Ich
Die Wellen wiegen uns
doch schlafe nicht
Im Morgenlicht sind wir
da
Du und ich
Such mit am Horizont den
Weg nach Haus
Und gib nicht auf
Wir sind stark
Du und ich
Siehst du das ferne
Licht?
Wir sind schon nah
Glaube mir
Bald sind wir da
La nave aggredita dai flutti sembra
destinata a soccombere, preda inerme della furia incontrastabile
dell'oceano in tempesta. Le onde nere e minacciose s'infrangono con
violenza inaudita a prua e a poppa, come se Poseidone in persona
avesse deciso di scatenare tutta la sua ira divina contro la Jolly
Roger.
Non una flebile luce di luna o stelle
rischiara le tenebre di quella notte in cui l'Oscurità regna sovrana
assoluta.
Il capitano Killian Jones si aggrappa
disperatamente al timone mentre la pioggia gelata sferza il suo corpo
insieme alla frusta del vento che, implacabile, si abbatte su di lui
per spezzarlo.
Non ce la farà ancora per molto, lo
sente. Le forze gli vengono meno, la volontà si piega all'allettante
desiderio di smettere di combattere, di lasciarsi semplicemente
andare al volere della Natura... ma un urlo di donna sovrasta il
fragore della tempesta riscuotendolo dal torpore in cui sta per
scivolare e l'uomo capisce che no, non può arrendersi. Non adesso.
Allunga a tentoni il braccio nella
direzione da cui è giunto il grido, alla spasmodica ricerca di lei.
La sua ancora, il suo porto sicuro anche in mezzo a quel cataclisma.
Quando la mano di Emma afferra la sua l'attira a sé e affonda il
viso nell'incavo del suo collo di cigno, respirandola con la stessa
urgenza con cui respira l'ossigeno.
Lei lo abbraccia stretto mentre il
frastuono della tempesta pare farsi ora più lontano, quasi ovattato.
Lo guarda negli occhi con intensità e
gli mormora poche parole: - Siamo forti, io e te. Guarda
all'orizzonte e cerca la strada di casa. -
Lui si sente invadere da un coraggio
divampante che gli conferisce nuovo vigore per tornare a manovrare il
timone. Emma lo afferra a sua volta, e, grazie ai loro sforzi
congiunti, il veliero riprende faticosamente la rotta.
In lontananza, il manto di tenebra
viene squarciato da un bagliore che, da flebile, si fa sempre più
intenso e colma i loro cuori di rinnovata speranza.
- Siamo vicini, Swan! Presto saremo lì!
Saremo a casa! -
Schließ deine Augen
nicht, komm sieh mich an
Und denk daran
Ich bin hier nur für
dich
Schleicht sich die Nacht
zu dir und wirbt um dich
Verlass mich nicht
Wir sind stark
Du und ich
Kannst du den Morgen
sehen?
Er ist schon nah
Glaube mir
Bald sind wir da
Ma nessuna risposta giunge da Emma e
quando Killian la cerca con lo sguardo si accorge con orrore che la
sua amata non è più accanto a lui, ma si sta dirigendo verso il
parapetto della nave, attratta da una grave voce sussurrante e infida
che chiama il suo nome dal profondo degli abissi con insistenza e le
parla di sogni infranti, speranze vane e lieti fini impossibili.
Vuole convincerla a rassegnarsi, vuole farle richiudere il suo cuore
in una gabbia di isolamento e ghiaccio, le dice che l'amore porta
solo sofferenza e che lei finirà per rimanere sola e spezzata
nell'animo... ancora una volta.
Con un grido di rabbia, Killian
abbandona il timone e corre da lei, prendendole il viso tra le mani.
La sua espressione è assente, perduta in un altrove lontano che il
capitano teme di non riuscire a raggiungere; sulle sue gote lacrime
calde si mescolano ai rivoli di pioggia.
- Swan, guardami! Non ascoltare! È la
voce delle tue paure più profonde e dei tuoi demoni, ma tu non devi
cedere al loro richiamo! Ci sono io. Sono qui per te, lo sarò sempre
e giuro che ti riporterò a casa. -
Una scintilla attraversa gli occhi
smarriti di Emma, che sembra risvegliarsi come da un sonno profondo
turbato dal più tremendo degli incubi. Alza una mano tremante per
sfiorare il volto di lui, quasi a sincerarsi che l'uomo davanti a lei
sia reale e non una crudele illusione. - Killian. -
Sta ancora piangendo e il capitano
depone un tenero bacio sulle sue labbra, accarezzandole i capelli
fradici e circondandola con le braccia, mormorandole parole di
conforto.
Emma non risponde immediatamente a quei
gesti. È ancora paralizzata dal terrore, fredda come una bambola di
porcellana e altrettanto fragile, ma i sussurri del mare si sono
affievoliti ora che si trova nell'abbraccio sicuro di Killian, e la
morsa che stringe il suo petto si allenta.
Alla fine i loro corpi si uniscono in
un incastro perfetto che non lascia spazio alcuno a timori e
fantasmi, tanto spaventosi quanto inconsistenti.
La voce cupa si spegne del tutto; le
profondità dell'oceano tornano silenti ed Emma si sente finalmente
libera dagli spettri della solitudine e dell'abbandono che l'hanno
perseguitata per tutta la vita.
Stringe a sé Killian e sa di aver
trovato il suo posto. Lui è la sua casa.
Ich bring' dich heim
Durch tausend Meilen
Einsamkeit
Ich bring' dich heim
Ist unser Weg auch noch
so weit
Zurück nach Haus
Zurück wo deine
Liebsten sind
Ich bring' dich heim
Ich bring' dich heim
Zurück nach Haus
La tempesta si
placa, il vento cessa di ululare e le onde non si scagliano più con
furore contro i fianchi della Jolly Roger ma li lambiscono pigramente
facendo dondolare il possente veliero come un giocattolo in uno
stagno.
All'orizzonte, la
luce dell'alba brilla sempre più fulgida, il cielo si tinge di
sfumature rosa e pesca e, ancora abbracciati sul ponte, Killian e
Emma scorgono un famigliare lembo di terra avvicinarsi lentamente.
La nave oscilla
dolcemente, cullata dalle acque ormai quiete. Lo sciabordio calmo
delle onde è come una ninnananna rassicurante che accompagna la
Jolly Roger e i suoi passeggeri verso la costa e l'inizio di un nuovo
luminoso giorno foriero di promesse dopo quella notte tempestosa e
terribile, ormai alle spalle, ormai solo un amaro ricordo che non può
più fare alcun male.
Quando la nave
giunge in vista del molo, Emma e Killian notano un gruppo di persone
sulla banchina che li attendono sorridenti. Ci sono proprio tutti:
Mary Margaret, David, Henry, il piccolo Neal, Regina, Zelena con in
braccio la minuscola Robin, Gold, Belle... perfino i nani, Granny e
Archie.
Emma regala un
sorriso radioso a Killian. - Ce l'hai fatta. Mi hai davvero riportata
a casa. -
- No, Swan. Tu hai
riportato a casa me. -
Il bacio che segue
è il più dolce che la Salvatrice e il Capitano si siano mai
scambiati e porta con sé una consapevolezza che vale più di tutta
la magia e dei tesori di ogni reame: dopo innumerevoli traversie e
afflizioni, hanno finalmente trovato il loro lieto fine.
***
Emma si svegliò
accompagnata da una meravigliosa sensazione di beatitudine.
Le lenzuola morbide
e tiepide accarezzavano il suo corpo nella penombra della camera da
letto. L'abito da sposa appeso all'anta dell'armadio riluceva sotto i
raggi della luna che filtravano dalla finestra e ne accarezzavano il
tessuto candido e immacolato.
La Salvatrice
sorrise e si girò su un fianco richiudendo gli occhi, desiderando
che le ore che la separavano dal giorno seguente trascorressero in
fretta.
A pochi chilometri
di distanza, il capitano Killian Jones sollevò le palpebre mettendo
a fuoco il soffitto della cabina della Jolly Roger, di cui ormai
conosceva ogni crepa, ogni dettaglio.
Il sapore di miele
dell'ultimo bacio che lui ed Emma si erano scambiati in quel sogno
pervadeva ancora la sua bocca. Stentava a credere che, a partire
dall'indomani, avrebbe potuto sfiorare quelle labbra con le sue ogni
giorno che le loro vite gli avrebbero regalato.
Sospirò di piacere
a quel pensiero e, cullato dal sommesso dondolio della nave, scivolò
nuovamente in un sonno sereno e beato.
Da Stria93: Ok,
questa è la mia seconda ff a tema CaptainSwan quindi mi auguro di
non aver fatto un pasticcio, nel caso porgo le mie umili scuse a
tutti gli shippers di questa coppia che, nonostante io sia una
Rumbeller fino al midollo, mi piace molto.
Tutto
è partito dalla canzone, appunto Ich
bring dich heim, ovvero
“Ti porto a casa”. Adoro i Santiano, nonostante siano un gruppo
totalmente sconosciuto in Italia, e in particolare amo alla follia
questo brano tratto dal loro ultimo album del 2017. Mi fa venire i
brividi e le lacrime agli occhi ogni volta che lo ascolto.
Scusate se non vi ho messo la traduzione al di là del titolo ma mi
sembrava di togliere qualcosa al suo fascino. Se non masticate molto
il tedesco potete fare come ho fatto io (del tutto ignorante in
materia) e chiedere aiuto a Google.
Mi piaceva l'idea di far fare a Emma e Killian lo stesso sogno la
notte prima delle loro nozze.
Be', lascio a voi l'ardua sentenza e vi ringrazio anticipatamente per
il tempo che dedicherete a questa breve storia.
Baci!
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