Rimorso.
Certe volte ripenso a quelle parole, che mi sono ripetuta cento volte almeno, dalla precedente sera alla mattina stessa. E mi chiedo: se le avessi fatte uscire, se avessi parlato prima io, ora chi sarei?
Il mio stomaco ora starebbe ritorcendosi, impossibilitato dallo sputar fuori tutto?, poiché lei mai ha saputo quelle parole e non gliele posso neanche accennare.
Avrei pianto e starei piangendo così tante lacrime?, perché non mi han ferito quelle parole vere ma quelle false che forse ancora non sa di aver detto.
E avrei ancora queste parole che frullano nella mia testa, che mi ripetono il disagio e l'amarezza che porto dentro da quel giorno?, poiché son stata codarda e ansiosa e zitta.
E il mio petto avrebbe tutte queste fitte, da questo cuore spezzato dal dolore?, perché ogni attimo muoio e lei non lo saprà.
E la mia rabbia, riuscirei a contenerla senza questi graffi?, che per non distruggere altro, spacco me.
E questi dannati pensieri ci sarebbero?
E questa mia solitudine la sentirei?
E questa mia pazzia l'avremmo sconfitta?
E la notte dormirei?
Perché non faccio altro che pensare a quel giorno e a quell'attimo prima in cui non ho aperto bocca e a quelle parole che mi uccidono dal rimorso. |