Nessuna rima
Pulzella dai boccoli d’oro
ma chi ti credi di essere, eh? Superman?
Super me, super io, conscio inconscio una coscia di pollo
pollo e gallina
gallina dalle uova d’oro che ti servono per pagare i tuoi vestiti di marca
Marco, Luca e Gianfranco
i ragazzi della disco
la luce cade dal soffitto
Respira piano vai sano e vai lontano, se vai forte vai incontro alla morte
Notte sicura con seta notte
Niente è sicuro e niente più mi spaventa
Paura e delirio non solo a Las Vegas
Troppo, troppo rumore
respira respira mastica mastica
non si dorme durante la lezione, non si vive durante la lezione
Attenta al lupo, attenta all’orco, ma non è cattivo è soltanto solo
Attenta alla fame non fame che è quella che fa male
Mare more pesche e pere, casa mia dove sei?
Sono qui, risponde lei ma è un’illusione
Voglio tornare a casa casa casa, perché sono qua?
W i permessi, w i manga, w il kebab mangiato di fretta
Non voglio questo freddo dentro
Voglio l’erba voglio e non più l’insipido vorrei
Lasciatemi cantare, perché ne sono fiera
Lasciatemi e basta, mi arrangerò da sola
(22/10/14) – (17/06/18)
* * *
Non so cosa mi spinga a pubblicare questo piccolo frammento di me. Forse perché in questi giorni mi sono sentita sola più che mai, forse perché me lo tenevo dentro da troppo tempo. Non è l’unico sassolino che giaceva nella scarpa, ma è già qualcosa. Sono una frana con le poesie. Però sono (ero) brava a buttar fuori le emozioni.
Ormai nulla è più certo, quindi mi pongo nelle vostre mani per saperlo.
L.B. Shadow
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