Il signore delle spade - La compagnia di Erendryl

di lmpaoli94
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Dopo una decisione unanime, le spade di Airda furono distrutte nel fuoco incandescente delle profondità della Valle di Halandryr.
Da quel momento, Airda perse quel tocco di antica magia che l’aveva contraddistinta fin dal giorno della sua creazione.
Almeno però non sarebbero sorte nuove guerre che avrebbero minato una pace conquistata con fatica dopo millenni.
I popoli di Airda tornarono ad essere una grande famiglia.
I Manticori e gli Aubrimi divennero due tribù aperte e molto popolose.
Re Agorir divenne ambasciatore e comandante delle truppe del nord – ovest, accettando l’alleanza delle tribù del sud.
Dopo che la Valle di Halandryr perse tutto il suo lato oscuro, Re Agorir inaugurò un cimitero per l’intera tribù degli Akromirti, evitando così di dimenticarli.
La Foresta di Fanvor non fu più un luogo oscuro e maledetto, bensì un posto rigoglioso dove le creature magiche come i Malvasiri, vi soggiornarono alla ricerca della pace magica interiore.
Dopo la guerra, Zayn e il suo popolo ricostruirono il Fosso dei Fragelliri, abbandonando il nascondiglio del Castello di Maridim.
Louis, invece, dopo aver adempiuto con successo alla sua missione, partì per le terre elfiche per un viaggio mistico, da cui non avrebbe mai fatto ritorno.
Harry divenne Re dell’ultimo reame libero degli uomini, facendo di Havrom il simbolo della rinascita e della libertà.
Niall, invece, non tornò mai più nella sua isola natale, abbandonandola per sempre.
Il suo viaggio era appena all’inizio e non poteva perdere tempo stando dalla mattina alla sera a non fare niente : doveva continuare ad allenarsi per diventare il guerriero perfetto, il guerriero più forte che la Terra di Airda avesse mai visto.
E sotto la guida del suo maestro Liam, sarebbe riuscito nel suo scopo.
«Abbandonare la mia isola, all'inizio, è stato un duro colpo da digerire... Adesso invece sono molto felice… Felice di essere nella Terra dove la magia incontra la saggezza dei maghi di Erin.»
«Dopo che Aramenzis ha perduto la guerra, è stato imprigionato e abbandonato tra queste montagne. Dovrà scontare una pena millenaria.
«Personalmente, non so se avrei deciso di lasciarlo in vita, maestro.»
«Mio padre Uredor, per amore del suo primogenito, ha deciso di lasciarlo in vita. Non poteva sopportare di perderlo per sempre. Ha creduto di averlo perso già una volta…»
«Quell’uomo non si redimerà mai, secondo me…»
«Ci vuole pazienza, ragazzo… La pazienza ti porterà molto lontano. Non scordarlo mai… Tornando al nostro addestramento, sei pronto per ricominciare?»
«Di già? Sarei alquanto affamato… Potremmo riprendere domani?»
«Sei sempre il solito» rispose lo stregone sorridendogli.
«Ahahah lo so.»
«L’addestramento si conclude qui, ma ad una condizione…»
«Sarebbe?»
«Cucinerai per me e per tutto il consiglio dei maghi di Erin piatti della tua isola.»
«Ma io non so fare a cucinare! Insomma, non credo di essere molto portato...» gli confidò alquanto imbarazzato il giovane admiriano.
«Ma come? Un golosone come te che non sa cucinare? Allora sarai costretto a continuare per altre otto ore con l’addestramento.»
«Cosa?! Vuoi farmi crepare?!»
«Decidi tu…»
Dopo averci pensato alcuni minuti, Niall accettò la richiesta del suo maestro.
«Vedrai, sono sicuro che sei un cuoco bravissimo. Però, non avvelenarci ok?» sghignazzò lo stregone.
«Smettila di fare il sarcastico e il simpaticone. Non ti sopporto quando fai così.»
«Beh mi dispiace per te perché dovrai sopportarmi per chissà quanto tempo, sai?»
«Farò questo sacrificio, maestro.»
«Un sacrificio che verrà ripagato, vedrai… Allora, cosa hai in mente di cucinare?» domandò Liam mentre stavano scendendo la vallata della catena di Erin.
«Sarà una bella… sorpresa…»
 
FINE




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