Piante umane

di Dregova Tencligno
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Piante umane

 
Ed è di notte che ti incontro,
nel silenzio del mondo,
dove c’è il concerto dei nostri respiri
a tenerci compagnia,
sussurri di vento
tra i rami degli alberi.

Come i nostri corpi di corteccia,
in cui la linfa scorre libera e fluida
in fiori che sbocciano, si sfiorano,
si scambiano il loro profumo
e il dorato polline,
siamo noi.
Silenziosi nella vita,
ma con un cuore che pulsa,
dalle radici che affondano nel terreno
alle foglie che combattono il vento e ricercano il sole.
 
Le nostre braccia sono fronde rigogliose,
irte di foglie e cariche di fiori,
e un tempo di frutti
potranno sopportare il peso.
Le fronde vincono la timidezza
e si sfiorano e si intrecciano,
audaci e passionali.
Fingono ritirate
per poi avvicinarsi sempre di più
al nucleo palpitante.
Le radici fremono
e alzano la terra,
cercano il comune nutrimento
e lo trovano nel reciproco contatto.
 
Piante cresciute alla luce
e che godono nella sua assenza.
Creature notturne
alla ricerca della carezza.
 




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