RWBY Grand Order:Rise Of Hunters (no scambi)

di fenris
(/viewuser.php?uid=194387)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Capitolo 8

La calma della Foresta di Smeraldo era, come accadeva spesso durante l'anno scolastico, disturbata da studenti della scuola intenti a mettersi alla prova contro i Grimm. In quel caso si trattava del team JNPR, accompagnato da Velvet e la leader di lei, Coco Adel. Quest'ultima era una ragazza poco più bassa di Pyrrha, vestita molto alla moda, con i capelli castani che si concludevano con un ciuffo cadente color caramello, aveva occhiali da sole e una borsa messa in vita. Famosa in tutta Beacon per il senso della moda, la grande nonchalanche sociale e la tendenza a dare calci nelle parti basse.

“ Ehi, Coco, grazie davvero per l'aiuto, senza di te ci avremmo messo mesi.”, la ringraziò Jaune con una pacca sulla spalla.

“ E' stato un piacere, Arc. E' un po' che cerco una scusa per far tornare i vestiti infusi di moda.”, commentò l'apprendista Cacciatrice mentre Ren e Nora guardavano i loro abiti. Apparentemente erano identici a prima, ma in realtà erano stati potenziati con una leggera quantità di Polvere, per cominciare. La pratica era sempre stata abbastanza rara visto il grande livello di manipolazione richiesto e il bisogno di rimpiazzare spesso la Polvere, ma c'erano ancora alcuni Cacciatori che ne apprezzavano la versatilità e potenza.

“ Quindi, leader senza paura, su cosa posso provare questa figata?”, chiese Nora, un piccolo guizzo d'elettricità rosa sulla spalla. Il biondo cavaliere si guardò intorno e poi indicò un Ursa girovago, che si accorse in quel momento di loro. La valchiria annuì con un ghigno e attivò la Polvere nei propri indumenti, circondandosi di scariche elettriche che avrebbero ucciso un uomo normale, con Aura o meno. Ma per lei erano un dolce nutrimento, e finita di caricarsi si gettò contro il bersaglio a mani nude, prima di scagliarlo via con un singolo pugno dritto sulla sua maschera. Il Grimm volò per diverse decine di metri, prima di sbattere contro un albero e scatenare un'onda d'urto che fece tremare gli le foglie per almeno trenta metri, persino gli altri poterono sentirla lì dov'erano, dovendo fissare i piedi al terreno per non indietreggiare.

“ Allora?”, chiese la Valkyrie, più che soddisfatta del risultato, mentre fletteva i muscoli. I suoi compagni, incluso Ren, più Velvet e Coco erano molto stupiti, non si aspettavano di già una forza così grande. Considerando poi che nonostante le apparenze da 'Prima spacco tutto, poi faccio domande' Nora era più che capace di creare buone tattiche in combattimento( anche Jaune, che aveva dimostrato ottime abilità strategiche negli ultimi mesi, si trovava in difficoltà con lei, quando beccava i punti deboli del suo piano del momento), avrebbe potuto benissimo diventare il loro asso nella manica durante il Vytal Festival.

“ Emh, impressionante. Ren, provi tu?”, chiese il biondo cavaliere al partner, ancora un po' shockato da quella dimostrazione di forza.

“ Sarà un piacere.”, disse il moro, concentrando Aura nella mano destra, che venne avvolto da un rivolo d'acqua. Quindi, come se avesse ripetuto quel movimento migliaia di volte piantò il palmo nel terreno e vi infuse la propria energia interna. In un'istante, davanti al giovane Cacciatore si scatenò un potente geyser di diversi metri. L'acqua ricadde attorno a lui colpita dalla luce solare, creando un piccolo arcobaleno. ' Così figo!', pensò Jaune. Anche i suoi genitori erano piuttosto abili nella manipolazione della Polvere, ma di rado riuscivano ad essere così eleganti. Nel suo caso, però, l'eccessiva quantità d'Aura aveva reso troppo pericoloso esperimenti con la sostanza elementare al di là di normali proiettili. Nora invece guardava l'amico d'infanzia come se avesse davanti un dio in terra. Velvet e Coco furono praticamente certe che le sarebbe saltato addosso.

“ Questo tornerà molto utile.”, commentò l'artista marziale, contemplando la nuova arma.

“ Prima devi imparare a usarlo in un vero combattimento.”, commentò Pyrrha, guadagnando uno sguardo d'approvazione da tutti. Non era affatto raro che Cacciatori in allenamento provassero nuove mosse senza prima averle praticate abbastanza. Nella migliori delle ipotesi si limitavano ad aprire troppo la guardia, ma uno dei loro compagni rimediava al problema, nel peggiore... Jaune scosse la testa, già una delle sue sorelle ci era quasi rimasta per troppo orgoglio.

“ E' per questo che siamo, qui, proviamo su qualche altro Grimm? Oppure, Pyrrha, hai dei consigli?”, propose.

“ Non molti, mia madre usa spesso Polvere nelle sue frecce, ma non faccio pratica con essa da parecchio.”, spiegò l'amazzone, con una leggera punta d'imbarazzo. Al torneo di Mistral gli stili di combattimento più 'magici' erano ammessi, ma piuttosto scoraggiati dal pubblico, che preferiva guardare vortici di lame a esplosioni elementari, e lei doveva guadagnare in fretta.

“ Allora non resta che provare da soli.”, concluse Jaune prendendo Moonblanc in modalità fucile.

                                                                                                                               *****

Ciel ed Emil si stavano osservando a vicenda, aspettando l'uno la mossa dell'altro. Erano a conoscenza dei rispettivi stili di combattimento, ma una mossa falsa avrebbe potuto cambiare tutto. Finalmente la mora provò a lanciarsi sparando col chiaro intento di finirla subito, ma il fauno schivò senza problemi, prima di afferrarla per una gamba e lanciarla in aria con un movimento potente, ma fluido. La soldatessa si mise in guardia, aspettandosi un attacco che però non arrivò mai. Una volta atterrata vide con stupore che l'avversario non si era neanche mosso, mantenendo una faccia da poker che onestamente la mandava in bestia.

' Che ha in mente?', si chiese primai di sparare un proiettile fiammeggiante facilmente schivato da Emil, che sorrise sadico e attivò la sua semblance, la manipolazione della gravità. Improvvisamente Ciel si sentì molto, molto pesante. Annaspò sul terreno cercando di muoversi.

“ Sul serio, ti atteggi da nostra signora e padrone, e mi hai sfidato senza neanche avere una contromisura per la mia semblance?”. Per tutta la risposta la soldatessa fece scorrere l'Aura in tutto il corpo e si rialzò con enorme fatica. I muscoli sembravano urlare dal dolore e solo l'energia impegata per sostenerli permetteva qualsiasi sforzo. Dal canto suo Emil e i suoi compagni, più Medea, potevano apprezzare quel tentativo.

“ N-non credere di avermi sconfitto, lupastro. La stirpe dei Soleil non si è mai piegata.”, disse riputando l'arma contro di lui. La mora discendeva da una famiglia già antica ai tempi di Mantle, non si sarebbe mai fatta sottomettere così da un fauno.

“ Oh, la grande Ciel Soleil che dopo mesi d'ignoranza mi insulta, che grande onore.”, scherzò il fauno lupo, prima di spararle un missile. L'altra scivolò evitandolo e poi unì le pistole in un unico fucile, da cui sparò un potente raggio di Aura, invenzione basata sulle teorie della scienziata che stava guardando proprio in quel momento. Emil per tutta risposta saltò proprio dietro di lei con un'agilità che tradiva la sua stazza e le diede un calcio dritto nella schiena, sbattendola dall'altro lato dell'arena, dove si rialzò nuovamente.

“ Tu... non puoi battermi.”, insistette la ragazza, seppur la forza terrificante del fauno l'avesse quasi messa ko, e reimbracciando il fucile caricò più energia che potè, prima che un raggio congelante bloccasse l'avversario in un blocco di ghiaccio. Un'espressione vittoriosa si dipinse sul volto di Ciel, fino a quando il ghiaccio non si ricoprì di crepe fino a spaccarsi, liberando l'artista marziale.

“ Non concordo affatto.”, commentò con un lieve ghigno sul viso, attivando il contenitore di Polvere di uno dei suoi tonfa, ricoprendone uno di fiamme e l'altre di vento. Le sue intenzioni erano decisamente chiare, e un sentimento di paura nacque nel cuore di Ciel.

“ P- per favore...”, pregò. La maggior parte di quell'atteggiamento era una recita per contrattaccare, ma era davvero spaventata. Quello di fronte a lei non era un semplice apprendista Cacciatore, era un vero mostro, intento a distruggere( e se i Grimm si fossero potuti mangiare, era certa li avrebbe divorati) qualsiasi cosa sul suo cammino. Cominciava veramente a pentirsi di averlo sfidato, ma ciònonostante riprese il fucile, attivando una baionetta nascosta e gettandosi contro Emil ad alta velocità, colpendolo da diverse angolazioni e allontanandosi quando necessario per sparare.

“ Oh, quindi sei capace di combattere come una Cacciatrice, invece che come una marionetta che fa sempre come gli si dice.”, commentò lui, schivando senza problemi, manovrando Ciel nuovamente con la sua Semblance. A differenza di Sun, che assumeva volutamente un comportamento poco serio per farsi sottovalutare, Emil assumeva un aprroccio diretto. Anche perchè aveva imparato come comportarsi con gli Atlesiani d'alto borgo: o gli leccavi i piedi, facendo loro credere di essere al comando, o li terrorizzavi fino a quando non facevano quello che volevi. Medea lo percepì dal modo in cui combatteva e non poteva essere più d'accordo.

“ Non sono... una marionetta!”, urlò lei, prima di beccarsi un potente calcio volante seguito da un destro col tonfa fiammeggiante.

“ Bene, perchè un guerriero, anzi, persino un'arma deve avere dei sentimenti.”, disse Emil, felice di vedere qualche risultato, mentre Souchiro si sbattè una mano in faccia.

“ Oh, grande Oum, per tutto questo tempo...”.

“ Già, voleva spingerla ad affidarsi al proprio istinto.”, gli rispose Medea, divertita da quel ragazzo. Quell'istinto non era qualcosa posseduta da tutti, poteva capire perchè piaceva tanto a King Hassan. Quel controllo sulla propria brutalità non era cosa comune, specie quando si dovevano fare cose delicate come questa... inculcare un po' di umiltà in un compagno di squadra. Aveva visto lei stessa certe cose accadere a una sua compagna di squadra, che aveva ricevuto una bella lezione da Vlad. ' Ah, Sienna, se solo tu fossi qui ora.'.

                                                                                                                           *****

Nel frattempo, al porto di Vale, c'era una folla piuttosto grande formata da tre gruppi: un gruppetto di manifestanti dall'aria piuttosto arrabiata, con striscioni del tipo ' tornate a Menagerie', poliziotti che provavano a tenerli indietro e diversi giornalisti, armati di taccuini, microfoni e macchine fotografiche. Si poteva avvertire un certo nervosismo nell'aria, ma non solo anche molta eccitazione, che salì all'apice quando una nave attraccò al porto. Una volta che calò la passerella, scesero nientepocodimeno che Vlad e una decina di soldati, tutti ben armati, vestiti nelle loro uniformi e con un passo fiero che rivaleggiava senza problemi con gli ufficiali di Atlas.

“ VATTENE VIA, BUFFONE!”, urlò un manifestante, lanciando una mela marcia contro uno dei soldati, ma il generale l'afferrò con un movimento secco, prima di romperla, mentre un ufficiale fece indietreggiare l'uomo e intimò gli altri al silenzio. Una giornalista dai capelli azzurri che aveva ottenuto in anticipo il permesso per un'intervista si avvicinò al gruppetto proveniente da Menagerie per qualche domanda. Questi continuò a camminare insieme ai suoi uomini come niente fosse, ma fece un gesto alla donna di cominciare.

“ Scusi, mr. Drakul, quale motivo la porta qui, il Vytal Festival forse?”, chiese lei con una voce allegra, ma al tempo stesso professionale.

“ Esattamente, signorina. Come forse sa sto attualmente cercando di fondare una nuova Accademia e spero di trovare tra gli attuali studenti personale adatto.”, rispose brevemente il fauno.

“ Un obbiettivo lodevole. Ha intenzione di reclutare quindi i fauni che entro pochi anni diventeranno Cacciatori.”.

“ Non solo. Così come le altre Accademie, anche questa dovrà nascere da una collaborazione tra umani e fauni, altrimenti non ci sarebbe progresso. Non trova?”, domandò a sua volta Vlad, aggiungendo stavolta un lieve tocco d'ironia.

“ Capisco, però diversi civili, e anche qualche Cacciatore, sembrano convinti che lei abbia contatti con la White Fang, oltre che obbiettivi in comune. Cosa...”, il fauno pipistrello la interruppe con un gesto rapido, ma non privo di cortesia.

“ Quello che è successo alla White Fang è il chiaro esempio di come una leadership troppo 'libera', se capisce cosa intendo, possa portare a una chiara scissione d'interessi, oltre che dei metodi in uso. La fazione terrorista non ha più niente a che fare né con quello che la White Fang era una volta, né con la nostra isola. Casomai, è mio obbiettivo, durante questo breve soggiorno, limitarne gli atti disruttivi nei confronti nella popolazione.”.

“ Benissimo, mi auguro che i nostri lettori e ascoltatori le diano retta. Come concordato finiremo domani sera con l'intervista?”, domandò la giornalista prima di andarsene e Vlad annuì, quindi si rivolse al commissario, che faceva del proprio meglio per calmare la folla, ancora in tumulto.

“ Che razza di macello. Se solo sapessero cos'avete fatto l'altro giorno...”, s'introdusse l'uomo prima di porgere a Vlad una stretta di mano, ricambiata rispettosamente.

“ Temo non cambierebbe niente, commissario, piuttosto, novità dai due fuggitivi?”.

“ Niente di niente, se hanno usato una semblance è una che non lascia traccie. Comunque i suoi sottoposti l'aspettano in commissariato.”.

“ Si sono legati bene con i suoi uomini?”, chiese Vlad leggermente curioso, e celando con cura la preoccupazione che provava da quando era stato contattato da Tukson e Ilia.

“ Non dico vadano d'amore e d'accordo, ma almeno riescono a fare qualche partita a carte senza scannarsi. Aggiungendoli agli uomini che lei ha qui ora fanno una ventina di soldati, giusto?”.

“ Sì, tutto il resto è rimasto a casa. Non amo portarmi dietro mezzo esercito come Ironwood.”, commentò il biondo notando contemporaneamente una navetta di cui conosceva bene la provenienza. In quel momento un altro manifestante provò a scavalcare la barriera posta in precedenza e ad attaccare Vlad con un cartello, ma con un singolo gesto si ritrovò circondato da spuntoni di legno che gli resero impossibile proseguire e impaurito cadde a terra.

“ Complimenti.”, commentò il commisario, capendo si trattasse della semblance del generale, creare spuntoni di ogni forma e dimensione volesse, da qualsiasi materiale, inclusa l'energia della Polvere o in maniera limitata la sua Aura.

“ Grazie, ci sono abituato, ma conoscendo questi idioti sarà solo un'altra scusa per darci addosso. E immagino i fauni di Vale non siano venuti proprio per evitare simili scenate.”, rispose Vlad, notando la grande mancanza dei propri simili, a cui anche i propri uomini reagirono con un lieve ringhio. L'altro uomo sospirò.

“ Immagina bene, questo paese è abitato da un branco di ipocriti. Ora venga, io e i miei uomini la scorteremo fino all'aeronave per Beacon.”, concluse questi mentre gli altri poliziotti facevano strada tra la folla. Nel frattempo Vlad ripensava a delle lettere che aveva ricevuto giorni fa da Medea e Lancelot, decisamente ci sarebbe stato bisogno di loro.

Salve a tutti, scusatemi sia per il ritardo, che per il capitolo relativamente breve, sono stato purtroppo sorpreso da una mancanza d'ispirazione e alcuni altri impegni. Spero comunque che vi abbia soddisfatto, in particolare mi auguro che Emil non sembri un fottuto Gary Stue: volevo che fosse sì brutale e duro, ma voglio dargli comunque dei difetti, come una certa arroganza, e un aspetto fisico tutt'altro che perfetto. Ora non so quando potrò tornare, perchè la sessione è imminente e peggiore dei casi dovrò limitarmi a tradurre fino a metà Febbraio. Nel frattempo recensite numerosi e datemi critiche per migliorare, vi consiglio anche il mio crossover con Kamen Rider 'Super Hero Taisen', scritto a quattro mani con Xephil e soprattutto buon Natale e buon anno.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3813285