Oltre

di ArcticBlast
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EPILOGO

 

 

POV SEVERUS

 

 

“Papino! Papino, vieni!”.

 

Volto lo sguardo verso quel richiamo.

Erano i miei bellissimi figli.

Sono due gemelli.

Amelia Ginevra Piton.

William Harry Piton.

Ovviamente non ho scelto io i secondi nomi.

I coniugi Potter sono i loro padrini.

Hermione ci teneva così tanto.

Ed io ho acconsentito.

Infondo io non ho amici.

O meglio, non ho quelli giusti.

Potevo forse chiedere a Lucius Malfoy di essere il padrino dei miei figli?

Dopo tutto quello che è successo?

Dopo la guerra?

No.

Non finchè non riparerà agli errori che ha commesso.

Non finchè non riparerà il suo rapporto con Draco.

 

“Papà!” urlarono di nuovo.

“Eccomi”.

“Possiamo mangiare la torta?” sfoderò lo sguardo da cucciola Amelia.

“No, aspettiamo che arrivino tutti gli invitati”.

“Ma noi la vogliamo adesso”.

“Dovrete aspettare, forza, andate a giocare fuori”.

“Va bene” sbuffò Will.

 

Li guardai correre fuori in giardino.

Erano così belli.

Merito di Hermione.

Amelia aveva lunghi capelli color castano, quasi rame.

Grandi occhi color ambra.

William invece aveva una catasta di ricci neri.

Penetranti occhi nero pece.

I gemelli erano il giusto mix tra me e la mamma.

Amelia più solare, ottimista.

William più riflessivo, chiuso.

Ma entrambi molto brillanti.

Chissà in quale casa finiranno ad Hogwarts.

 

“A cosa stai pensando?” mi abbracciò da dietro mia moglie.

“Mi stavo domandando in quale casa finiranno i gemelli”.

“Di già? Compiono oggi sei anni, non affrettare i tempi” rise.

“Sono già passati sei anni...” mi rigirai in quell'abbraccio, in modo da avere Hermione davanti a me.

“Il tempo vola quando si è felici” mi stampò un bacio sulle labbra.

“Ti amo, come fosse il primo giorno”.

“Io di più” sorrise.

“Te l'ho detto che sei bellissima con questo vestito?” la squadrai dalla testa ai piedi.

“Grazie, anche tu stai bene con la camicia azzurra...finalmente hai aperto il tuo armadio ad altri colori che non siano scuri”.

“E' colpa tua, adesso non incuto più la stessa paura di prima”.

“Meglio così adesso sei il preside di Hogwarts”.

“Non è una buona giustificazione”.

“Vado a vedere se manca qualcosa al buffet” fece qualche passo verso la porta ma poi si girò a guardarmi.

“Che c'è?”.

“Secondo me saranno due bravissimi Grifondoro come la madre” rise.

“Non penso proprio!” ribattei seguendola fuori.

 

In giardino tutti stavano chiacchierando tranquilli.

Sembrava un quadro.

Dipinto ad acquarelli.

Colori tenui.

Pennellate morbide.

Questa è la mia vita.

Questa è la mia serenità.

 

 

 

 

 

POV HERMIONE

 

 

Oggi è il compleanno dei miei bellissimi figli.

Amelia e William.

Oggi, 14 marzo.

E' tutto perfetto.

Il giardino di casa Granger addobbato a festa.

Gli invitati.

I bambini che correvano a destra e sinistra.

Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe finita così.

Dopo quella fuga.

Alla fine della scuola.

Due settimane di amore puro.

Con Firenze a farci da sfondo.

Fu bellissimo.

Poi la convivenza nella mia vecchia casa a Londra.

Perchè Severus non voleva vivere a Spinner's End.

Non voleva che la nostra storia crescesse in quel luogo.

Fonte di sofferenza e dolore, per lui.

Così ci trasferimmo nella Londra babbana.

Il matrimonio ad Hogwarts qualche mese dopo.

Con Harry e Ron miei testimoni.

Ginevra e Luna damigelle d'onore.

Minerva testimone di Severus.

E il ministro Shacklebolt a celebrare le nozze.

La festa durò una giornata intera.

Il castello portava i colori delle nostre casate.

Rosso ed oro.

Verde e argento.

Fu un matrimonio da sogno.

C'erano anche i miei genitori.

Erano felicissimi per noi.

Si fidavano di Severus.

Dal primo momento in cui l'avevano conosciuto.

La notizia del cambio di presidenza quel giorno stesso.

L'offerta di Minerva a mio marito.

Lei che ormai non se la sentiva più di continuare.

Ma semplicemente voleva tornare ad essere una professoressa.

La felicità nelle iridi scure di Severus.

E su quella scia, l'invito del ministro nel suo ufficio.

Ottenni un lavoro al Ministero della Magia.

Nella protezione delle creature magiche.

Un sogno.

Poi la luna di miele.

La gravidanza.

I gemelli.

In poco tempo eravamo diventati una famiglia.

In poco tempo avevamo costruito qualcosa di bellissimo.

L'amore reciproco ci ha sempre aiutati.

Come in ogni coppia ci furono litigi.

Ce ne sono ancora.

Ma come abbiamo sempre detto...

Ciò che ci lega è più forte di ciò che ci separa.

Io lo amo.

Lui mi ama.

E' così che doveva andare.

Entrambi meritavamo di essere felici.

Felici insieme.

 

Uscii da casa.

Dopo aver scherzato con Sev sul futuro dei gemelli.

Chissà in quale casa finiranno.

Se quelle dei genitori.

Ma non m'importa.

 

In giardino tutti stavano chiacchierando tranquilli.

Sembrava un quadro.

Dipinto ad acquarelli.

Colori tenui.

Pennellate morbide.

Questa è la mia vita.

Questa è la mia serenità.

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

 

Grazie ancora a tutti per il supporto! Lavorerò su nuove storie, a capitoli e non perciò l'unica cosa che posso dirvi è di non dimenticarvi di me. Lasciatemi un ultimo commento, un'ultima considerazione sulla storia...sempre se vi va di confrontarci adesso che è conclusa. Magari vi aspettavate altro o preferivate qualche altro avvenimento, sarò felice di chiacchierare con voi ♥





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