Questa storia appartiene alla
serie “Writober – RWBY’s Alternative
Universes”
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- Prompt:
Nuvole
- Pairing:
Ruby Rose/Weiss Schnee
- Bianca
come il latte, bianca come una nuvola
- Ruby
aveva sempre trovato affascinante il cielo. Lo guardava in
continuazione, che fosse limpido o oscurato dalle nuvole, notturno o
diurno: ne era affascinata.
- Studiava
le stelle, le costellazioni, e aveva imparato a memoria i suoi
colori: l’azzurro chiaro del pomeriggio estivo, o il grigiore
di
quando stava per piovere, o l’arancione caldo del tramonto.
- Ma
la cosa che amava di più del cielo erano le nuvole. Come si
muovevano, le forme che prendevano, la loro grandezza, il
colore…
le nuvole erano quanto più amasse Ruby al mondo.
- Non
si sarebbe mai stancata di guardarle.
- Quella
mattina il cielo era azzurro, le lune bianche e soffici, sembravano
panna montata. Ruby si immaginava spesso di poterle assaggiare,
pensando che sopra ai cookies al cioccolato sarebbero state la fine
del mondo.
- «Ehi,
guarda dove vai!»
- Era
andata a sbattere contro qualcuno, presumibilmente una ragazza. Non
era così raro che succedesse, in effetti, stava sempre col
naso
all’insù.
- Abbassò
lo sguardo e la vide, bianca come il latte, bianca come le nuvole che
aveva appena smesso di fissare. Aveva gli occhi chiarissimi, i
capelli bianchi, una cicatrice sull’occhio sinistro, e un
vestito
bianco fino a metà coscia. «Io sono
Ruby.» si presentò,
porgendole la mano e regalandole un sorriso.
- L’altra
ragazza alzò un sopracciglio, poi guardò la mano
aperta. «Weiss.»
disse, senza afferrarla.
- «Sembri
una nuvola.»
- «Come,
scusa?»
- «Sei
tutta bianca. Come una nuvola. Sei bella come loro.»
- Weiss
arrossì un poco, ma a quell’affermazione si
sciolse leggermente.
«Grazie.»
- Ruby
fissava il cielo. Lo fissava anche per ore intere, senza stancarsi, o
pensare che magari avrebbe potuto guardare dove metteva i piedi.
- Da
quando aveva incontrato Weiss, ogni occasione era buona per alzare
gli occhi. Aveva trovato una nuvola in carne ed ossa, poteva solo
voler dire che aveva avuto fortuna!
- Stava
osservando una particolare nuvola bianca in mezzo ad altre
più
grigiastre e fumose. Sembrava che avesse la forma di un gatto, o
comunque un felino che stava sbadigliando – o soffiando
– e come
al solito non prestava attenzione a dove mettesse i piedi.
- Si
sentì tirare di lato, appena in tempo per vedere alla sua
destra un
palo della luce.
- Abbassò
gli occhi e vide Wiess, la sua nuvola, che roteava gli occhi,
esasperata. «Grazie!»
- «Figurati.
Ma dovresti guardare a terra, o almeno davanti a te, o rischi di
farti male.» la sgridò l’altra,
guardandola con cipiglio severo.
- Ruby
sorrise luminosa. «Non ho bisogno di guardare giù.
Io ho te! E tu
mi salvi sempre, sei i miei occhi!» rispose, candidamente.
- Sentì
solo del mugugnare, ma non le diede troppa retta.
- Il
gatto nel cielo era diventato un fantastico drago sputa fuoco.
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