Working 'till sunrise

di ninety nine
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Working 'till sunrise





Profondi cerchi scuri sotto gli occhi, polvere nera sotto le unghie, lacrime di sangue sulle dita screpolate.
Così Gale riemerse dall’Inferno, all’alba.
Alzò gli occhi verso il cielo tinto di rosa e pensò che, anche quella notte, la miniera non l’aveva ucciso.
Il Distretto gli parve immenso dopo otto ore sottoterra.
Sottoterra come un verme.
Il mondo gli parve immenso, e Gale si sentì piccolo.
Piccolo.
Si sentì libero.
Libero.
L’alba prometteva un nuovo giorno.
L’aria nei suoi polmoni prometteva speranza.
E Gale si sentì fortunato.
Vivo.
Vivo.
Era domenica, e il ragazzo desiderava recarsi nei boschi e aggiustare le cose con Katniss: non sapeva che ci avrebbe litigato quella stessa mattina.
Non conosceva, non ancora, il dolore della frusta sulla schiena.
Di certo, non immaginava che a breve sarebbe rimasto in piazza riverso a terra.
A terra come un verme.
Quella mattina, all’alba, Gale era solo, miracolosamente, felice.
Felice.
 
 
*** 
 


Mani immerse nell’acqua gelida, fragili bolle di sapone e brividi di freddo.
Così Hazelle salutò il sole che sorgeva all’orizzonte.
I panni da lavare erano tanti, e la donna stava sveglia la notte per non permettere ai suoi figli di morire inermi.
Inermi come le falene d’inverno.
La donna osservò i bambini dormire nell’altra stanza, stanchi.
Stanchi.
Anche lei era sfinita, ma attendeva il ritorno del figlio maggiore.
Gale.
Lo aspettava con timore e speranza, perché la miniera non perdona.
La miniera non ha pietà.
Hazelle lo sapeva bene.
Troppo bene.
Quel che non sapeva, o meglio, non ricordava, era che i Pacificatori potevano essere alrettanto crudeli.
Non immaginava che, in meno di dodici ore, sarebbe dovuta correre al Villaggio dei Vincitori per trovarci un giovane con la schiena martoriata, svenuto e indifeso.
Indifeso come una falena d’inverno.
Quella mattina, Hazelle osservava l’alba, il cielo tingersi di rosa.
Era bello.
 








Ciao a tutti! Era un po' che non scrivevo su Hunger Games, ma quando partecipo a inziative che prevedono un prompt chissà perchè, gira e rigira, ritorno sempre dai miei amati personaggi collinsiani (?).
Questa flashfic divisa in due si sviluppa a partire dal prompt "lavorare fino all'alba" dato nell'iniziativa Hot Dog Party! indetto da fanwriter.it (
https://fanwriters.wordpress.com/2018/10/23/hot-dog-party-info-prompt/?fbclid=IwAR0rGZ2ZWwZVUf9j7faMSDoW3v1PTuRVB11t_0qC4BthjvGsqNfaHn4EgFs
).
Voleva dare a questa flashfic un taglio un po' sperimentativo, anche perchè il momento della fustigazione di Gale è trito e ritrito, e l'idea delle parole in corsivo a lato mi piaceva: sono una sorta di "riassunto", di "parole chiave" importanti per i protagonisti e per la vicenda.
Spero che la storia vi sia piaciuta, al solito, lasciate una recensione!
A prestissimo,
99

 




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