#Writober
2018 ~ Blue list ~ 4 ottobre: Rating
verde
Fuori
dall’orfanotrofio, imperversava l’inverno duro e freddo. Dentro, era il gelo di
sguardi adulti e crudeli, era l’indifferenza immotivata degli altri orfani a
fargli male.
Su
Atsushi Nakajima, sul ragazzino albino dagli occhi strani, i pregiudizi
penetravano come aghi pungenti, nemmeno elemosinare un posto vicino al caminetto
acceso riusciva a scaldarlo e a rassicurarlo. Accuse infamanti e parole venate
d’odio, abusi e soprusi, catene e torture, lo ghermivano in una morsa invernale:
serviva a ben poco tapparsi le orecchie con le mani, serrare le palpebre,
stringersi le ginocchia al petto per non rabbrividire, sconvolto e troppo debole
per ribellarsi. Aveva freddo ed era solo nella sua commiserazione. Se il loro
scopo era portare l’inverno nel suo cuore ci stavano riuscendo benissimo.
Sopravvivere, però, era ciò che gli urlava la sua parte ostinata e speranzosa.
Forse, solo così, l’inverno sarebbe finalmente passato e Atsushi avrebbe trovato
da sé un posto caldo e confortevole da poter chiamare
casa.
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