere la spia dell’Ordine” ammise Silente, calmo.
“Io stesso mi sono offerto come Custode Segreto per Lily e James, ma
loro hanno preferito affidarsi a Black.”
“ED È COLPA SUA SE LEI È MORTA!”
“Di Sirius, sì, ma non di Remus.
Ti assicuro che lui vuole rispedirlo ad Azkaban tanto quanto te”
sottolineò Silente, con un tono che gli lasciò intendere che la
conversazione era terminata.
“Ne dubito” mormorò Severus. Poi
gli lanciò un ultimo sguardo irato e si voltò per andarsene.
Era appena arrivato alla porta
quando Silente parlò ancora.
“Preparerai la Pozione Antilupo,
allora? Manterrai la tua promessa?”
Severus si girò a guardarlo.
“Come sempre, Preside” gli rispose con freddezza, quindi girò i tacchi
e se ne andò.
*****
Ciao a tutti!!
Mamma mia, è da secoli che
non scrivo niente… ma proprio in questi giorni ho riletto tutta la Saga
e ancora una volta questo ha fatto fiorire la mia ispirazione! Non so
se durerà, non so quanto durerà, ma per ora la sfrutto! E spero di
ritrovare qualche vecchio lettore con l’occasione ;)
Ovviamente, non sarei potuta
tornare se non con un Missing Moment ricco di dialoghi e con alcuni tra
i personaggi di cui mi piace più scrivere come protagonisti, Silente in
particolare!
Questa storia è un po’
l’altro specchio della medaglia di una mia vecchia storia ‘Il
Cacciatore di Taglie’, che racconta di quando Silente ha chiesto a
Remus di andare a insegnare a Hogwarts. In effetti una o due frasi sono
riprese quasi pari pari ;)
Curiosamente, anche quella
era stata la prima storia che avevo scritto dopo una rilettura della
Saga.
E ancor più curiosamente, la
stessa cosa era accaduta a Trick nello scrivere la storia ‘Il miglior
insegnante’, che racconta invece delle dimissioni di Remus e che vi
consiglio, per rimanere in tema ;)
Mi piacerebbe anche scrivere
di quando finalmente Piton ottenne la cattedra di DCAO, se mai lo farò
magari potrei inserirla qua come una sorta di secondo capitolo ^^
Come sempre, ho una serie di
note specifiche sulla storia ;)
Prima di tutto, mi piaceva
impostare l’inizio della storia su questa sorta di equivoco, con
Severus che pensa sia finalmente arrivato il suo turno per poi scoprire
che invece è stata scelta una persona che sopporta ben poco
(eufemismo). Forse è un po’ forzato il comportamento di Silente,
ma Piton è un ottimo Occlumante quindi magari Silente non si è reso
conto di starlo illudendo… o forse sì e s’è pure divertito :P Fate voi
XD
Poi, a un certo punto (in
una frase) Severus passa al ‘tu’ e lo chiama ‘Silente’: la cosa è
voluta, la concepisco come una sorta di ‘top dell’arrabbiatura’, che fa
cadere le formalità. Come vedrete nelle citazioni di HP3 a cui mi sono
ispirata Piton dà a Silente del lei, però in futuro (basti vedere i
celebri ricordi di Piton di HP7) gli si rivolge in modo molto più
diretto, dandogli del tu e chiamandolo Silente. Ora, in parte questo
sarà dovuto alla traduzione, visto che in inglese non esiste il lei, ma
immagino che anche in inglese quando uno si riferisca a una persona
chiamandola ‘signore, preside, professore’ – come ad esempio fa Harry –
sia formale (gli dia del lei in italiano), quando la chiama ‘Silente’
invece no (gli dia del tu).
Poi, c’è una frase in cui
Piton dice che ‘lui l’ha tradita’.
Mi piaceva lasciare una
certa ambiguità: potrebbe voler dire ‘Black l’ha tradita, Professore’,
ma anche ‘Black ha tradito Lily’ ;)
Ancora mi sono chiesta
perché Silente non abbia preparato la Pozione Antilupo lui stesso (sono
certa ne fosse capace), ma sinceramente non ne ho risposta. Però
sappiamo che è stato Piton a farlo, quindi questo è quanto. Forse
voleva metterlo alla prova? Voleva creare un qualcosa per cui Severus
si dovesse impegnare ad aiutare Remus, e per cui Remus gli sarebbe
potuto essere riconoscente in futuro (come infatti racconterà a Harry)?
Insomma, può essere che fosse una scelta ‘educativa’ anziché logistica?
Notare che secondo me Piton
sotto sotto sa perfettamente, per quanto non voglia ammetterlo, che
Remus non era complice del famoso scherzo…
Infine, dopo i saluti
inserirò le varie citazioni di HP3 a cui mi sono ispirata (in ordine
sparso). Forse non lasciano trapelare che la conversazione sia stata
rabbiosa come io l’ho impostata, ma così mi è venuta fuori e tutto
sommato non mi sembra così irragionevole. Non penso che a Piton abbia
fatto molto piacere sapere che Remus sarebbe arrivato a Hogwarts, che
pensasse davvero che potesse essere complice di Black oppure no.
Ciao a tutti e grazie della
lettura! Spero sia gradita ^^
Ps il titolo non mi fa
impazzire, ma se non sono antichi dissapori quelli fra i Malandrini e
Severus, allora… Anche Silente li chiama ‘vecchi dissapori’ quando
chiede a Sirius e Piton di metetrli da parte dopo il ritorno di
Voldemort (nell’infermeria, a fine quarto), ma mi suonava meglio
antichi. Accetto volentieri consigli ^^
«Si ricorda la nostra
conversazione, Preside, appena prima... ah... dell'inizio del
trimestre?» disse Piton a labbra strette, come se cercasse di non farsi
sentire da Percy.
«Sì, Severus» rispose Silente, con una nota
d'avvertimento nella voce. «Sembra... quasi impossibile... che Black
sia potuto entrare nella scuola senza un aiuto dall'interno. Avevo
espresso la mia preoccupazione quando lei ha assegnato...»
«Non credo che nel castello
ci sia una sola persona che avrebbe aiutato Black a entrare» ribatté
Silente, facendo capire che l'argomento era chiuso così chiaramente che
Piton non osò replicare.
Ho detto e ridetto al
Preside che stavi aiutando il tuo vecchio amico Black a entrare nel
castello, Lupin, ed ecco qui la prova.
Sono curioso di vedere come
la prenderà Silente... era convinto che tu fossi innocuo, sai, Lupin...
un Lupo Mannaro addomesticato...
«Sirius Black ha dimostrato
di essere capace di uccidere a sedici anni» borbottò. «Non se l'è
dimenticato, Preside, vero? Non ha dimenticato che una volta ha tentato
di uccidere me?»
«La mia memoria è buona
come sempre, Severus» disse Silente con calma.
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