Christmas night
Christmas night
"Mamma, mi ero già organizzato con Harry, non possiamo fare la prossima volta?" il suo non era un capriccio, ma una questione di rispetto.
Aveva preso appuntamento con Harry,
il suo fidanzato ormai da due anni, per passare la sera di Natale
insieme. Sua madre non poteva uscirsene di punto in bianco dicendogli
che no, non solo non poteva vederlo per quel giorno, ma a stento ci
sarebbe riuscito fino al trentuno dicembre.
"Louis, ci saranno i tuoi zii, vengono a passare il Natale da noi. Perché devi sempre farci fare brutta figura?"
"Non credi di
esagerare? Ormai ho ventidue anni, so cosa sia giusto e sbagliato, sono
maggiorenne e posso frequentare chi voglio e quando voglio. E' da un
mese che organizzavamo questa serata"
La donna alzò gli
occhi al cielo, riprendendo a spolverare la credenza piena di
cianfrusaglie e set per il the in porcellana.
"Louis non possiamo rompere una tradizione solo perché sei fidanzato"
"Siete all'antica"
brontolò afferrando il giaccone ed infilandoselo, incurante di
prendere l'ombrello ed un berretto visto il mal tempo che si avvicinava
severo sulla sua amata Londra.
Camminò per le strade affollate cercando di ripararsi sotto agli
ombrelli altrui e sotto ai balconi più sporgenti, diretto nel
dormitorio dell'università che frequentava il ragazzo che ormai
era diventato il centro del suo mondo.
Salì le scale a due a due, inciampando sull'ultimo gradino
aggrappandosi alla ringhiera. Sbuffò spazientito attraversando
il corridoio fino ad arrivare alla porta trentaquattro del terzo piano.
Bussò due volte "Un attimo" rispose la voce del giovane dall'altra parte della porta, sentì un tonfo - sarà inciampato nuovamente a causa del disordine presente sul pavimento? - e poi la porta si aprì.
"Oh, Lou, che ci fai qui?" esclamò sorpreso, guardandolo mentre grondava acqua e gli sorrideva allegro.
"Dai entra, ti presto qualcosa di mio" e il sorriso sul volto di Louis si aprì maggiormente.
"Ti vanno un po' grandi, ma non fa niente" pronunciò
Harry sedendosi accanto a lui sul letto, asciugandogli i capelli con un
asciugamano cercando di catturare tutta l'acqua, prima che si prendesse
un malanno.
"Allora, mi vuoi dire cosa è
successo? Credi che non sappia riconoscere i sentimenti del mio
ragazzo? Si vede che sei turbato per qualcosa" Louis si grattò la guancia in imbarazzo, nonostante tutto ancora non era abituato nel sentirsi dire quelle parole da lui.
Un conto era dirlo da solo, per conto proprio. Un altro era quello di sentirselo dire da Harry stesso.
Louis era stato il primo, tra i due, a dirlo apertamente. Il più
piccolo ci aveva messo un po' più di tempo. Più per
imbarazzo che per altro.
"Ho discusso con mamma riguardo la notte di Natale"
"Non puoi venire?" chiese schietto e veloce, come sempre, Harry afferrando l'asciugacapelli e accendendolo.
"No, pretende che io quel giorno stia a casa"
"Non voglio che a causa mia litighi
con tua madre, possiamo fare la prossima volta. Per me non ci sono
problemi, davvero. Lo passerò anche io con la mia famiglia" il calore dell'aria calda lo rilassò, così come il suono della voce di lui.
"Mi dispiace così tanto, Harry" pronunciò poi abbassando il capo.
Sentì le braccia del più giovane circondargli la vita mentre l'asciugacapelli veniva spento.
"Va tutto bene, non preoccuparti. Ora che ne dici di guardarci un bel film e mangiare tanto di quel junk food da sentirci male?"
"Louis, apri la porta, devono essere gli zii!" un urlo dalla stanza al piano di sopra, sbuffando si alzò dal divano andando verso la porta per aprire.
"Oh, Louis quanto sei cresciuto, che bel ragazzo sei diventato!" neanche
il tempo di aprire la porta e si ritrovò addosso sua zia, la
sorella di sua madre, che quasi lo strozzava per quanto stringeva.
"Ciao zia" brontolò cercando di liberarsi da quella morsa asfissiante.
Una volta riuscitoci si beccò una pacca - ma perché erano così violenti con le manifestazioni d'affetto?! - sulla spalla da parte del cugino "Come va cugino?!"
"Bene bene" rispose con un filo di voce massaggiandosi la parte dolente.
"Seguitemi, mamma ha messo in tavola gli aperitivi" finse un sorriso per poi farsi seguire nella camera da pranzo, addobbata in tema con l'atmosfera natalizia.
Stava per accomodarsi quando una nuova bussata di porta lo fece alzare. E ora chi era?
"Louis, vai tu?" la voce lamentosa di una delle sorelle minori lo fece sbuffare, perché doveva sempre fare tutto lui in quella casa?
Accostò nuovamente la sedia al tavolo tornando alla porta d'entrata.
Nell'aprirla rimase sorpreso, si era aspettato di tutto: dai bambini
che cantavano le carole natalizie in cerca di donazioni, fino alla
vecchia vicina che era lì per chiedere un po' di zucchero. Ma
mai si sarebbe aspettato lì, in carne ed ossa, Harry con una
confezione di dolci tra le mani.
"Che ci fai qui?!" l'esclamazione sorpresa di Louis fece ridere di gusto Harry "Semplice, passo la sera della vigilia con il mio ragazzo, posso entrare?"
Gli porse un sorriso, l'ennesimo nel giro di pochi minuti, e lui non
potè fare altro che annuire incantato facendogli spazio.
"Questi sono per voi"
"Grazie per essere qui" lo
interruppe Louis afferrandolo per il giaccone per baciarlo. Gli aveva
decisamente migliorato le prospettive per quella serata lunga ed
infernale.
Si allontanarono, sorridendo entrambi, poi Louis - con la sua soliota voce allegra e squillante - proferì poche semplici parole "Mamma! Aggiungi un posto a tavola, Harry è qui!"
Questa storia la dedico a Teddy_bear per il suo compleanno, auguri splendore... <3
ps: conoscendoti la reputerai softissima, ma spero possa piacerti lo stesso.
Vera.
|