Lucky Family

di yasiacrazyland
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Nulla viene senza costo e i vecchi abitanti di quella casa dovevano averlo compreso molto bene. Taye spostò la tenda ed entrò con cautela dal buco che un tempo aveva sostenuto una finestra. La bella villa era abbandonata, una di quelle abitazioni in cui i bambini si sfidavano ad entrare. Giravano diverse storie sul perché non fosse stata riacquistata o demolita, e tutte potevano essere riassunte con la parola infestata. Da che cosa, dipendeva da a chi lo si chiedesse. Taye le conosceva tutte e lei e Miles avevano fatto ricerche, anche dentro l’edificio stesso. Se entità infestavano davvero la villa non erano frequentatrici assidue, o almeno non quanto lei e il fratello. E se non avevano avuto loro la fortuna di incontrare qualcosa Taye dubitava che fosse capitato ad altri.

Mentre procedeva sul marmo impolverato, verso le scale, sperava di avere un altro tipo di fortuna. Non era stata una bella giornata, e nemmeno un bell’anno, ma non si sarebbe perdonata se non avesse provato a cercare anche in quel posto. Salì le scale, tenendosi ai bordi più stabili dei gradini, e arrivò alla loro stanza. Era la prima porta verso la destra ma non si erano mai preoccupati che qualcun altro potesse scoprirla. Delle assi erano posizionate in modo strategico e Miles le impolverava ogni volta che le rimettevano a posto. Non che fosse necessario, ma a loro piaceva l’idea di tenere il posto nascosto. Taye le tolse e aprì la porta che, un tempo, doveva essere stata giallo regale ma era diventata semplicemente giallo lurido. Le si strinse il petto alla vista della loro tana sicura. La libreria piena di opere moderne, i divani barocchi rovinati  ma puliti, la finestra ancora intatta che dava sul giardino interno. Quando erano più piccoli Miles a volte le diceva di vedere qualcuno da sotto il portico nel tentativo, non troppo vano, di terrorizzarla. Ma Miles non era più lì, come non era a casa, o a scuola, o all’accademia militare o da nessun’altra parte che fosse rintracciabile. Taye non voleva crederci ma a quanto pare era arrivato il suo momento.



 




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