Quanto mi odi?

di Dian87
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Thymeria si inginocchiò al suolo, studiando con attenzione le impronte.

«Li hanno portati da questa parte...»

Alzò lo sguardo sull'uomo moro al suo fianco, il quale guardò nella direzione indicata dalla moglie. Non c'era molto altro rispetto agli alberi che avevano già attraversato, si intravedeva soltanto una parete di roccia molto distante da loro.

«Non possono aver fatto molta strada...» mormorò lui, pensieroso. «sono ancora piccoli.»

Thymeria trattenne a stento una risata, ma non riuscì a non far trapelare un sorriso ironico.

«Arys, hai idea di quanto hanno camminato quei bambini?» chiese, rialzandosi e impugnando l'arco. «E Leto fra non molto farà due anni.»

Arys si abbassò il cappello sugli occhi e appoggiò le mani sulle spade che teneva al fianco. Il compito di interfector monstrorum, la guerra... tutti doveri che l'avevano tenuto lontano da casa mentre i bambini crescevano.

«Aurora ha preso l'abitudine di sollevarlo quand'è stanco, se non gli ha spaccato la testa, lo starà aiutando.» terminò Thymeria, incamminandosi per un breve tratto in silenzio. «Come stanno andando le razzie?»

Arys continuò ad osservare gli alberi, camminando accanto a lei. I capelli castani della donna erano raccolti in una coda e l'abito floreale la fasciava mollemente... non era forse un po' troppo cadente? Come aveva fatto a non rendersi conto di quanto era dimagrita da quando si erano lasciati a Dossacles?

«Thym, cosa vuoi fare dopo che li avremo trovati?» le chiese, prendendole la mano.

«Li porterei a Mardona... ai miei farà piacere vedere finalmente i nipoti.» lo sguardo rimase fisso al suolo, seguendo le tracce dei figli. «D'altra parte, cosa ci rimane qui?»

«Non hai mai sopportato Floris, vero?»

Thymeria scosse la testa, ma qualcosa attrasse la sua attenzione e si chinò appena su un cespuglio. Lasciò la mano di Arys e prese un pezzetto di stoffa gialla. Il tessuto era morbido, appena sporco di fango in un angolo ma non c'erano tracce di sangue.

«Almeno non è ferita...» ragionò, stropicciandolo con le dita e ricominciando ad incamminarsi. «puntano verso quella parete.»

Arys prese con forza il polso di Thymeria, facendola ruotare verso di sé e fissando con i suoi occhi scuri quelli azzurri chiarissimi di lei.

«Thymeria, sii sincera.» il tono dell'uomo sembrava una lama. «Quanto mi odi per averti portata qui?»

«Arys, odio quel che è successo finora, i rapporti che avete con le altre creature, l'idiozia del re... beh, ex-re ormai... sai quanti problemi abbiamo avuto perché ci scambiavano per floriani pericolosi?» le parole le uscirono come un fiume in piena e gli occhi si riempirono di lacrime. «Ed ora anche questa, i bambini rapiti... senza nemmeno sapere chi è stato. E ora mi chiedi se ti odio?»

Arys abbassò lo sguardo su di lei, stava tremando tra le sue mani e gli occhi, dopo averlo fissato un istante, si erano spostati di lato. L'abbracciò con delicatezza, stringendole la testa al petto.

«Andiamo a cercare i bambini, Thym... poi vedremo che fare...» le sussurrò, appoggiando la tesa sulla sua e dandole un bacio.





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