Di vita e morte

di AleDic
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Personaggi: Nebula
Pairing: nessuno
Generi: Introspettivo, Angst, accenni lievi a Tematiche delicate e Violenza
Rating: Giallo
Contesto: Mentre è tenuta prigioniera sull’Astro Oscuro
Note d’autrice: e siamo alla quinta - nonché ultima, data la mancata ispirazione - mini-flash, questa volta con protagonista Nebula, un personaggio che ho imparato ad amare con GotG 2 e per cui,  dalla visone di IW e dalla lettura della novel Marvel’s Avengers: Infinity War – The Heroes’ Journey, sto soffrendo le pene dell’Inferno. Questa cosa, infatti, è un rigurgito-miscuglio di tutto ciò: la flash è ambientata in IW, ma le citazioni in corsivo di apertura e di chiusura sono tratte dalla novel (che, per quanto riguarda Nebula, è un vero pugno nello stomaco di feels e angst), così come il tema della flash è un’unione di ciò che ho visto e letto. Non so quanto sia coerente e decente; spero almeno sia dignitosa.

 

 

 

 

 


 

Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio.





 

V

{ 154 parole }

 

 

 

 


«L’universo è ingiusto. Freddo. Non perdona. Faresti meglio a ricordartelo.»

 

La morte non le fa paura. Da più tempo di quanto voglia averne memoria, la morte ha sempre fatto parte della sua vita. Costantemente.

In un certo senso, lei è già morta. Ogni parte di lei, ogni parte di ciò che era, Thanos gliel’ha tolta, pezzo per pezzo.

Nebula non ha mai potuto fare nulla, non ha mai potuto scegliere, opporsi, resistere. Ricorda tutto con estrema chiarezza, marchiato a fuoco nella sua mente per ogni giorno che le resta.

Così l’ha accolta; ha lasciato che diventasse parte di sé, che la inglobasse finché non avrebbe più potuto dire dove lei finisse e l’altra iniziasse. L’ha usata, brandita come una spada sguainata, scalata per raggiungere una vetta che non avrebbe visto mai.

La morte non le fa paura. Da più tempo di quanto voglia ammettere, può vederla tutti giorni.

Ma non negli occhi di suo “padre”.

 

Così lei diventò proprio come l’universo.





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