Da quando Sora
aveva sconfitto Xemnas e l’organizzazione XIII riusciva a vedere il cuore delle
persone. Ogni tanto quando posava lo sguardo sul petto di un individuo, vedeva
apparire il suo cuore, che brillava di una delicata luce rosa.
Il custode del
keyblade trovava questa una capacità utile per riconoscere i Nobody che come i
membri dell’Organizzazione XIII avevano conservato il loro aspetto umano.
Oggi però quella
sua capacità speciale gli aveva fatto suonare un potente campanello d’allarme nel
suo cervello e che riguardava Prompto, il papà del suo miglior amico Riku.
Quando Sora
aveva rivolto lo sguardo verso Prompto per vederlo in azione con la sua
macchina fotografica, si era accorto che aveva solo metà del suo cuore e questo
lo aveva fatto sobbalzare per la sorpresa e la paura.
Il custode del
keyblade aveva chiuso gli occhi e quando gli aveva riaperti, aveva ritrovato di
nuovo solo metà del cuore di Prompto e decise di dover fare qualcosa per
guarirlo per il suo miglior amico e per Prompto.
Lui e Prompto
avevano subito stretto amicizia, grazie specialmente a Riku e alle fotografie.
Dopo il suo arrivo a Destiny Island, Prompto aveva cominciato a lavorare come
fotografo ufficiale nelle isole principali con la sua inseparabile macchina
fotografica e Sora ne era rimasto subito affascinato e cominciò ad appassionarsi.
Una passione che
cresceva a ogni fotografia che Prompto gli aveva mostrato e su ogni piccolo
aneddoto che quelle immagini sapevano raccontare, anche alcune totalmente
ridicole e che mettevano Riku in totale imbarazzo.
E attraverso
quelle fotografie che Sora aveva potuto conoscere qualcosa su Noctis, il
secondo papà di Riku.
Prompto attraverso le sue foto gli aveva
raccontato molti particolari e storie su Noctis e Sora, sentendo tutti quei
racconti e aneddoti, era sicuro che lui e Noctis sarebbero sicuramente
diventati grandi amici, se solo il destino non fosse stato così crudele con
Noctis, Prompto e Riku.
Sora conoscendo
bene la storia di Riku e della sua famiglia, concentrò tutta la sua
preoccupazione su Prompto, che era impegnato a fotografare Riku che si stava
allenando sulla spiaggia con il suo keyblade.
Sora si avvicinò
abbastanza al fotografo e allungò la mano verso il petto di Prompto per toccare
quella metà di cuore.
Prompto notando
lo strano comportamento di Sora domandò:- Ehi, che cosa stai facendo?-.
Sora sobbalzò e
mettendo le mani davanti esclamò:- Niente! Volevo accertarmi che stai bene!-.
Prompto si
accigliò e domandò con tono preoccupato:- Perché? Ho qualcosa che non va?-.
Sora rispose:-
Hai solo metà del tuo cuore! E voglio capire cosa sta succedendo.-. Ancora una
volta allungò la mano per cercare di capire cosa stava succedendo al fotografo.
Prompto emise un
lungo sospiro doloroso e disse con tono triste e doloroso:- Sto bene, Sora. Non
è qualcosa che può essere guarito dalla tua magia o dalla medicina. È qualcosa
di più profondo e più doloroso.-. Gettò uno sguardo verso il figlio, che
continuava ad allenarsi.
Sora domandò non
capendo le parole di Prompto:- Cos’è? Perché non può essere curato?-.
Prompto rispose
con tono serio e triste:- Vedi, Sora a volte si ama così profondamente una
persona che quando la perdi, il tuo cuore si spezza e una metà non viene più
recuperata perché vuole ricongiungersi a tutti i costi con la persona che ha
amato in vita.-. Il suo cuore, si era rotto quando aveva visto Noctis morto
seduto sul trono.
Una lacrima
scivolò lunga la guancia di Prompto mentre i suoi occhi osservavano Riku
concentrato con i suoi allenamenti con il keyblade.
Riusciva a
vivere ancora con la sola metà del suo cuore grazie all’affetto profondo che
nutriva per il suo figlio adottivo, che gli aveva dato forza e coraggio per
restare in piedi sia durante i dieci anni di oscurità sia dopo la morte di
Noctis.
Prompto aveva
notato che da quando Riku era tornato a Destiny Island, era diventato più
maturo e adesso, per certi versi, alcune sfumature del suo carattere
ricordavano quelli del nonno Regis.
Si asciugò
rapidamente la lacrima e guardando Way of the Dawn, non poté non sentirsi orgoglioso
di suo figlio, che aveva accettato finalmente l’alba e superato in parte il doloroso
lutto della perdita di Noctis.
Sora domandò
curioso:- Può davvero provocare tutto questo l’amore?-.
Prompto fece un
cenno d’assenso con capo e spiegò:- Si! E spero che se un giorno amerai
profondamente una persona, non sperimenterai mai questo dolore.-. Prese in mano
la macchina fotografica per scattare un’altra foto prima di tornare a casa.
Sora incrociò le
braccia intorno alla testa mentre il suo sguardo rimaneva fisso sul cuore a
metà di Prompto per poi rivolgere lo sguardo verso il tramonto, ancora confuso
dalle parole di Prompto.